Mercato Roma. La caldissima sessione invernale. Via le riserve per rinforzarsi

 La sessione estiva di mercato non ha portato alla Roma i frutti sperati con gli arrivi, a parametro zero, del jolly di centrocampo Fabio Simplicio e di Adriano, mentre è fallita l’operazione Behrami per la fascia destra. Ora a Trigoria è tempo di riflessioni e di trattative per chiudere, entro gennaio, qualche affare importante con l’obiettivo di portare nella Capitale qualche nome importante.

CESSIONI:

DONI – Rilanciato dalle due partite giocate fra i pali della Roma sembra essere rientrato nei piani di Claudio Ranieri che, deluso dalle bizzarrie di Lobont e scosso dagli infortuni di Julio Sergio, può di nuovo contare sul talento del portierone brasiliano. In ogni caso nelle ultime settimane ai cancelli di Trigoria aveva bussato insistentemente il Malaga, ma a quanto pare con scarsi risultati.

Vucinic verso l’addio a gennaio?

 Da Repubblica.it:

Solo, dimenticato, immalinconito: strano momento quello di Mirko Vucinic. Tra i volti della notte di Cluj, divisi tra qualche sorriso, molto nervosismo e lo sguardo furibondo di Burdisso dopo la lite con Totti, si nascondeva anche il suo: sguardo basso, delusione evidente e nessun tentativo di provare a nasconderla. Novanta minuti a Verona con una Roma imbottita di seconde linee (a cominciare da Adriano, suo partner offensivo) e neanche uno a Cluj, per una partita utile solo alla qualificazione, già ampiamente decisa nel primo tempo, nonostante i problemi fisici di Borriello (dolore alla spalla che gli impediva di saltare e muoversi liberamente) e la prova opaca di Totti.

Ranieri perde Vucinic. Col Palermo Menez – Totti – Borriello

 Da Repubblica:

 A Palermo senza Vucinic. È bastata una mattinata per passare dai dubbi da abbondanza alla limitazione di una scelta obbligata. In piena partitella, l’attaccante montenegrino si è impuntato su una zolla sollevata dalla pioggia delle ultime ore: distorsione nella parte bassa della caviglia, forte dolore al collo del piede (nella parte centrale, non laterale) e forfeit inevitabile per il viaggio in Sicilia. Un infortunio che verrà valutato meglio soltanto nelle prossime ore – probabilmente lunedì gli esami strumentali per vedere prima se l’articolazione si gonfierà – e che scioglie con oltre ventiquattro ore d’anticipo il toto tridente. Senza Vucinic, senza Adriano, influenzato e fermato da un risentimento alla caviglia riportato oggi in allenamento, senza Okaka, che tornerà ad allenarsi in gruppo martedì insieme a Perrotta e Taddei, Ranieri potrà contare soltanto sui tre a cui aveva deciso di affidarsi già da ieri: Menez Totti e Borriello, con Baptista unica alternativa.

Il valzer delle punte

 Dal Messaggero:

  Meglio, sempre e comunque, le spine del turnover. «Perché io preferisco averli tutti a disposizione». Claudio Ranieri, dovendo spiegare le scelte di Torino e anche quelle precedenti, si tiene ben stretti i suoi quattro attaccanti: l’abbondanza della Roma, alla fine, può fare la differenza, in un campionato così equilibrato e in una stagione in cui c’è anche la Champions.

Tra Vucinic e la Roma si inseriscono Inter e Tottenham

 Dalla signoraingiallorosso.it:

Scomodo, imprevedibile, geniale. Tre aggettivi che possono descrivere Mirko Vucinic e la sua straordinaria avventura alla Roma. Una storia fatta di alti e bassi come ogni grande amore che si rispetti e che in questi giorni si sta riaccendendo di passione, dopo il gol segnato al derby.

Vucinic, il Genio incompreso…

 Mirko Vucinic segna il secondo rigore concesso da Morganti, la Roma vince il derby ed il Montenegrino diventa l’eroe della settimana. Vucinic non ha mai goduto di un ottimo rapporto con la stampa. Oggi le accuse sembrano lontanissime eppure ogni inizio di stagione è caratterizzato da un’infinità di critiche; le più frequenti sono la poca attitudine al sacrificio e la presunta scarsa concentrazione sotto porta: nessuno sa spiegarsi come possa sbagliare molti goal praticamene fatti e segnare invece quelli impossibili.

Vucinic tra le riserve. Si rischia il caso

 Dalla Repubblica:

Solo un mese fa, era l’eroe dell’Olimpico nella notte del trionfo sull’Inter. Trenta giorni (e un infortunio) dopo, Mirko Vucinic è tra i volti più tesi tra quelli per nulla sorridenti che si aggirano dalle parti di Trigoria. Dopo il gol ai nerazzurri, ha giocato dall’inizio soltanto con il Cluj – sostituito da Borriello al 63′ – e a Parma, richiamato in panchina dopo appena cinquantuno minuti. La reazione che ne è seguita è già in archivio, ma gli echi arrivano fino a oggi. Quando a Trigoria è tornata, dopo l’esperimento estivo, la divisione del gruppo in due: i “titolari” in campo la mattina, le alternative nel pomeriggio per un’amichevole in famiglia insieme ad alcuni ragazzi della Primavera. Un test utile a valutare le condizioni di Julio Sergio (pronto al rientro in campo). Ma nel gruppo di Doni e Baptista, di Antunes e Loria, è finito anche Vucinic. Ufficialmente, per consentirgli di migliorare la forma fisica: “Non ha la partita nelle gambe”, assicurano.

La Roma vuole ripartire

 Dalla Repubblica:

Totti e il tridente. Riparte da qui la Roma, a caccia di punti e di gol, per riemergere da una crisi non più soltanto di risultati. Alle certezze del capitano e di Borriello, Ranieri aggiungerà Vucinic. Una novità assoluta: mai prima d’ora, i tre avevano giocato insieme. Neanche un minuto. Per farlo, sarà necessario il sacrificio di tutti, a partire proprio da Vucinic, che farà da raccordo tra il centrocampo e l’attacco. Il patto squadra-Ranieri dei giorni scorsi ha toccato anche il montenegrino, “pronto a giocare da esterno nel 4-4-2”, come ha garantito lo stesso numero 9 al tecnico.

Parma-Roma, Vucinic: “Ci penso io”

 Parma-Roma: Vucinic si candida per un posto da titolare. Dalla Gazzetta dello Sport:

L’uomo che si presentò in smoking e restò in mutande — per festeggiare un gol con il Montenegro (disgustando qualche perbenista delle esultanze) — ha preso la parola mercoledì mattina, sorprendendo i compagni, forse anche se stesso. E siccome chi solitamente è taciturno quando interviene non dice mai cose banali, le sue parole hanno colto nel segno. Proviamo a ricostruirle. «Mister — Mirko Vucinic si è rivolto a Ranieri — io sono con lei, come il resto della squadra. Ma anch’io penso che potremmo essere più spregiudicati. L’equilibrio della squadra, certo, è importante: per questo lei può contare sulla mia totale disponibilità al sacrificio. Se mi farà giocare, le assicuro che darò il mio contributo anche in fase difensiva, con il massimo impegno».

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