“Cosa direi ad un bambino per farlo diventare della Roma? Non gli direi nulla. Gli farei salire gli scalini dell´Olimpico e gli farei sentire l´abbraccio della Curva Sud“. Così Claudio Ranieri nel corso di una intervista esclusiva a ESPN International. Nel corso della quale il tecnico giallorosso ha trattato tanti temi: le esperienze internazionali, i successi in Italia e all´estero, i progetti futuri.
Il mister si è detto felicissimo di allenare la squadra della sua città, del progetto che sta portando avanti, sicuramente il più entusiasmante della sua carriera. «Allenare la Roma – ha spiegato -, la squadra della mia città, è davvero esaltante sia dal punto di vista professionale che personale. Ma sono l´allenatore di oggi anche grazie alle esperienze che ho avuto all´estero. Per il futuro, una volta completato il progetto nella capitale, penso a una squadra estera, in particolare inglese». A proposito dell´Inghilterra, Ranieri ha aggiunto: «Quando sono arrivato al Chelsea, ho avuto la fortuna di essere accolto senza pregiudizi di alcun genere e i tifosi hanno saputo apprezzare i risultati ottenuti con sacrificio e il lavoro quotidiano».
Differenze tra il nostro calcio e quello della Premier? «Caratteristiche fondamentali in Inghilterra sono mentalità e dinamismo, in Italia sfruttiamo altre qualità, abbiamo altre caratteristiche fisiche e mentali». Ranieri ha ricordato i momenti più belli tra cui la vittoria con il Liverpool per 2 a 1 nella stagione 2002/2003 che aprì le porte alla Champions League e di fatto salvò il club inglese dal rischio del fallimento favorendo l´arrivo di Roman Abramovich.
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Da qualche giorno, ormai, si parla di un possibile passaggio





