Totti spezza il digiuno da gol, ma la rete non aiuta i giallorossi. Il capitano ora insegue Hamrin

 Roma-Sampdoria, ovvero il ritorno di Francesco Totti nel ruolo di prima punta. E al gol. Dopo novantadue giorni di astinenza ritorna il pollice in bocca grazie al dodicesimo gol alla Sampdoria in carriera. Undicesimo in questo campionato. Purtroppo, inutile.
Totti
è sceso in campo da titolare in campionato dopo la sostituzione nel derby e dopo la panchina contro l’Udinese in coppa Italia. Il numero 10 ha finalmente spezzato il suo digiuno dal gol con un sinistro che ha superato Storari: le sue ultime esultanze nello stadio che sorge all’interno del Foro Italico risalivano alla tripletta al Bari più di un girone fa, il 22 novembre dello scorso anno. L’ultimo in assoluto risale al 23 gennaio, quando trasformò il rigore del momentaneo pareggio nella ghiacciaia di Torino contro la Juventus. Poi l’assenza ed il ritorno sul campo del San Nicola. Oggi ha ritrovato la strada che porta al gol, una rete , purtroppo, che non ha aiutato i giallorossi a raggiungere la vittoria contro la Sampdoria.

Roma-Sampdoria: arbitra Damato. La scheda dell’arbitro pugliese

 Roma-Sampdoria: arbitra Damato. Designato l’arbitro della gara tra i giallorossi ed i blucerchiati in programma domenica 25 aprile alle ore 20.45: si tratta di Antonio Damato della sezione A.I.A. di Barletta. L’avvocato – questa la professione principale del direttore di gara – ha già fatto da giudice della Roma in altre quattro circostanze nel corso del campionato attuale: bilancio di equilibrio quasi perfetto tra vittorie (due, esterne contro il Siena ed il Bologna), pareggi (uno, esterno contro la Sampdoria), sconfitte (una, esterna contro l’Udinese). La gara del Friuli coincide con l’ultima sconfitta in campionato della Roma: era il 28 ottobre scorso ed i giallorossi uscirono sconfitti da Udine per 2-1. La costante del 2009/10 è che Damato ha sempre diretto una gara dei giallorossi in trasferta, non gli è ancora capitato di arbitrare la Roma all’Olimpico. Fino a domenica prossima. L’arbitro di Barletta durante i suoi 54 fischietti in serie A ha visto vincere la formazione casalinga in 30 incontri (55,56%), mentre 9 sono le volte finite in parità (16,67 %) e 15 le vittorie esterne (27,78 %).

Roma-Sampdoria: la gara in numeri. Una sfida tra passato, presente e futuro

 Roma-Sampdoria: un incrocio di presente passato e futuro. Il presente è la formazione ligure, in piena lotta per il quarto posto, che scenderà domenica sera all’Olimpico per proseguire la sua marcia trionfante verso la qualificazione alla prossima Champions League. Il futuro, è chiaro, ha la forma ed i tratti dello scudetto, quello insperato in casa Roma fino a pochi mesi fa ma che, grazie ai 24 risultati utili positivi macinati in campionato, adesso si può, e ci si deve, credere. Il passato ha un nome ed un cognome preciso: Antonio Cassano (oltre agli ex Guberti, Delneri e Tonetto). Proprio l’attaccante barese è l’ex di lusso della sfida di domenica sera, avendo giocato 118 incontri e siglato 39 reti durante le sue 5 stagioni in giallorosso, prima di lasciare la Capitale, con destinazione Madrid. Dopo una lunga trattativa passò ai galacticos dove in due anni riuscì a scendere in campo solamente in 19 occasioni (segnando 2 gol). Attualmente sono 244, invece, le sue presenze in serie A (118 con la maglia giallorosa) nelle quali è riuscito a siglare 70 reti tra Roma (39), Sampdoria e Bari, con cui esordì in serie A l’11 dicembre 1999 appena 17enne, nel derby contro il Lecce, perso 1-0.

Roma, di sera col cielo in blu jeans scoprì che il calcio è anche Marco Cassetti

 Marco Cassetti in condizione di forma stratosferica serve eccome, alla Roma costruita a immagine e somiglianza di Claudio Ranieri. Di gregari e campioni. L’ex leccese, motorino di fascia (a volte più avanzato, altre ancora costretto alla fase difensiva) di Luciano Spalletti, è tornato a riprendersi la sua postazione con picchi di 7.5 in pagella nel corso dell’ultima gara giallorossa contro l’Inter. “Se la vede con Zanetti ed Eto’o: non sbanda mai. Anzi, quando può si riversa anche in attacco. Prestazione solida“. Aveva di fronte la corazzata peggiore: Zanetti è uno che non perde mai palla; Eto’o punge, fa male e t’avvelena come gli scorpioni. Nessuno meglio del 77 della Roma, che si è spartito la palma del migliore in campo con Daniele De Rossi e David Pizarro. Francesco Totti, nellla circostanza, era in panchina. E Totti, con la storia di Cassetti, centra anche lui pure se di mezzo non c’è il poker e non ci sono le carte (passione condivisa da entrambi).
IL GIOCO DEL CALCIO. Sotto un manto giallorosso, in una sera col cielo in blu jeans scopri che il gioco del calcio vive di attimi e sfaccettature, intuizioni e dettagli, istinto e profonda razionalità. Ma non solo. Tra uno sventolio di bandiere da immaginartele in perpetuo movimento per tutta la vita e male alle mascelle per quanto hai accompagnato con il movimento facciale ciascuno di quei lunghissimi minuti di cui si compone l’incontro, capisci che il gioco del calcio è un dolore a tal punto viscerale da darti accesso, di contro, alle gioie più impenetrabili. Per natura propria, si compone di marchiani errori, lineari fraseggi e tocchi partoriti da nicchie di eccellenti.

Juan – Burdisso, Roma s’affida anche a voi due

 Di essere una delle più valide coppie del campionato italiano, lo hanno ampiamente mostrato. Nicolas Burdisso e Juan, i sudamericani legati da un insolito gemellaggio Argentina-Brasile che cozza rispetto alla rivalità storica dei due Paesi. Eppure, con la casacca della Roma, il binomio centrale che ha issato un muro invalicabile di fronte al quale gli avversari di turno hanno dovuto desistere in più di una circostanza. Lazio-Roma è una gara speciale che i giallorossi devono assolutamente vincere: nel conseguire l’obiettivo, ci vorrà tutto il talento di un tridente – Totti, Toni, Vucinic – a cui è affidato il compito di fare gol ma anche la costanza e l’armonia di un reparto di retroguardia di cui tanto Burdisso quanto Juan rappresentano più che mai punti di riferimento per la difesa nello specifico e per la squadra in generale. Il difensore conterraneo di Diego Armando Maradona e nativo di Altos de Chipion ha finora collezionato 28 presenze in giallorosso con due reti all’attivo. 2.439 i minuti disputati, cinque le ammonizioni subite. Il 31enne di Rio de Janeiro, invece, sta mettendosi in vetrina come non mai: è la sua stagione migliore in maglia giallorossa per rendimento e costanza.

Lazio-Roma: da gregario a idolo. Gli ultimi derby: Piacentini e Castroman, Fiore e Cappioli

 Era il 27 Novembre 1994: la Roma si aggiudica uno dei derby più entusiasmanti della storia con uno 0-3 firmato Balbo, Cappioli e Fonseca in un match che fa un po’ da spartiacque nella storia contemporanea della Stracittadina capitolina. Se non altro, per il fatto che l’anno prima era appena cominciata l’era dei Sensi alla Presidenza del club capitolino. In questa ultima quindicina d’anni le due squadre hanno alternato gioie e dolori, vittorie e sconfitte, portato alla ribalta volti già famosi o ancora sconosciuti. Il derby ti cambia la vita, se di mestiere fai il calciatore della Roma o della Lazio. Chiedere a Marco Cassetti – ultimo esempio di un elenco di per sè fitto – per averne conferma: il 77 giallorosso è diventato – da esterno di fascia – l’Esterno di fascia. Mastica e sputa, gfabbrica e brucia: il calcio ricorda sempre quella fase ciclica che appartiene alla vita di ciascuno: fino alle stelle e poi giù in picchiata. Accade a qualunque giocatore. Ma in alcune, particolarissime circostanze, eventi circoscritti riescono a rendere indelebile un nome o un gesto, un’intuizione o uno spunto di coraggio. Lazio-Roma e Roma-Lazio, nel garantire lo speciale palcoscenico, son maestre.

Lazio-Roma: i numeri del derby. Totti guida la Roma verso la storia

 Domenica scorsa, al triplice fischio finale, la Roma si è trovata sola al comando della classifica della serie A, guardando dall’alto l’Inter ed il Milan (e dal grattacielo la Lazio). La formazione di Trigoria ha azzannato la preda nerazzurra grazie alla quinta vittoria di fila in campionato, allungando così a 23 la serie di risultati utili consecutivi. Una marcia trionfale impressionante verso la prima posizione. La prossima tappa, la più importante, si chiama Lazio. La squadra di Formello è lontana 31 punti, gli stessi che ha l’Atalanta (affrontata domenica scorsa dai giallorossi). Per formare i 68 punti della capolista giallorossa i cugini dovrebbero sommare i loro 37 con quelli dei lombardi. Ma nel derby, come si sa, non conta la classifica, ma solo le motivazioni. Se da una parte gli uomini di Reja vorranno fare uno sgambetto agli odiati giallorossi per dare un senso alla loro stagione disastrosa, dall’altra i lupi di Ranieri dovranno continuare a vincere per continuare a sognare in grande per vedere il simbolo dello scudetto tatuato sul petto. Sono passati 133 giorni dalla sera del 6 dicembre scorso.

Lazio-Roma: designazione felice per i giallorossi, arbitra Tagliavento. La scheda dell’arbitro umbro

 Lazio-Roma: arbitra Tagliavento. Il fischio d’inizio del match è previsto per le ore 18.30 e sarà affidato a Paolo Tagliavento. L’arbitro di Terni durante i suoi 83 fischietti in serie A ha visto vincere la formazione casalinga in 43 incontri (51,81%), mentre 17 sono le volte finite in parità (20,48 %) e 23 le vittorie esterne (27,71 %). Ha concesso inoltre 38 rigori ed in 32 occasioni ha sventolato il cartellino rosso. La sua designazione è di buon auspicio per i colori giallorossi, infatti nei 14 precedenti con la squadra di Trigoria non ne è scaturita neanche una sconfitta (11 vittorie) con tre soli pareggi: il 20 ottobre 2007 diresse la rocambolesca partita contro il Napoli finita 4-4 e due anni dopo, l’8 marzo 2009, vide pareggiare Vucinic il momentaneo vantaggio di Felipe nel match concluso 1-1 contro l’Udinese.

Roma-Atalanta: 3, 49, 300

 Da Il Romanista:

300 LE PANCHINE IN A DI RANIERI CON QUELLA DI OGGI – Nella gara odierna contro l’Atalanta Ranieri collezionerà la sua panchina n.300 in serie A. La sua carriera di allenatore iniziò nella stagione 1987-88 alla guida del Campania- Puteolana, in C ed è poi proseguita sulle panchine di Cagliari, Napoli, Fiorentina, Valencia, Atletico Madrid, Chelsea, Parma, Juventus e infine Roma, con la quale ha fatto 65 punti in 30 partite di campionato, frutto di 19 vittorie, 8 pareggi e solo 3 sconfitte. Ad esse si aggiungono 8 partite di Europa League (4 vinte, 1 pareggiata e 3 perse) e 3 di Coppa Italia (tutte vinte) per un totale di 41 gare ufficiali alla guida della “sua” Roma. Il bilancio generale delle 299 gare in cui ha allenato in serie A è di 127 vittorie, 102 pareggi e 70 sconfitte. Nella sua carriera di allenatore ha vinto la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana con la Fiorentina; la Coppa di Spagna, un Torneo Intertoto e la Supercoppa Europea con il Valencia.
49 GOL DI VUCINIC CON LA ROMA E ORA INSEGUE IL NUMERO 50 – Con quello segnato una settimana fa a Bari Vucinic è arrivato a quota 49 gol con la maglia della Roma, di cui 32 in campionato, 11 nelle coppe europee, 5 in Coppa Italia e 1 in Supercoppa di Lega. Ora, dunque, insegue il n.50. A chi lo segnerà? Per togliersi ogni dubbio sarebbe meglio che lo facesse già oggi all’Atalanta, contro la quale dovrebbe scendere in campo anche se diffidato.

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