Chievo-Roma, il vice-Riise è Paolo Castellini

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 Dal Romanista:

«Odio restare fuori». Ma, di fronte agli infortuni, anche John Arne Riise deve alzare bandiera bianca. Purtroppo non è neppure la prima volta in stagione.

A settembre, a bloccarlo era stato il colpo alla testa rimediato in allenamento con la nazionale norvegese e che ne aveva condizionato lo stato di forma. Ben più grave quello rispetto al problema muscolare alla coscia che gli impedirà di essere in campo a Verona contro il Chievo. Per quella che nelle sue intenzioni doveva essere la partita della rivincita dopo la brutta prestazione contro il Palermo. «Non ho giocato bene – ha spiegato John sul suo blog – e volevo rifarmi col Chievo. Purtroppo non ci potrò essere. Dalle analisi fatte è stato confermato che dovrò saltare la partita di questo week end, ed è una cosa che odio!». Out, ma per quanto? «La durata dello stop è ancora piuttosto incerta. E’ un infortunio leggero, ma spesso voglio rientrare troppo in fretta dopo le lesioni. C’è il rischio che possa saltare anche la partita di Champions con il Cluj. L’obiettivo è quello di esserci con il Bari (sempre che si giochi, ndr), ma è importante non correre rischi inutili. Tutti sanno che io odio non giocare, ma posso promettere che al mio ritorno i tifosi vedranno un Riise diverso da quello che ha giocato col Palermo!». Se sarà confermato lo sciopero del 12 dicembre, per rivedere Thunderbolt in campo bisognerà attendere la decisiva trasferta col Milan del 18. Fino ad allora la Roma sulla fascia sinistra si affiderà a Paolo Castellini. Che questa estate era arrivato nella capitale accettando di fare il vice di uno che la scorsa stagione non aveva praticamente saltato una partita. Di un indistruttibile. E invece, complice la sfortuna che ha colpito John da settembre ad oggi, l’ex Parma ha trovato il suo spazio senza mai sfigurare. Quella di oggi pomeriggio al Bentegodi sarà per lui la sesta apparizione ufficiale con la maglia della Roma, la quarta in campionato. La terza da titolare. Ma la prima non conta poi tanto, perché fu lo scorso 11 settembre a Cagliari. Riise era andato ko da pochi giorni e lui si ritrovò ad andare in campo dal primo minuto. Ma i muscoli (magari anche per colpa della tensione) gli giocarono un brutto scherzo e la sua partita finì dopo meno di un quarto d’ora. Una disdetta, perché se è vero che quell’infortunio gli evitò di far parte della squadra che ne prese 5 dai sardi, è altrettanto vero che gli impedì anche di giocare con continuità fino al ritorno di John. La seconda da titolare è decisamente più recente e andò decisamente meglio: 90 minuti in campo, 2-0 all’Udinese e tutti contenti. Stasera ritocca a lui e poi a Cluj, forse (se si giocherà) anche col Bari. Non poco per chi doveva essere il vice di uno che non mancava praticamente mai.


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