Roma-Palermo, le formazioni ufficiali: Loria al centro e Menez in attacco

 Roma-Palermo: le formazioni ufficiali. L’anticipo della 33esima giornata vede di fronte i giallorossi e i sicialiani che si incontreranno allo stadio Olimpico alle ore 18,00 di oggi. Nella Roma, con le assenze certe di Juan (squalificato) e Mexes (infortunato), al centro della difesa Simone Loria affianca Nicolas Burdisso, mentre alle spalle di Totti agisce un tridente di trequartisti inedito formato, da destra a sinistra, da Rosi, Menez e Taddei.
LE FORMAZIONI
UFFICIALI:
Roma (4-2-3-1):
32 Doni, 77 Cassetti, 29 N. Burdisso, 15 Loria, 17 Riise, 7 Pizarro, 16 De Rossi, 87 Rosi, 94 Menez, 11 Taddei, 10 Totti
A disposizione: 1 Lobont, 3 Castellini, 33 Brighi, 30 Simplicio, 20 Perrotta, 9 Vucinic, 22 Borriello
Allenatore: Montella
Squalificati: Juan
Diffidati: De Rossi, Menez, Pizarro
Indisponibili: Julio Sergio, Mexes

Cessione Roma: il comunicato ufficiale

 Cessione Roma: ecco il comunicato ufficiale che sancisce il cambio di proprietà della società giallorossa:

Di Benedetto AS Roma LLC ha sottoscritto un contratto per l’acquisto da Roma 2000 S.r.l. del 67% circa del capitale sociale di AS Roma S.p.A. nonché dell’intero capitale sociale di ASR Real Estate S.r.l. e Brand Management S.r.l., società rispettivamente dedicate alla gestione del centro sportivo di Trigoria e delle attività di marketing.
– Il prezzo pattuito per l’acquisto delle tre partecipazioni è complessivamente pari ad Euro 70,3 milioni, di cui Euro 60,3 milioni relativi alle azioni di AS Roma S.p.A., corrispondenti ad un prezzo per azione di Euro 0,6781.
– L’acquisto sarà effettuato attraverso una società di nuova costituzione, partecipata per il 60% da Di Benedetto AS Roma LLC e per il 40% da Unicredit S.p.A.
– L’acquisto è subordinato (i) al rilascio del nulla-osta antitrust e (ii) alla concessione ad AS Roma S.p.A., da parte di Unicredit e Roma 2000 S.r.l., di finanziamenti per complessivi Euro 40 milioni.

Cessione Roma: dalla Nafta a Fioranelli, quanti pretendenti e falsi profeti

 Cessione Roma: la cordata di imprenditori statunitensi guidata da Thomas DiBenedetto ha firmato i contratti. Dopo 6 anni di acquirenti che spuntano dai luoghi più disparati, cordate che nascono come funghi per poi dissolversi come una bolla di sapone, la Roma ha cambiato gestione. Dall’Ansa:

Firme in calce e strette di mano. La ‘never ending story’ legata alla cessione della Roma trova finalmente il suo punto d’arrivo. A prendere il posto della famiglia Sensi sarà la cordata di imprenditori statunitensi guidata da Thomas DiBenedetto. L’uomo d’affari di Boston, assieme ai tre soci Richard D’Amore, James Pallotta e Michael Ruane, ha infatti chiuso l’accordo con Unicredit per l’acquisizione della società giallorossa.  Acquisizione che, a diverse riprese, ha interessato numerosi soggetti italiani e stranieri. Quella dell’acquisto (o della cessione, dipende da che lato la si voglia vedere) dell’As Roma è infatti una vicenda che si strascina da tempo. Fatta di indiscrezioni, trattative segrete, pretendenti internazionali. E diversi falsi profeti.

DiBenedetto tinge di stelle e strisce la Roma

 Cessione Roma: Thomas DiBenedetto è il nuovo presidente giallorosso. La società di Trigoria si tinge di stelle e strisce e per la prima volta gli americani sbarcano in serie A. Dall’Ansa:

Due mesi fa c’era stato un tentativo ‘abortitò in Lega Pro. La Salernitana era stata in un primo tempo acquisita dall’italo-americano Joseph Cala, origini siciliane ma da anni negli Stati Uniti, a capo di un gruppo quotato in Borsa con interessi nel settore alberghiero ed immobiliare. Ma la sua avventura durò poco: dopo soltanto undici giorni il contratto di cessione fu risolto.

Rosella Sensi saluta dopo tre anni di gestione, tra gioie e dolori

 Cessione Roma: Thomas DiBenedetto è il nuovo presidente giallorosso. Rosella Sensi lascia la gestione della Roma, dopo due anni e mezzo passati tra gioie e dolori. Dall’Ansa:

Due anni e mezzo di gestione. Una presidenza breve ma intensa, ricca di alti e bassi, di dure contestazioni e personali momenti di rivincita. Rosella Sensi saluta la Roma, che aveva ‘ereditatò in seguito alla scomparsa del papà Franco, e la consegna nelle mani di una proprietà statunitense. Saranno DiBenedetto e soci a dover adesso rendere grande la ‘Magicà, traguardo che Rosella è riuscita solo a sfiorare, ma non a tagliare.  L’avvio al timone giallorosso, nell’agosto del 2008, è da incubo: la formazione di Luciano Spalletti lascia all’Inter la Supercoppa italiana perdendo ai rigori (di Totti l’errore decisivo), e in campionato e Champions League, nonostante l’arrivo del promettente talento francese Menez, le cose non vanno meglio (6 partite perse in 10 gare di campionato e sconfitta all’esordio europeo contro i rumeni del Cluj).

Cessione Roma: dopo 18 anni finisce l’era Sensi

 Cessione Roma: la firma è arrivata. Dopo 18 anni la società giallorossa passa di mano, inizia l’era americana e finisce quella dei Sensi. Dall’Ansa:

Dopo 18 anni la Roma passa ufficialmente di mano. E per la storia della società giallorossa non si tratta di voltare semplicemente pagina. Da oggi, infatti, la ‘Magicà sarà gestita per la prima volta da una proprietà straniera: dalla famiglia Sensi, romana e romanista, al consorzio americano di Boston, da Rosella Sensi al capocordata Thomas DiBenedetto.

Cessione Roma, Baldini e Sabatini sono già al lavoro

 Cessione Roma: una volta firmati i contratti, entrerà nel vivo il rilancio della Roma pen­sato da Thomas DiBene­detto. Dal Corriere dello Sport:

Il futuro presidente vuole costituire un team, con l’arrivo di Baldini e Sabatini, la conferma di Montali, l’ingaggio di un dirigente amministrativo che si occuperà solo dei conti della società. Son­daggi sono stati fatti con Fenucci del Lecce e Sagra­mola del Palermo.

Cessione Roma: oggi DiBenedetto nuovo presidente

 Cessione Roma:è arrivato il giorno. L’agenda prevede che l’atto conclusivo si consumi entro mezzogiorno, le sei del pomeriggio in Italia. Dalla Gazzetta dello Sport:

Con il naso all’insù, ai piedi di Kevin Garnett, una specie di gigante buono. I Celtics si divertono con i Knicks (112-102), chiudono la stagione regolare e danno appuntamento a domenica, gara-1 dei playoff. Nel parterre, in prima fila, tre spettatori arrivati dall’Italia: Paolo Fiorentino, Piergiorgio Peluso, Roberto Cappelli. Si è scoperto perché i vertici di UniCredit hanno anticipato la partenza per gli Stati Uniti: James Pallotta li aveva invitati al Garden per la passerella finale dei Celtics, la creatura di cui va più orgoglioso (e per la quale un anno fa, in finale coi Lakers, si beccò 100.000 dollari di multa per proteste).

Mercato Roma, Ancelotti più vicino

 Dalla Gazzetta dello Sport:

I giornali inglesi lo hanno già licenziato. «Scusa Carlo, avresti dovuto cominciare con Drogba… ora, sei finito!» , il titolo leggero del Daily Mirror. «Ancelotti a pezzi dopo l’eliminazione con il Manchester United» , grida il Daily Telegraph, mentre il Daily Express parla di «rovine romane» , giocando con il nome di Abramovich. Il più austero Times sostiene che i sogni di Abramovich «sono finiti in polvere». L’«Independent» è forse l’unico che invita lo stesso Abramovich a riflettere e prendere in considerazione l’ipotesi che per vincere serve continuità e non cambiare allenatori come se fossero figurine. Frullatore Una voce isolata, perché Ancelotti è finito nel frullatore non tanto per l’eliminazione, ma per la scelta di scommettere su Torres all’Old Trafford e di mandare in panchina Drogba. E a proposito di scommesse, ieri i bookmakers si sono sbizzarriti a dare le quote dell’esonero di Ancelotti: 1,33. Per i tifosi del Manchester United, è roba di ore: «Ti cacciano domattina» , gli hanno gridato senza pietà. Destino segnato È così, ma non è proprio così. Ancelotti sarà licenziato, anticipando di un anno i tempi fissati dal contratto firmato nel 2009, ma resterà alla guida del Chelsea fino al termine della stagione.

Cessione As Roma, firma vicina

 Dal Corriere dello Sport:

E’ cominciata la missione statunitense per il trasferimento della proprietà della Roma. Ieri sono partiti per Boston i legali Mauro Baldissoni dello studio Tonucci (che rappresenta il consorzio americano), Cappelli, Elena Lo Curto dello studio Grimaldi e Massimo Tesei dello studio Carbonetti (per Unicredit). E ieri, con un giorno in anticipo rispetto alle previsioni, è partito da Milano lo stato maggiore della banca, per il rush finale di una trattativa partita a fine gennaio a New York. Il vice direttore generale Paolo Fiorentino e il responsabile del corporate banking Piergiorgio Peluso sono atterrati ieri sera a Boston.
TAVOLO – Gli avvocati sono arrivati nella città americana con le bozze dei contratti aperte, in serata hanno completato la stesura degli allegati dei contratti. Oggi arriverà dalla Florida anche Thomas Di Benedetto e al tavolo della trattativa siederà anche Pallotta, l’uomo forte del consorzio americano. Non dovrebbero essere presenti gli altri due soci, Ruane e D’Amore. Le parti sperano di arrivare alla firma come previsto nella giornata di domani, anche se c’è ancora qualcosa da rividere. Ma la partenza in anticipo dei manager di Unicredit sta a significare la precisa volontà di chiudere anche da parte della banca.

Mercato Roma, Bovo si avvicina

 Da Il Romanista:

Cesare Bovo preferisce non rilasciare interviste. La situazione, a Palermo, è piuttosto delicata e quindi meglio lavorare in silenzio. Soprattutto perché la sfida di sabato contro la Roma rischia di essere, per il centrale rosanero, una partita diversa dalle altre. Lo era già in passato, quando si trovava ad affrontare la squadra in cui è cresciuto. E lo sarà ancora di più adesso, che rischia seriamente di tornare a Trigoria al termine di questa stagione. Contatti ci sono già stati: Sabatini, la scorsa settimana, ha incontrato il suo procuratore, Franco Zavaglia, e pure se la versione ufficiale dice «che non abbiamo parlato di Bovo» la verità è diversa. Si tratta sulla base di un triennale, che il giocatore accetterebbe di corsa, considerando che tornare a Roma, dopo essere andato via definitivamente nel 2006, rappresenterebbe per lui una rivincita enorme. Il suo contratto scade nel 2012, per convincere Zamparini potrebbero volerci dai 5 agli 8 milioni, con la volontà del giocatore a fare da perno decisivo per la partenza. Magari per conquistare, stavolta da protagonista, quello scudetto che a Roma manca ormai da 10 anni. C’era infatti anche lui, nella rosa della squadra campione d’Italia: Galbiati, che lo aveva seguito negli Allievi, lo fece inserire nella lista dei convocati per il ritiro precampionato, Capello lo portò un paio di volte in panchina.

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