Da Il Corriere dello Sport:
Essere conosciuto come “ el hermano de Nicolas”, il fratello di Nicolas, non deve essere sempre stato facile per uno come Guillermo Burdisso. Ventidue anni si, ma orgoglio argentino da vendere. Il cognome pesante nel proprio paese non gli è ser vito a spianargli la strada, anzi, spesso gli ha creato intorno un alone di diffidenza. Guillermo carriera e conside razione se le è dovute sudare ancora di più, proprio perché troppo spesso il suo nome è stato accostato a quello del fratello famoso, nazionale argentino e già da anni emigrato in Europa. Eppure il più piccolo dei fratelli Burdisso ha dimostrato in campo di potersi meritare una carriera che non abbia nulla da invidiare a quella del fratello.
TESTA – Le doti fisiche non gli mancano, anzi, da questo punto di vista è ancora più dotato di Nicolas: centono vanta centimetri di altezza che ne fan no un difensore centrale eccezionale nel gioco aereo. Non è un caso che la sua esplosione in Argentina sia stata legata proprio alle sue capacità nel colpo di testa. Quando Gustavo Alfaro, l’allenatore del Rosario Central, decise di regalargli un posto da titolare e l’esordio nel campionato argentino, il 26 febbraio 2009, non immaginava che Guillermo avrebbe avuto un impatto così importante con il calcio professionistico.
Da Il Romanista:
Tra le note positive della Roma vista contro il Bordeaux, i giornalisti de Il Tempo ci fanno rientrare anche le prestazioni di Stefano Guberti e Alessio Cerci. Testuale:
Il giudizio dei giornalisti de Il Tempo sulla Roma delle seconde linee schierata ieri da Claudio Ranieri in occasione della gara contro il Bordeaux, che ha inaugurato il Torneo di Parigi. Testuale: