Spalletti: “Giusta la mia espulsione. Genoa e Fiorentina scappano, basta errori”

di Redazione Commenta


Luciano Spalletti è salito sul banco degli imputati per la sconfitta nel derby che potrebbe aver chiuso le speranze alla Roma verso il quarto posto anche per le concomitanti vittorie casalinghe di Fiorentina e Genoa. Il tecnico sentiva molto questa partita, forse era il caso di non giocarla dopo tutto quello che era accaduto in Abruzzo, in settimana non si è parlato di altro e non della stracittadina.

Dalle voci di Totti, De Rossi e Riise, era chiara l’’intenzione di fermarsi, però poi la Lega ha preso la decisione di scendere in campo, e la Roma si è ritrovata subito spaurita, contro una Lazio che sembrava nei primi minuti una belva assatanata e capace di fare il bello e il cattivo tempo in area giallorossa. Il tecnico però è sotto accusa per l’’espulsione del primo tempo con Igli Tare, una protesta eccessiva sfociata in un gesto inqualificabile tipico di una persona seria che evidentemente ha perso la calma.

Con lui tutta la squadra non è riuscita a trovare la concentrazione e gli equilibri giusti, ed alla fine è stata una disfatta. Spalletti cerca di tirarsi su:”

“La Roma è partita male, ma poi ha giocato un buon match, ci sono stati degli episodi poco chiari, il corner da cui è scaturito il primo gol non c’’era. Era netto sul 2-1  un rigore su Baptista, anche perché in un altro derby, un fallo simile di Juan era stato punito con il penalty. Poi certo sulla sconfitta ci abbiamo messo del nostro, la squadra ha perso la concentrazione e serenità nella ripresa, ma credo che la Roma abbia disputato un buon derby. Adesso non ci dobbiamo far prendere dal panico, mancano tante partite e non dobbiamo sbagliare più. La mia espulsione? Ha fatto bene Morganti, ero nervoso perché c’’è stato un battibecco con Tare, però non posso ogni volta accusare i miei, ma devo difendere la squadra, anche se qualcuno è contrario. Il quarto posto? Ripeto i conti li faremo alla fine, anche se Genoa e Fiorentina stanno correndo, e dobbiamo fargli i complimenti”.


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