Mercato Roma: il Manchester City spaventa la società giallorossa. Secondo la Gazzetta dello Sport se arrivasse l’offerta giusta per Mirko Vucinic, un’offerta da 30-40 milioni, il montenegrino potrebbe lasciare Roma:
L’eco delle sirene, la loro malefica attrazione, un momento di debolezza, il timore di non resisterle. Se l’offerta fosse eccezionale, quasi incredibile. «Se arrivassero 30-40 milioni per Mirko Vucinic, se ne potrebbe discutere», fanno sapere da Trigoria. Nel calcio tutto ha un prezzo, tranne le bandiere. Alla Roma ragionano così: Totti ha già fatto anni fa una scelta di vita, il prossimo da sposare per sempre è Daniele De Rossi, con un contrattone fino al 2015, quando avrà 32 anni e al massimo potrà godersi altrove gli ultimi anni prima della pensione, almeno per vedere l’effetto che fa.
In attesa Vucinic è un artista del pallone, non sempre compreso però.
Rio de Janeiro, Londra, Torino, Milano. E ovviamente Roma. Cinque città legate da un filo conduttore: il mercato giallorosso. Che quest’anno è entrato nel vivo prima del solito. Il direttore sportivo Daniele Pradè vuole accontentare Ranieri nel minor tempo possibile. Un attaccante e un terzino sinistro rappresentano le priorità. Poi si cercherà di risolvere il nodo legato agli esterni e al portiere. Il tutto in attesa di conoscere il destino di Burdisso, con il quale potrebbe intrecciarsi quello di Philippe Mexes.
Mirko Vucinic non ci sarà. Il nome dell’attaccante montenegrino non è stato inserito nella
Domenica 17 gennaio, alle ore 15,00, lo Stadio Olimpico sarà il teatro della gara tra la Roma di Ranieri ed il Genoa di Gasperini, primo incontro del girone di ritorno di serie A. La formazione ligure non espugna l’impianto che sorge all’interno del Foro Italico da 20 anni: era proprio il 17 gennaio (del 1990) quando Aguilera, al 15esimo minuto del primo tempo, chiuse l’incontro sullo 0-1. Risale allo scorso campionato, invece, l’ultimo successo giallorosso sul terreno amico: l’8 febbraio 2009 Cicinho, Vucinic e Baptista sancirono il risultato di 3-0 con tre reti di rara bellezza. Ma il primo incontro in assoluto tra le due formazioni risale alla stagione 1929/1930, all’esordio del campionato di serie A con il girone unico. Benatti, al decimo del secondo tempo, permise alla Roma del capitano Fulvio Bernardini di aprire le marcature nella prima storica sfida tra i due club. Chini Ludueña, 25 minuti più tardi, chiuse l’incontro sul 2-0. Roma-Genoa è anche una sfida ricca di gol: il 10 gennaio 1932 una doppietta di Fasanelli ed una di Volk – più le reti di Costantino e Bodini II – permisero alla squadra allenata da Herbet Burgess di superare il Genoa per 6-0.
Questo è l’articolo tratto dalla Gazzetta dello Sport sull’ipotesi del tridente.
Le dichiarazioni di Mirko Vucinic al fischio finale di Roma-Bologna:
Schietto come sempre, generoso con i giornalisti più che mai, Claudio Ranieri in conferenza stampa ha regalato titoli e sciolto diversi dubbi alla vigilia di Milan-Roma: “De Rossi e Vucinic stanno bene, solo per precauzione non si sono allenati. Doni è recuperato, giocherà lui dall’inizio. Mexes giocherà dall’inizio. Juan sta migliorando, l’infortunio è meno grave del previsto, sta facendo passi da gigante, vediamo se potrà prendere parte alle prossime partite. L’assenza di Totti? Mi auguro che non ci siano incidenze, è inutile dire che ci mancherà. Spero che la squadra, senza un punto di riferimento, saprà reagire. Il programma di recupero? E’ stato stilato subito dopo la partita contro il Napoli, lo stiamo portando avanti a seconda di come si sente lui. Il ginocchio non gli fa piu male ed è importante, ma non si sente sicuro, è il ginocchio operato“.
“Voglio vedere sempre gente che venda cara la pelle“. Come stasera. Claudio Ranieri è raggiante, nel post partita di Roma-Fiorentina. Il tecnico ha visto la sua squadra cambiare volto, dopo la deludente prestazione di Basilea: “La reazione? E’ quello che abbiamo davanti agli occhi. Motivazioni e approccio sono importanti nel calcio. Ci sono gare in cui riesci a rendere di più. Siamo come una macchina da Formula 1: appena non gira un piccolo particolare, non riusciamo a rendere al 100%“. Ranieri elogia il gruppo. Ma non lesina complimenti anche ai singoli: “Totti è un campione. Lui è un simbolo della Roma. Veramente una gran partita stasera. Gli si può dare qualche consiglio, ma è sufficiente che faccia il Totti… Qualcuno ha voluto creare un caso. Juan? Sa leggere l’azione in maniera sublime. Non è ancora al top della forma, devo parlare con lui per capire se sarà disponibile mercoledì. Non posso certo tirargli il collo…“.