Era dal 2001 – incontro Roma-Parma, gara che assegnò lo scudetto numero tre ai giallorossi – che lo stadio Olimpico non andava esaurito in ogni ordine di posto. A conti fatti, per Roma-Milan saranno 70 mila i giallorossi presenti allo stadio cui va ad aggiungersi una fitta rappresentanza rossonera. Ce ne parla Il Messaggero:
Olimpico, ore 20,45: c’è Roma-Milan. In palio tre punti pesantissimi: vincendo, la Roma aggancerebbe in classifica il Milan al secondo posto; vincendo, il Milan metterebbe tra sè e la Roma un distacco importante in chiave secondo posto. In più, chi vince può continuare a sognare a tre colori, Inter permettendo. All’Olimpico è annunciato il tutto esaurito, cosa che – in campionato – non si registrava dal 17 giugno del 2001, Roma-Parma, la partita del terzo scudetto giallorosso. Tra abbonati (24.454) e paganti, ci saranno più di 70 mila spettatori, con massiccia rappresentanza di tifosi rossoneri provenienti da ogni angolo d’Italia. Incasso importante, ma non da record per via dei prezzi popolari in tutti i settori. Posti in piedi in tribuna-stampa, con 400 accrediti distribuiti a giornalisti e tecnici radio tv. La partita, che sarà arbitrata da Tagliavento di Terni,verrà teletrasmessa in diretta da Sky e Mediaset Premium in Italia, poi ci penseranno Rai International e Al Jazeera a irradiare – ancora in diretta – le immagini ella sfida dell’Olimpico in tutto il mondo. Secondo stime non ufficiali, saranno oltre 2 milioni i telespettatori collegati in diretta con lo stadio Olimpico.
“Campo Testaccio, c’hai tanta gloria, nessuna squadra ce passerà. Ogni partita è ‘na vittoria…” recita Campo Testaccio, l’inno sulla gloriosa casa romanista fino al 2 giugno 1940. Nei giorni nostri i gladiatori giallorossi combattono sul terreno dell’Olimpico, tornato finalmente fortino (quasi) inespugnabile da quando Claudio Ranieri, testaccino di nascita, ha preso le redini della formazione di Trigoria. Il feeling tra l’impianto che sorge all’interno del Foro Italico e la Roma, in questa stagione, era iniziato tra alti e bassi: in piena estate prima il Gent e poi il Kosice dovettero arrendersi agli uomini di Luciano Spalletti nelle prime gare di Europa League. Dieci gol all’attivo (di cui 5 siglati da Francesco Totti) e solo 2 al passivo. Un trend positivo subito ribaltato all’esordio stagionale del campionato italiano di serie A: il 30 agosto, infatti, la Juventus di Ferrara violò lo stadio con un secco 1-3. Gara fatale per il destino giallorosso del tecnico toscano e punto d’inizio per la nuova avventura di Ranieri alla Roma. E per l’imbattibilità (quasi) perfetta dell’Olimpico. Da allora, infatti, sono 16 i successi casalinghi in 17 apparizioni sul terreno amico. Dieci in campionato, tre in Europa League ed tre in Coppa Italia. Trentacinque boati della Sud contro i dieci gol subiti dai giallorossi sotto il proprio pubblico. Un cammino casalingo che ha fatto risorgere la squadra capitolina lanciandola ai sedicesimi di finale della coppa europea, alle semifinali nel trofeo nazionale e nelle zone nobili del campionato italiano. L’unica macchia la sconfitta per 0-1 contro il Livorno di Serse Cosmi; il perugino (ma romanista di fede) che ha dato l’unico dispiacere casalingo al tecnico di San Saba.
Domenica 17 gennaio, alle ore 15,00, lo Stadio Olimpico sarà il teatro della gara tra la Roma di Ranieri ed il Genoa di Gasperini, primo incontro del girone di ritorno di serie A. La formazione ligure non espugna l’impianto che sorge all’interno del Foro Italico da 20 anni: era proprio il 17 gennaio (del 1990) quando Aguilera, al 15esimo minuto del primo tempo, chiuse l’incontro sullo 0-1. Risale allo scorso campionato, invece, l’ultimo successo giallorosso sul terreno amico: l’8 febbraio 2009 Cicinho, Vucinic e Baptista sancirono il risultato di 3-0 con tre reti di rara bellezza. Ma il primo incontro in assoluto tra le due formazioni risale alla stagione 1929/1930, all’esordio del campionato di serie A con il girone unico. Benatti, al decimo del secondo tempo, permise alla Roma del capitano Fulvio Bernardini di aprire le marcature nella prima storica sfida tra i due club. Chini Ludueña, 25 minuti più tardi, chiuse l’incontro sul 2-0. Roma-Genoa è anche una sfida ricca di gol: il 10 gennaio 1932 una doppietta di Fasanelli ed una di Volk – più le reti di Costantino e Bodini II – permisero alla squadra allenata da Herbet Burgess di superare il Genoa per 6-0. 
