Chievo-Roma, le probabili formazioni per i quotidiani

 Le probabili formazioni di Chievo-Roma, riportate dai principali quotidiani nazionali:

IL ROMANISTA
CHIEVO (4-3-1-2): 28 Sorrentino; 21 Frey, 12 Cesar, 3 Andreolli, 4 Mantovani; 6 Fernandez, 16 Rigoni, 7 Marcolini; 23 Constant; 27 Pellissier, 87 Thoureau. A disp.: 18 Squizzi, 17 Jokic, 20 Sardo, 9 Bentivoglio, 26 Bogliacino, 80 Moscardelli, 11 Granoche. All.: Pioli

ROMA (4-3-2-1): 27 Julio Sergio; 77 Cassetti, 5 Mexes, 29 Burdisso, 3 Castellini; 33 Brighi, 16 De Rossi, 23 Greco; 10 Totti, 9 Vucinic; 22 Borriello. A disp.: 1 Lobont, 2 Cicinho, 7 Pizarro, 30 Simplicio, 11 Taddei, 94 Menez, 90 Okaka. All.: Ranieri

LA GAZZETTA DELLO SPORT
CHIEVO (4-3-1-2): 28 Sorrentino; 21 Frey, 12 Cesar, 3 Andreolli, 4 Mantovani; 6 Fernandez, 16 Rigoni, 7 Marcolini; 23 Constant; 27 Pellissier, 80 Moscardelli. A disp.: 18 Squizzi, 17 Jokic, 20 Sardo, 9 Bentivoglio, 26 Bogliacino, 87 Thoureau, 11 Granoche. All.: Pioli

La tristezza di Adriano, Imperatore infelice

 Dall’articolo della Stampa, a firma di Simone di Segni:

L’ultima accoglienza da Imperatore è già un’immagine sfocata, nei ricordi di Adriano.

La miseria di centodieci minuti accumulati con la maglia della Roma, forse meno di quanti sorrisi ha abbozzato da quando è tornato dal Brasile, lo ha costretto a fare nuovamente i conti con la felicità. Sullo sfondo della crisi del centravanti riecco la bandiera verdeoro: ad udire il lamento di Adriano, questa volta, c’è Ronaldo. Lo vuole al Corinthians, l’ex Fenomeno, per un altro tentativo di rianimazione. Nella mensa di Trigoria, come nei locali pubblici, in tanti sono pronti a giurare sulla condotta da atleta del giocatore. Eppure il brasiliano dagli occhi tristi, a sei mesi dallo sbarco in Italia, non è ancora riuscito a recuperare il peso forma: quello che combina in privato, evidentemente, lo sa solo lui. L’amico Ronaldo, tuttavia, non sembra preoccupato: «Ho percepito in lui il desiderio di giocare qui, la sua volontà sarà decisiva, mi ha detto di non essere felice a Roma», l’ammissione-soccorso del connazionale. Sulla quale si accavallano le parole del presidente del club carioca, Andres Sanchez: «Acquistarlo dalla Roma è per noi impossibile, portarlo in prestito, invece, è alla nostra portata». Il patron del Corinthians non esclude l’annuncio (del colpo) per lunedì, in occasione della festa di premiazione del campionato brasiliano. Anche se da Trigoria fanno sapere che «Adriano non si potrà muovere prima di gennaio». Ranieri è lineare: «Se qualcuno non si trova bene può e deve andare via». Negli ultimi tempi, le rogne del tecnico si annidano in attacco.

Ranieri a ESPN: “Allenare la Roma è esaltante”

 Dal Romanista:

Cosa direi ad un bambino per farlo diventare della Roma? Non gli direi nulla. Gli farei salire gli scalini dell´Olimpico e gli farei sentire l´abbraccio della Curva Sud“.  Così Claudio Ranieri nel corso di una intervista esclusiva a ESPN International. Nel corso della quale il tecnico giallorosso ha trattato tanti temi: le esperienze internazionali, i successi in Italia e all´estero, i progetti futuri.

Il mister si è detto felicissimo di allenare la squadra della sua città, del progetto che sta portando avanti, sicuramente il più entusiasmante della sua carriera. «Allenare la Roma – ha spiegato -, la squadra della mia città, è davvero esaltante sia dal punto di vista professionale che personale. Ma sono l´allenatore di oggi anche grazie alle esperienze che ho avuto all´estero. Per il futuro, una volta completato il progetto nella capitale, penso a una squadra estera, in particolare inglese». A proposito dell´Inghilterra, Ranieri ha aggiunto: «Quando sono arrivato al Chelsea, ho avuto la fortuna di essere accolto senza pregiudizi di alcun genere e i tifosi hanno saputo apprezzare i risultati ottenuti con sacrificio e il lavoro quotidiano».

Differenze tra il nostro calcio e quello della Premier? «Caratteristiche fondamentali in Inghilterra sono mentalità e dinamismo, in Italia sfruttiamo altre qualità, abbiamo altre caratteristiche fisiche e mentali». Ranieri ha ricordato i momenti più belli tra cui la vittoria con il Liverpool per 2 a 1 nella stagione 2002/2003 che aprì le porte alla Champions League e di fatto salvò il club inglese dal rischio del fallimento favorendo l´arrivo di Roman Abramovich.

Chievo-Roma, Vucinic dentro. Menez fuori?

 Dal Romanista:

Stavolta potrebbe toccare a Jeremy Menez rimanere fuori. Nel gioco del turnover, un vero e proprio leit-motiv dell´ultimo periodo romanista, il prescelto stavolta dovrebbe essere proprio Jerry. «Se il turnover può riguardare Jeremy? – le parole di ieri di Ranieri in conferenza stampa – Tutti possono essere coinvolti». Una risposta che da sola non serve a sciogliere il tototridente ma che unita ad altri piccoli segnali può essere un´indicazione.

Menez, innanzitutto, non sta attraversando un gran momento dal punto di vista fisico: ha un dolore costante ad una spalla, e anche domenica a Palermo ha preso una botta, e qualche problema muscolare. Nulla che gli abbia impedito di giocare finora, ma sicuramente non è al top. C´è poi da aggiungere la questione tecnica: contro i rosanero il francese è sembrato in lieve calo rispetto alle ultime uscite, e con gli altri tre attaccanti che scalpitano ci può stare che per una volta possa finire in panchina.

Chievo-Roma, Juan out e Mexes in

 Dal Romanista:

Altro giro altra coppia, si cambia ancora al centro della difesa giallorossa. Oggi pomeriggio a Verona contro il Chievo Ranieri potrà schierare di nuovo Nicolas Burdisso, al rientro dal turno di squalifica rimediato dopo l´espulsione contro l´Udinese, ma dovrà rinunciare al brasiliano Juan. Nessun infortunio stavolta, ma un problema familiare per il numero 4 giallorosso che si era già imbarcato con i compagni di squadra sul volo che ha portato la Roma a Verona ieri pomeriggio. Quando però l´aereo era già in fase di decollo, in “volo chiuso” come si dice in gergo, il brasiliano ha chiesto di poter scendere dopo aver ricevuto una telefonata dalla moglie. Juan è stato fatto scendere dall´aereo ed è stato riaccompagnato a casa da una volante della Polizia: il difensore brasiliano è quindi definitivamente out e non tornerà a Verona.

Al suo posto non è stato convocato nessuno. Ranieri darà quindi spazio alla coppia composta da Nicolas Burdisso e da Mexes. Per il francese si tratta della terza presenza consecutiva da titolare, dopo la gara casalinga col Bayern e la trasferta di Palermo.

Chievo-Roma, il vice-Riise è Paolo Castellini

 Dal Romanista:

«Odio restare fuori». Ma, di fronte agli infortuni, anche John Arne Riise deve alzare bandiera bianca. Purtroppo non è neppure la prima volta in stagione.

A settembre, a bloccarlo era stato il colpo alla testa rimediato in allenamento con la nazionale norvegese e che ne aveva condizionato lo stato di forma. Ben più grave quello rispetto al problema muscolare alla coscia che gli impedirà di essere in campo a Verona contro il Chievo. Per quella che nelle sue intenzioni doveva essere la partita della rivincita dopo la brutta prestazione contro il Palermo. «Non ho giocato bene – ha spiegato John sul suo blog – e volevo rifarmi col Chievo. Purtroppo non ci potrò essere. Dalle analisi fatte è stato confermato che dovrò saltare la partita di questo week end, ed è una cosa che odio!». Out, ma per quanto? «La durata dello stop è ancora piuttosto incerta. E’ un infortunio leggero, ma spesso voglio rientrare troppo in fretta dopo le lesioni. C’è il rischio che possa saltare anche la partita di Champions con il Cluj. L’obiettivo è quello di esserci con il Bari (sempre che si giochi, ndr), ma è importante non correre rischi inutili.

Chievo-Roma, il ritorno dell’ex Brighi

 Dal Romanista:

Uno dei grandi rebus della formazione di oggi è il centrocampo. Ieri, erano in rialzo le quotazioni di Brighi per una maglia da titolare.

Dopo essere rimasto a guardare il disastro romanista nell’infausta notte di Palermo, Matteo potrebbe tornare a fare l’interno sinistro di un centrocampo a tre di cui De Rossi sarebbe il perno centrale. Per Brighi, sarebbe l’ennesima partita-amarcord. Il centrocampista torna sempre volentieri a Verona, dove ha disputato tre brillanti stagioni con la maglia del Chievo. Contropartita tecnica nella cessione di Emerson alla Juve nel 2004, la Roma lo cedette in prestito al Chievo. Matteo rimase parcheggiato a Verona per tre stagioni, 89 presenze e 9 gol. Nell’estate 2007, la dirigenza romanista decise di riprenderselo. Per Spalletti, all’epoca, si trattò di una piacevolissima scoperta. «Brighi lo vorremmo tenere – disse il tecnico di Certaldo nella prima conferenza della stagione 2007/08 – può giocare mediano e fare anche il vice Perrotta». Non solo Matteo rimase a Roma, come chiesto da Spalletti. Ma fece anche una grandissima stagione. Tanto che, quando un anno dopo, proprio di questi tempi (per la precisione, il 26 novembre 2008) Brighi realizzò la prima doppietta della sua carriera, in Champions a Cluj, l’allenatore lo definì senza mezzi termini «un grande calciatore».

Chievo-Roma, la penuria di tifosi

 Dal Romanista:

Il ministro Maroni dice che gli stadi sono pieni? Avrà le sue buone ragioni e fonti.

Tuttavia, quando gli riferiranno che oggi pomeriggio, alle 18, al Bentegodi, nel settore ospiti dello stadio, ci saranno poco meno di 250 romanisti, probabilmente dovrà fare un passo indietro. Pure piccolo, ma utile a dimostrare che i suoi dati non sempre sono infallibili. Chievo-Roma poteva tranquillamente essere una partita senza obblighi, un incontro fra due tifoserie che non hanno alcun tipo di acredine o conto in sospeso. Esattamente come accadde nell’ultima giornata dello scorso campionato quando in 20.000 accarezzarono, in Veneto, il sogno tricolore.

Chievo-Roma, i clivensi giocano bene e difendono meglio

La settimana di vigilia del Chievo è trascorsa in mezzo a buone notizie.

Quella più importante, e interessante per Pioli, è che anche la sua seconda squadra sta bene, gioca bene, e vince. Martedì ha battuto in Coppa Italia la seconda squadra del Novara per 3-0 e agli ottavi di finale incontrerà il Palermo. La Coppa Italia poteva essere un impiccio nei giorni di preparazione alla partita con la Roma, ma ormai in questo torneo, almeno fino ai quarti, non si fa più turn-over. Più semplicemente si schierano tutte le riserve con qualche rinforzo della Primavera. Che sia giusto o meno, ormai non frega più niente a nessuno e la regola, non scritta, che bisogna schierare sempre la migliore formazione è sta­ta sepolta da una grossa e grassa risata. Lo fanno tutti. Martedì lo ha fatto Pioli, lo ha fatto Mihajlo vic e lo ha fatto Atzori con la Reggina.

LUNGA ATTESA – Per il Chievo era diverso perchè nel turno precedente era saltata, per neve, la partita col Bologna. Così, alla gara con la Roma arriva con due settimane di riposo.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.