La Roma saluta Vucinic solo per 40 milioni

 Mercato Roma: il Manchester City spaventa la società giallorossa. Secondo la Gazzetta dello Sport se arrivasse l’offerta giusta per Mirko Vucinic, un’offerta da 30-40 milioni, il montenegrino potrebbe lasciare Roma:

L’eco delle sirene, la loro malefica attrazione, un momento di debolezza, il timore di non resisterle. Se l’offerta fosse eccezionale, quasi incredibile. «Se arrivassero 30-40 milioni per Mirko Vucinic, se ne potrebbe discutere», fanno sapere da Trigoria. Nel calcio tutto ha un prezzo, tranne le bandiere. Alla Roma ragionano così: Totti ha già fatto anni fa una scelta di vita, il prossimo da sposare per sempre è Daniele De Rossi, con un contrattone fino al 2015, quando avrà 32 anni e al massimo potrà godersi altrove gli ultimi anni prima della pensione, almeno per vedere l’effetto che fa.
In attesa Vucinic è un artista del pallone, non sempre compreso però.

Roma aspetta Adriano. Chelsea e Arsenal vogliono Vucinic

 Rio de Janeiro, Londra, Torino, Milano. E ovviamente Roma. Cinque città legate da un filo conduttore: il mercato giallorosso. Che quest’anno è entrato nel vivo prima del solito. Il direttore sportivo Daniele Pradè vuole accontentare Ranieri nel minor tempo possibile. Un attaccante e un terzino sinistro rappresentano le priorità. Poi si cercherà di risolvere il nodo legato agli esterni e al portiere. Il tutto in attesa di conoscere il destino di Burdisso, con il quale potrebbe intrecciarsi quello di Philippe Mexes.

Roma-Cagliari: all’Olimpico senza Vucinic. Il montenegrino fermato da un trauma alla caviglia

 Mirko Vucinic non ci sarà. Il nome dell’attaccante montenegrino non è stato inserito nella lista dei 20 giocatori che Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha convocato per la gara casalinga in programma domani con il Cagliari. Penultima giornata del campionato di serie A, ultima apparizione stagionale per i giallorossi all’Olimpico. Il numero 9 giallorosso non si mai allenato dopo la finale di Coppa Italia contro l’Inter per una botta alla caviglia rimediata in uno scontro con Materazzi ed ha riportato un trauma contusivo distorsivo alla caviglia destra. Il colpo lo costringerà ad osservare qualche giorno di riposo; possibile, comunque, il suo recupero per l’ultima di campionato che vedrà la Roma impegnata al Bentegodi di Verona sul campo del Chievo. Vucinic ieri aveva saltato la seduta d’allenamento, così come questa mattina, avendo svolto ha svolto un lavoro differenziato insieme ad Artur e Cassetti. Lo stesso terzino bresciano invece, ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio sinistro. Non è stato convocato precauzionalmente visto che è anche squalificato per la gara di domani pomeriggio.

A questo punto Claudio Ranieri dovrebbe riproporre il tridente Menez-Totti-Toni anche se il francese si giocherà la maglia da titolare con Taddei. In difesa largo a Motta, al posto dello squalificato Cassetti. Il fischio d’inizio della gara dell’Olimpico è previsto per le ore 15,00 e sarà affidato a Bergonzi di Genova.

Vucinic non manca mai

Il Messaggero:

To-To-Vu, To-Vu-To, Tu-To-To, Ti-Ti-Ti, Vi-Vu-Vo, Pim-Pum-Pam, e così via. Divertiamoci come vogliamo, ma alla fine quello che gioca sempre è Vucinic. Sarà il momento, sarà il futuro. Non si sa. Claudio Ranieri prende decisioni coraggiose, ma il coraggio di togliere Vucinic non ce l’ha. E ci mancherebbe, visto lo stato di grazia del montenegrino che gioca in Italia e quando esulta dice vamos. Totti non sta benissimo e il suo rientro è stato gestito: cinque minuti contro l’Inter, diciotto a Bari, tutta la partita con l’Atalanta e quei famosi 45 minuti contro la Lazio. Toni, idem. Anche se Luca sta giocando un po’ di più, pur non avendo mostrato quella brillantezza evidenziata prima dell’infortunio. Sta pagando ora l’inattività. Ovvio.

Le statistiche di Roma-Genoa: i rossoblu non espugnano l’Olimpico da vent’anni

 Domenica 17 gennaio, alle ore 15,00, lo Stadio Olimpico sarà il teatro della gara tra la Roma di Ranieri ed il Genoa di Gasperini, primo incontro del girone di ritorno di serie A. La formazione ligure non espugna l’impianto che sorge all’interno del Foro Italico da 20 anni: era proprio il 17 gennaio (del 1990) quando Aguilera, al 15esimo minuto del primo tempo, chiuse l’incontro sullo 0-1. Risale allo scorso campionato, invece, l’ultimo successo giallorosso sul terreno amico: l’8 febbraio 2009 Cicinho, Vucinic e Baptista sancirono il risultato di 3-0 con tre reti di rara bellezza. Ma il primo incontro in assoluto tra le due formazioni risale alla stagione 1929/1930, all’esordio del campionato di serie A con il girone unico. Benatti, al decimo del secondo tempo, permise alla Roma del capitano Fulvio Bernardini di aprire le marcature nella prima storica sfida tra i due club. Chini Ludueña, 25 minuti più tardi, chiuse l’incontro sul 2-0. Roma-Genoa è anche una sfida ricca di gol: il 10 gennaio 1932 una doppietta di Fasanelli ed una di Volk – più le reti di Costantino e Bodini II – permisero alla squadra allenata da Herbet Burgess di superare il Genoa per 6-0.

Roma, idea tridente: Totti, Menez, e Vucinic

 Questo è l’articolo tratto dalla Gazzetta dello Sport sull’ipotesi del tridente.

Violino, violoncello e piano­forte. Oppure chitarra, basso e batteria. Nella musica funziona così: c’è il trio classico e c’è il trio rock. Nel calcio, di solito, il trio è composto da un trequarti­sta (il pianoforte o la chitarra) e due attaccanti. La Roma, do­ve il trio sta tornando di moda, propone una diversità: un cen­travanti nato trequartista (il chitarrista Totti), un centravan­ti che gioca spesso esterno (il basso Vucinic), un esterno che sa fare il trequartista (la batte­ria Menez). Finora, tutti e tre in­sieme hanno giocato solo 19 mi­nuti: quelli finali di Roma-Ju­ventus, ultima puntata della sa­ga spallettiana.

Vucinic: “Mai successo di essere fischiato dopo un gol”

 Le dichiarazioni di Mirko Vucinic al fischio finale di Roma-Bologna:
Il ritiro non è servito a nulla. Non mi era mai capitato di segnare un gol ed essere fischiato. Con il gol non mi sono tolto nessun peso. L’importante non è il mio gol, ma la vittoria della squadra. Una vittoria fondamentale. Cosa abbiamo pensato dopo il gol del bologna? Sicuramente abbiamo pensato delle brutte cose.

Ranieri: “Roma, reagisci senza Totti. Non firmo per il pari. Fare il ct? A chi non piacerebbe”

 Schietto come sempre, generoso con i giornalisti più che mai, Claudio Ranieri in conferenza stampa ha regalato titoli e sciolto diversi dubbi alla vigilia di Milan-Roma: “De Rossi e Vucinic stanno bene, solo per precauzione non si sono allenati. Doni è recuperato, giocherà lui dall’inizio. Mexes giocherà dall’inizio.  Juan sta migliorando, l’infortunio è meno grave del previsto, sta facendo passi da gigante, vediamo se potrà prendere parte alle prossime partite. L’assenza di Totti? Mi auguro che non ci siano incidenze, è inutile dire che ci mancherà. Spero che la squadra, senza un punto di riferimento, saprà reagire. Il programma di recupero? E’ stato stilato subito dopo la partita contro il Napoli, lo stiamo portando avanti a seconda di come si sente lui. Il ginocchio non gli fa piu male ed è importante, ma non si sente sicuro, è il ginocchio operato“.

Ranieri: “Totti un campione, Vucinic fondamentale. Abbiamo venduto cara la pelle”

 Voglio vedere sempre gente che venda cara la pelle“. Come stasera. Claudio Ranieri è raggiante, nel post partita di Roma-Fiorentina. Il tecnico ha visto la sua squadra cambiare volto, dopo la deludente prestazione di Basilea: “La reazione? E’ quello che abbiamo davanti agli occhi. Motivazioni e approccio sono importanti nel calcio. Ci sono gare in cui riesci a rendere di più. Siamo come una macchina da Formula 1: appena non gira un piccolo particolare, non riusciamo a rendere al 100%“. Ranieri elogia il gruppo. Ma non lesina complimenti anche ai singoli: “Totti è un campione. Lui è un simbolo della Roma. Veramente una gran partita stasera. Gli si può dare qualche consiglio, ma è sufficiente che faccia il Totti…  Qualcuno ha voluto creare un caso. Juan? Sa leggere l’azione in maniera sublime. Non è ancora al top della forma, devo parlare con lui per capire se sarà disponibile mercoledì. Non posso certo tirargli il collo…“.

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