Spalletti: “Giusta la mia espulsione. Genoa e Fiorentina scappano, basta errori”

Luciano Spalletti è salito sul banco degli imputati per la sconfitta nel derby che potrebbe aver chiuso le speranze alla Roma verso il quarto posto anche per le concomitanti vittorie casalinghe di Fiorentina e Genoa. Il tecnico sentiva molto questa partita, forse era il caso di non giocarla dopo tutto quello che era accaduto in Abruzzo, in settimana non si è parlato di altro e non della stracittadina.

Dalle voci di Totti, De Rossi e Riise, era chiara l’’intenzione di fermarsi, però poi la Lega ha preso la decisione di scendere in campo, e la Roma si è ritrovata subito spaurita, contro una Lazio che sembrava nei primi minuti una belva assatanata e capace di fare il bello e il cattivo tempo in area giallorossa. Il tecnico però è sotto accusa per l’’espulsione del primo tempo con Igli Tare, una protesta eccessiva sfociata in un gesto inqualificabile tipico di una persona seria che evidentemente ha perso la calma.

Riise, dai fischi agli applausi: “La Roma sopra ogni cosa”

John Arne Riise prepara il suo esordio nel derby: il norvegese infatti all’andata era rimasto seduto in panchina. Vivere però una gara così importante senza poter partecipare non è una cosa piacevole, e sicuramente può generare un motivo di interesse minore.

Riise è in crescita, il suo periodo di ambientamento è durato due mesi, poi il biondo terzino ha iniziato a imparare l’italiano, e lentamente si è inserito bene nel contesto del gruppo. Riise è cresciuto molto, ha sofferto in silenzio le esclusioni, dopo le primi gare di campionato non molto positive, però con il lavoro e l’impegno, è riuscito a far breccia nel cuore dei tifosi, facendo passare i fischi in applausi.

Francesco Totti: “Io non giocherei. Non sono per niente finito”

A due giorni dal derby c’è davvero poca voglia di parlare di calcio dopo l’immane tragedia che ha colpito l’Abruzzo, e gli italiani che si stanno muovendo con tutti i loro mezzi disponibili per venire in soccorso dei terremotati.

Anche Francesco Totti, è consapevole che quello di sabato non sarà il solito derby, anzi fosse per lui non si dovrebbe giocare, come ha fatto la B per il lutto cittadino Nazionale del venerdì santo.

“In questo momento è impossibile pensare al pallone. Io sarei propenso anche a fermarmi, quello che è successo è una cosa mai vista, ma non dipende da me. Pensare che in un attimo, tantissima gente ha perso tutto, è davvero drammatico. Sappiamo che la vita continua, ma l’importante è non dimenticare“.

Quanto al calcio,(che ripete deve passare in secondo piano), la sfida con la Lazio è un test molto impegnativo.

Daniele De Rossi: “Avrei fermato il campionato. Derby in tono minore, ma vogliamo vincerlo”

Daniele De Rossi è molto scosso per la vicenda del terremoto, ed ammette che l’evento sportivo passerà del tutto in secondo piano. Secondo il centrocampista sarebbe forse stato più giusto fermare la giornata di campionato, anche se la decisione non spetta a lui.

“Certo parlare di calcio in questo momento è davvero difficile, però la vita ci impone di andare avanti ma non di dimenticare. Se non ci fosse stata questa tragica vicenda, avrei vissuto l’attesa del derby con uno spirito diverso. Invece mi fermo a riflettere un momento su quanto siano importanti altri valori rispetto ad un gol, un rigore sbagliato, o la contestazione dei tifosi. Sarebbe stato un gesto grande fermare il campionato, ma sono tragedie troppo grandi, che vanno al di là di tutto e non devono svanire in una settimana”.

Sul derby il centrocampista spera di sbloccarsi ma non ne fa un dramma.

“Il gol lo cerco molto meno di quello che possa sembrare, conta di più la vittoria della squadra, se dovesse arrivare ne sarei felice”.

Simone Perrotta: “Ho dato tutto”; Marco Motta: “Voglia di derby”

Simone Perrotta è tornato in campo dopo quasi un mese e mezzo, per la lesione muscolare di secondo grado del 27 Febbraio, il centrocampista ha stretto i denti nonostante il gran caldo, anche se ovviamente la sua condizione non poteva essere ottimale. Ha fatto coppia con Totti, come ai vecchi tempi, un duo che ha lasciato in passato il segno.

“Il mio compito è quello di creare gli spazi giusti per gli inserimenti dei compagni, certo personalmente ho sentito molto la fatica per il caldo. Con il Bologna non è stata una partita semplice, penso di aver dato il mio contributo anche se posso e devo fare di più. Speravamo in un risultato diverso da Reggio Calabria e Bergamo, purtroppo non è stato così. Andiamo avanti e pensiamo al derby. Un’altra partita difficile, la Lazio viene da tre sconfitte consecutive e ci aspetterà al varco, noi dovremo essere bravi a non farci schiacciare e colpire sfruttando le occasioni che ci capiteranno”.

Marco Motta è pronto per vivere il suo primo derby della capitale. Anche ieri il laterale destro ha fatto la sua parte, cercando di spingere per creare gli spazi giusti per i compagni.

Spalletti elogia il Capitano: “Unico”. Totti: “Gol dedicati ai critici”

Luciano Spalletti è contento per la vittoria della sua Roma contro il Bologna, un match più duro del previsto contro un avversario che non ha mai mollato un metro, rischiando anche di fare il colpaccio.

Il tecnico però vuole sottolineare la grande prova di Totti, che non era al massimo, ed al rientro dopo un mese si è preso per mano la squadra, segnando i due rigori decisivi e senza fare il cucchiaio.

Il capitano è il capitano, è un giocatore che da solo può risolvere le partite, ho visto però una bella Roma, abbiamo schiacciato il piede sull’acceleratore, forse a volte siamo stati un po’ leziosi e sfortunati nelle conclusioni, però credo che la nostra vittoria sia meritata”.

Il Bologna ha dimostrato di essere una squadra tonica, e dopo aver trovato il pareggio ha rischiato anche di vincere, Spalletti però vuole evidenziare soltanto la prestazione dei suoi uomini.

Spalletti verso il match col Bologna: “Stagione importante, a prescindere dal quarto posto”

Vigilia di Roma-Bologna e Luciano Spalletti può finalmente sorridere. La sua squadra ritrova Francesco Totti dal primo minuto dopo un mese e mezzo, l’’infermeria è quasi svuotata rispetto al match di 15 giorni fa con la Juve. Rientreranno Pizarro, De Rossi, Motta, Diamoutene, mentre il tecnico sembra concedere fiducia a Menez, che partirà titolare con Julio Baptista rientrato soltanto ieri dal Brasile  che andrà in panchina. La squadra è fatta, ma il tecnico ha voluto ricordare alla stampa romana l’’importanza di Totti in questa squadra.

““Per noi è fondamentale, perché un giocatore di altissimo livello che ha qualità straordinaria, e sono certo che rinnoverà il contratto. L’ho fatto giocare, dietro la sua disponibilità, anche quando era in dubbio. E’ un tiratore scelto, che spara addosso alla società e non a me, chi mette in dubbio il rinnovo del contratto di Totti legandolo a una mia dichiarazione e cioè che la Roma deve vincere anche senza Totti e De Rossi. Se questo non avvenisse da parte mia, significherebbe dire al resto della squadra che non è capace di fare risultato e questo sarebbe penalizzante. Totti il rinnovo lo farà giustamente e nel pieno rispetto di quello che i tifosi aspettano da lui e lo farà con la famiglia Sensi”“.

Chiuso questo doveroso capitolo, Spalletti inizia a parlare del Bologna, una gara dove servono soltanto i tre punti.” “E’ fondamentale vincere, domenica c’’è il derby e vogliamo arrivarci caricati a mille.

Alberto Aquilani: “Farò il possibile per la conquista del quarto posto”

Alberto Aquilani ha detto si alla Roma, ed ha deciso di rinnovare il contratto con il club giallorosso, ma prima vuole guarire dalla maledetta infiammazione che lo tiene fuori da diverso tempo, e poi annuncerà la soluzione positiva della trattativa.

Sempre che poi non ci ripensi, in base anche ai progetti futuri della società. Il nuovo accordo prevede un prolungamento fino al 2013 con uno stipendio raddoppiato più i premi. Alberto si è confidato ai microfoni di Sky per ribadire la notizia che tutti i tifosi della Roma aspettavano da tempo, ovvero il fatidico si.

Julio Baptista non basta al Brasile; Rosella Sensi: “Mexes incedibile”

A Roma è discusso per la sua discontinuità, nella sua Nazionale gioca poco, ma lascia spesso il segno.

Parliamo di Julio Baptista, un giocatore amato dai tifosi per delle prodezze incredibili (la punizione in Champions di Bordeaux, il gol nel derby, la splendida acrobazia di Torino), ma anche errori clamorosi e prestazioni incolori.

Ebbene alla Bestia sono bastati pochi minuti per portare il Brasile in vantaggio, nella gara disputata con l’Ecuador e valevole per le qualificazioni ai Mondiali del 2010 in Sud Africa.

Bati era subentrato a Ronaldinho, ed ha esploso subito un destro che si è stampato sul palo, e dopo la carambola con il portiere ha gonfiato la rete.

Mario Brozzi da medico sociale a disoccupato: “Via in 5 minuti dopo 25 anni di amore per la Roma”

Mario Brozzi è stato per 25 lunghi anni il medico della Roma, ma il 16 Gennaio del 2009 la società ha deciso di privarsi della sua professionalità e virare strada. Dopo quasi sessanta giorni, il dottore ha rilasciato una lunga intervista dove manifesta tutta la delusione per la scelta della società.

Il medico ha pagato dazio a causa degli eccessivi infortuni che hanno colpito la maggior parte dei giocatori, e soprattutto per i lunghi periodi di inattività, che lui aveva prescritto. Tra le cause del suo licenziamento, i contrasti con il tecnico Luciano Spalletti, che ad un certo punto sembrava sul frangente di lasciare anche la Roma.

“Sono stato mandato via in cinque minuti, e non lo meritavo, perché in 25 anni ho dato tutto per questa società. Ero molto legato a Franco Sensi ed alla sua famiglia. Anche con Spalletti avevamo un bel rapporto, c’è stato qualche dissidio così come accaduto in passato con Fabio Capello, non riuscivamo a capire il motivo dei lunghi tempi di recupero degli infortunati. Ma nulla che giustificasse tale comportamento”.

Spalletti crede alla Champions League. “Con Aquilani ci vuole pazienza”

Domenica di riflessione per la Roma e Luciano Spalletti in concomitanza con gli impegni delle varie Nazionali alle prese con la qualificazione mondiale. La sconfitta con la Juve è ormai alle spalle, l’obiettivo adesso sarà recuperare la lunga lista degli indisponibili e cercare di ridurre il distacco dal Genoa, che ora ha cinque punti in più nella lotta al quarto posto.

Il tecnico di Certaldo non vuole attenuanti e ripete il solito concetto:

“Vogliamo giocare le ultime partite con grande determinazione, perché vogliamo e dobbiamo prenderci il quarto posto. C’e’ grande energia, i ragazzi sono molto stimolati. Non sara’ facile perche’ la Fiorentina e’ una grande squadra e il Genoa, ha un gioco collettivo di alto livello. Complimenti a loro, ma daremo battaglia fino all’ultima partita”.

Con il Bologna rientreranno dalle squalifiche Daniele De Rossi, Diamoutene e David Pizarro, qualche possibilità  per rivedere all’opera Rodrigo Taddei, Marco Cassetti e Simone Perrotta, mentre saranno ancora out Cicinho e Alberto Aquilani.

Francesco Totti è sicuro: “Il quarto posto? Uniti si può fare. Contento per Panucci”

Facendo i dovuti scongiuri affinchè non accada nulla durante la settimana che sta per iniziare, Francesco Totti è pronto al rientro contro il Bologna per lasciare il segno in questa ultima e cruciale fase di campionato nel corso della quale la squadra di Luciano Spalletti si gioca la stagione. La sua ultima presenza risale in Champions League nella sfortunata gara persa contro l’Arsenal dopo la lotteria dei penalty, dove ha giocato con un tutore al ginocchio, segnando anche uno dei rigori della fase finale.

Il capitano è il primo fondamentale tassello da recuperare per poter ancora puntare al quarto posto, distante ora di cinque lunghezze, ed occupato dal sorprendente Genoa che sta sbalordendo tutti andando oltre ogni previsione. Il numero dieci è stato prescelto per spegnere il Colosseo nell’iniziativa del Wwf, ma ha voluto fare il punto della situazione della sua Roma.

“Il derby non conta adesso, pensiamo prima al Bologna, perché se non dovessero arrivare i tre punti sarebbe poi molto dura battere la Lazio”.

Una risposta a chi lo critica.

Marangon Doni: “Voglio restare a Roma”

Tanto rumore per nulla. Dal Brasile dove è impegnato con la sua Nazionale nel doppio match con Ecuador e Perù, il portiere della Roma Marangon Doni, ha ribadito la ferma volontà di restare in giallorosso. Il Manchester City ieri si era fatto avanti, mettendo sul piatto della bilancia 14 milioni di euro, con un contratto ricco per il giocatore, che però ha confermato di voler far parte del progetto anche in futuro.

““Sto bene qui e si trova in maniera fantastica anche la mia famiglia, ho un bel rapporto con i tifosi, la città e la squadra. Non mi è mai passato per la testa di voler cambiare aria, ho firmato un nuovo contratto con scadenza fino al 2103 ed intendo rispettarlo”.

Quindi la solita balla di mercato?

“L’’offerta del club inglese l’’ho letta sui giornali, perché il mio procuratore non mi ha detto nulla. Quindi se la società è contenta, io voglio restare qui””.

Doni è rimasto molto colpito dalle parole positive espresse nei suoi confronti dalla Roma

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