Lazio-Roma, Ranieri sceglie il To-To-Vu

 Da Il Tempo:

Vorrebbe una Roma capace di giocarlo senza pensare che è un derby. Vorrebbe una squadra in grado di contrastare l’aggressività della Lazio. Vorrebbe vincerlo nel primo tempo con il tridente «pesante» e inserire Taddei per la difesa del fortino. Ecco i desideri di Ranieri alla vigilia del derby. Il secondo vissuto sulla panchina della Roma, ma stavolta un altro successo varrebbe un pezzo di storia. Il suo lavoro alla vigilia è soprattutto psicologico. Obiettivo: stemperare le tensione. Fa durare l’allenamento appena trenta minuti perché la squadra è fin troppo carica, spiega ai suoi giocatori che la Lazio li aggredirà e loro dovranno fare lo stesso senza falli inutili, istruisce i centrali difensivi sui movimenti di Rocchi & Co., poi manda tutti a casa e li ritrova a Trigoria per cena, come accade ogni sabato prima delle partite a casa… Inutile chiedergli lumi sulla formazione. L’ha decisa solo ieri sera e sarà con Totti, Toni e Vucinic insieme.

Roma – Scudetto, Gerini: “Non succede, ma se succede se spojamo pure io e Verdone”

 Da Il Messaggero:

«Io in bikini e Carlo in mutandoni, siamo pronti: se la Roma vince lo scudetto ci buttiamo!». Un’altra adesione illustre nel parterre giallorosso dopo l’annuncio di Verdone, intenzionato a tuffarsi nel Fontanone del Gianicolo in caso di quarto tricolore giallorosso. Il 16 maggio però l’attore e regista monteverdino, in caso di vittoria finale della squadra di Ranieri, non sarà solo, ma avrà accanto a se ben due madrine (ma il numero potrebbe crescere esponenzialmente nelle prossime settimane).
Dopo la disponibilità di Manuela Arcuri, dunque, formalizzata proprio sulle pagine de “Il Messaggero” l’altro ieri, anche Claudia Gerini ha accettato l’invito, pronta a denudarsi per la felicità del popolo romanista. «Io sinceramente mi butterei anche dal Tevere in caso di scudetto, ma non credo che Carlo sarebbe disposto a farlo», rivela l’attrice.«Un appello ai vigili laziali? Ci venissero a prendere di peso, noi non ce ne andremo facilmente. Chiamassero anche la polizia, più siamo e meglio sarà», sorride la mitica Jessica di “Viaggi di Nozze”, nonché Enza Sessa del sequel “Grande grosso & Verdone”.

Lazio-Roma: Rocchi e Zarate, in due per una maglia

 Da Il Corriere dello Sport:

I dieci undicesimi sembrano fatti, resta il toto-bomber: Rocchi e Zarate sono al fotofinish. Per il resto? Radu vuole giocare, ha superato il provino, oggi si aggregherà al gruppo, per il romeno sarà l’ora della verità. Reja tiene nascosta la Lazio anti­Roma, ieri ha fatto svolgere “una seduta ricreativa”. Non sono andate in onda prove tattiche, non si sono disputate partitelle. Ci sono indizi, ci sono tracce, non ci sono certezze, la pretattica regna sovrana.
I DUBBI – Il 3-5-2 dovrebbe essere il modulo prescelto, molto dipenderà dalle condizioni di Radu. È tornato ieri in campo, ha lavorato in maniera differenziata per circa un’ora agli ordini del preparatore Bianchini.

Lazio-Roma, Ilary Blasi: “Tifosa di mio marito, Francesco Totti”

 Da Il Messaggero:

Ha sposato il Pupone, e vabbè. Ma Ilary è Ilary. Non la classica moglie del calciatore, un po’ musa e un po’ ancella, ma un personaggio a prescindere, come direbbe Totò. E, soprattutto, una donna romana.
Signora Blasi…
«No, guardi, mi chiami Ilary. Neppure a scuola mi chiamavano Blasi».
Signora Ilary, si metta il termometro sotto l’ascella e di dica quanto è alta la sua febbre da derby.
«Ho trentasei».
Così poco? L’unica in tutta Roma a non avere la fronte bollente e il cuore che palpita?
«Ho la temperatura giusta, una temperatura normale».
Non è che è interista?
«Oddio, questo no. Anche se per lavoro sto sempre a Milano. E comunque, non ho la fronte che scotta e neppure le palpitazioni, perché io non vivo il calcio con l’angoscia che avete voi. Anche se, il derby è speciale».
La romanità che s’appassiona, si divide, litiga e fa follie per la partitissima non le piace?
«La trovo buffa e un po’ assurda. C’è gente che sviene, gente che se non trova un biglietto va in depressione, gente che da due settimane non dorme per la tensione dell’attesa, gente che ha già comprato noccioline e patitine da sgranocchiare davanti al video del derby. Ma nel frattempo non si saranno ammosciate? Però, una cosa la devo dire…».
E cioè?

Lazio-Roma, Lando Fiorini: “Nell’aria c’è qualcosa di particolare”

 Da Il Romanista:

«Domani sposto lo spettacolo così che alle 18.30 mi posso piazzare davanta lla tv con tutta la compagnia».
L’anticipo dell’orario del derby ha stravolto i programmi domenicali di Lando Fiorini. La pomeridiana sarebbe andata a coincidere con la partita più attesa e quindi si cambia tutto. No problem, per la Roma questo e altro. E intanto la tensione sale.
«Il derby è teso per natura, stavolta anche di più. Anche se loro potrebbero pure stare calmi, perché in fin dei conti sono quasi salvi. Gli abbiamo dato una mano noi battendo l’Atalanta. Ma, chi capisce di pallone più di me, dice che il derby è una partita diversa dalle altre».
La Roma ha più da perdere.
«Sì, ma nell’aria c’è qualcosa di particolare, perché si sta materializzando qualcosa che nessuno si aspettava. Questa situazione ha un sapore speciale».
I tifosi in città sembrano vivere una silenziosa attesa.
«E’ normale, c’è un po’ di paura. E’ come quando corteggi una donna e c’hai paura a farti avanti perché è troppo bella. E poi magariallafinescoprichepureleinonvedel’orachetifaiavanti. Come dice Ranieri, il curvone è passato ma c’è ancora da affrontare il rettilineo finale e spesso si possono fare gli incidenti anche in rettilineo. Andiamo avanti cauti ma, se per loro è la partita della vita, lo è anche per noi. Quindi…».
Quindi niente paura della Lazio e neanche dell’Inter.
«Certo sarebbe bello dargli una bella lezione a quel Mourinho che è così antipatico».
Magari lo fa apposta a fare l’antipatico.

Lazio-Roma, Mazzone: “A Ranieri dicevo che non poteva capire senza quei brividi…”

 Da Il Romanista:

Mazzone e il derby sono un qualcosa di inscindibile nella memoria collettiva dei romanisti. La sua corsa sotto la Sud dopo il 3-0…
«Aspetta, mo’ ti fermo, prima di andare con i ricordi ti voglio dire una cosa su questa partita di domani – ci stoppa subito il mister – stavolta la Roma non deve scendere in campo per giocare il derby, ma per giocarsi lo scudetto. Questa partita non è importante per la supremazia cittadina, ma per quella in campionato. Se arriverà alla gara con questa mentalità ne trarrà un grande vantaggio, altrimenti rischierà di essere coinvolta dalle emozioni del derby finendo con l’esserne troppo condizionata. Se vince contro la Lazio si mette alle spalle un’altra partita e accorcia il distacco dal traguardo. Dunque deve fare come contro l’Inter, rigiocare proprio come quella volta. Ranieri deve far rivedere il dvd di quella partita ai suoi ragazzi e dirgli di ripeterla. Ma lui è bravo e sono sicuro che già l’ha fatto».
Mazzone è un fiume in piena, si sente che ci tiene tantissimo a questo primato della Roma e del “suo” Ranieri:
«Claudio è stato un mio giocatore ed è un uomo vero e un bravo allenatore. Non è uno di quelli che si pavoneggiano quando vincono, è sempre rispettoso con tutti e ha un curriculum da far paura. Uno con la sua carriera alle spalle sa come si fa ad allenare una grande squadra come la Roma e non ho mai capito perché, quando in passato il suo nome era accostato a quello della società giallorossa, c’era sempre qualcuno che storceva il naso. Quest’anno ha dimostrato a tutti di essere l’uomo giusto al posto giusto. Ha preso una squadra quasi allo sbando e con calma e tanto lavoro l’ha rilanciata. Guardate che venendo a Roma lui ha rischiato tantissimo, ma ha vinto una delle sue sfide più difficili».
E pensare che lei glielo aveva  sempre detto di tornare a casa.

Lazio-Roma: la Capitale è una memoria storica

 Da La Gazzetta dello Sport:

È un altro viaggio, sulla solita vespetta 125 bianca. Un caro diario calcistico. Non l’abituale suddivisione in quartieri laziali e romanisti. È un giro dentro la città, una traversata nella storia, un incontro con uomini, parole, gesti e luoghi del derby. Il viaggio comincia da Piazza Ungheria, simbolo della Roma bene, ricca e borghese. Il sacro e il profano. La chiesa di San Roberto Bellarmino, dove si svolsero i funerali di Dino Viola, e, dall’altra parte della piazza, i tavolini dell’Hungaria, il regno del «Completissimo»: hamburger con uovo, prosciutto e cipolle. Lionello Manfredonia è nato all’angolo con via Panama. Buona famiglia, classico pariolino, grande laziale. Raccontano che da ragazzo trascorresse i pomeriggi con gli amici a scrivere sui muri «Roma me…». Dopo la militanza nella Lazio, il calcioscommesse, il passaggio alla Juventus, Viola lo riportò a Roma, spaccando la curva Sud.

Lazio-Roma, tutti i dubbi di Claudio Ranieri

 Il Romanista:

Tridente sì, tridente no. Ma non è questo l’unico dubbio di Claudio Ranieri alla vigilia del derby. Mai come questa volta, infatti, indovinare la formazione che giocherà domenica contro la Lazio sarà un’impresa complicata. Ed è un bene perché significa che le alternative a disposizione di Claudio Ranieri sono tante e, soprattutto, di qualità. Pensare infatti che uno tra Luca Toni, Jeremy Menez o addirittura Francesco Totti, rischia di rimanere fuori dalla formazione titolare è la conferma che la rosa della Roma è assolutamente di livello. Stesso discorso riguarda uno tra Perrotta e Taddei, che difficilmente giocheranno entrambi, così come Mexes, Brighi e Baptista. Tutti potenziali titolari che domenica rimarranno fuori.

Ranieri – Totti: il Generale e il Capitano sapranno che fare…

 Da La Gazzetta dello Sport:

Ci vorrebbe un coraggio da Gladiatore, quando Rusell Crowe (peraltro simpatizzante laziale) non era ancora Peter Pan, mail generale Massimo Decimo Meridio. «Al mio segnale scatenate l’inferno!». Così i romanisti vedono Claudio Ranieri, gladiatore nelle t-shirt che ieri circolavano a Trigoria. Si comporterà da generale anche con il capitano? Lo ha già fatto: a Firenze e all’Olimpico con il Palermo, lo sostituì dopo 45’. Nemmeno Capello aveva osato tanto. Ma avrà il coraggio di lasciar fuori Totti dal derby? Che fare? Non se lo aspetta nessuno. L’esclusione sarebbe clamorosa per un verso: Totti si è allenato regolarmente, sta sempre meglio, il derby è la sua partita, soprattutto questo che vale un altro pezzetto di scudetto.

Lazio-Roma: Curva Nord senza leader, il problema sicurezza parte da lì

 Da Il Messaggero:

La Curva Nord senza leader. I contatti tra opposte tifoserie in Tribuna Tevere. E gli agguati nel prepartita. Sono i tre fattori di rischio del superderby di domani pomeriggio. Per questo la questura di Roma sta mettendo a punto tutte le strategie per garantire l’ordine pubblico e assicurare il regolare svolgimento dell’avvenimento sportivo più atteso dell’anno. Massiccio lo spiegamento di forze dell’ordine: circa 1.500 gli uomini in campo molti dei quali in borghese sia dentro che fuori lo stadio. Oltre 500 gli steward assicurati dalle due società sportive per gestire gli spalti. Almeno 300 vigili urbani per garantire la viabilità. Cancelli aperti in anticipo.

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