Dov’è la Roma?

 Dal Corriere dello Sport:

La crisi c’è, e si sa da un pezzo, la Roma no. E peggiora di partita in partita. Il momento è angosciante, perché non si capisce come e dove Ranieri possa intervenire. Perché il pari con il Bologna, capace di rimontare due gol, non evidenzia solo il crollo psicofisico del gruppo, con la lingua di fuori dopo mezz’ora e disorientato in assoluto, ma anche la confusione che regna nello spogliatoio. Nessuno pensa a liti e gelosie che, tra l’altro, a volte fanno più punti di tanti e inutili abbracci e baci. Ma lì dentro, dove tutti remano nella stessa direzione, regna l’improvvisazione. Manca un copione tattico, l’allenatore si affida più alle idee dei senatori che alle proprie, non convincono le scelte prima e durante ogni gara.

Roma-Bologna: Borriello c’è

 Dal Messaggero:

Il perfetto controllo in acrobazia con la punta del piede sinistro, su quel lancione di Mexes, la fuga solitaria verso la porta del Bologna e, dopo un’occhiata a Viviano in uscita, il piattone mancino – preciso, letale – sul palo più lontano. Marco Borriello, all’esordio allo stadio Olimpico con la maglia della Roma, ci ha messo otto minuti scarsi per volare sotto la Sud. Un gol bello, bellissimo da attaccante vero.

Roma – Bologna, pagelle: Totti – Borriello ok ma difesa e centrocampo crollano col passare dei minuti

 Le pagelle dei giallorossi dopo Roma-Bologna (2-2).

Julio Sergio 6: se il Bologna colleziona un tiro in porta nei primi 45′ (ottimo l’intervento dell’estremo su Paponi) significa di rimando che per il brasiliano si è trattato di gestire l’ordinaria amministrazione. Nella ripresa, altra solfa: si spengono i locali, si infiamma Di Vaio. Fa quello che può ma sulle due reti ospiti ha zero colpe.

Rosi 5.5: ha acquistato fiducia con il passare dei minuti e non ha neppure pagato in maniera eccessiva lo schieramento in retroguardia con compagni coi quali aveva giocato poco (Mexes, Burdisso jr.). Si preoccupa di svolgere al meglio la fase difensiva, non disdegna (ancora troppo timido) le scorribande sulla fascia. Gli serve acquisire (giocando) maggiore personalità. In difficoltà quando il Bologna prende coraggio. Vero è che Di Vaio segna con una prodezza ma il laterale non è impeccabile nella chiusura.

Roma – Bologna: le dichiarazioni dei protagonisti

Ecco tutte le dichiarazioni dei protagonisti di Roma – Bologna.

 Ranieri in conferenza stampa: “Chi gioca in settimana poi la paga. Dovevo fare le 3 sostituzioni e me le volevo giocare in un’altra maniera, ma con Cassetti e De Rossi sono stato costretto a giocarmi due cambi. La squadra aveva reagito bene è un peccato ora va come deve andare. La squadra è compatta, è decisa e ne verremo fuori. Problema tattico? E’ un po’ tutto il problema. Quando inserisci giocatori nuovi in maniera differente, sei costretto ad imparare nuovi meccanismi. Io ora ho anche giocatori infortunati. Io ieri ho detto che la colpa è dell’allenatore. Mi dispiace se qualcuno ieri se la sia presa come attacco alla categoria (dei giornalisti, ndr). Se ieri ho fatto quello evidentemente andava fatto. Le sostituzioni? Le faccio a seconda dello sviluppo della partita. Devo vedere la partita. Cassetti ha cercato di recuperare ma gli è tornato il problema che ha avuto. Daniele ha preso una ginocchiata. Mi sono giocato 2 sostituzioni non volute e non è stato semplice. Lo scorso anno c’era un atteggiamento mentale che la squadra ha inglobato. All’inizio era molto più sbarazzina pressava di più e per la difesa era più facile stare alti. Noi questo non riusciamo a farlo. Paghiamo quegli automatismi che c’erano l’anno scorso. Non ci sono i giocatori dell’anno scorso. Rosi e G Burdisso non ha mai giocato con noi. Oggi non avevo due giocatori a sinistra con i due titolari infortunati. Menez – Totti- Borriello? Io guardo i giocatori che stanno bene. Non è importante il sistema di gioco. Sono importanti i giocatori, Quando avrà tutti i giocatori vedremo quale sistema di gioco la squadra assimilerà meglio. Aspettiamo che Mirko starà bene, che la difesa starà bene. Potremmo perdere delle partite, ma questo è lo sport. Loro si ritrovano a memoria con un determinato sistema di gioco. Se interrompi il sistema di gioco si creeranno dei problemi. Per ora non ho a disposizione gli stessi giocatori e per ora è esperienza per loro. I sistemi di gioco non sono vincenti, i giocatori fanno vincere le partite. Perchè Burdisso e non Cicinho? Perchè Cicinho a sinistra non c’ha mai giocato. Rosi non c’ha mai provato dall’altra parte. Burdisso anche se difensore centrale in amichevole l’aveva fatto. Molti si interrogano se è stata sbagliata la preparazione… Sono vent’anni che faccio questo lavoro. Non si vede però ad inizio stagione se la preparazione è fatta bene o male. Il ritiro? Io l’ho sentita nei corridoi dei giornalisti… E’ una stronzata totale. Non si è mai parlato di ritiro. Noi avevamo la seconda miglior difesa e terzo miglio attacco. A Cagliari abbiamo sbagliato tantissimi sulle palle inattive. Oggi abbiamo pagato il calo fisico e soprattutto il fatto che in difesa eravamo nuovi . Dobbiamo solo lavorare e lavorare. Ve lo ripeto ancora una volta: la squadra è sana. Avete visto che fior di partita ha fatto Totti. Se la squadra mi volesse mandar via, sarei il primo ad andarmene. Io sono contento, tranquillo e motivato. L’anno scorso fino alla decima partita, fino al macth contro il Bologna, da lì abbiamo giocato a vncere, giocando male, da schifo. Prima non eravamo né carne né pesce. Il mio sfogo di ieri? Ieri se qualcuno se l’è presa è perchè ha la coda di paglia. Io ai tifosi ho detto la mia realtà . me ne sono andato perché se rispondevo alle vostre domande l’attenzione era sulle mie risposte e non sul casino. Non mi sono mai tirato indietro. Però quando vedo che qualcuno non mi rispetta, non lo rispetto nemmeno io. I giocatori che hanno fatto la preparazione si sono fatti male in nazionale, mentre chi è sceso in campo come De Rossi e Pizarro hanno fatto una mini preparazione iniziata ad agosto”.

Juan, cento volte Roma

 Da Il Romanista:

JUAN, leader silenzioso di una ROMA alla ricerca della difesa perduta, giocherà oggi la sua centesima partita ufficiale in giallorosso. Nella stagione passata, insieme a BURDISSO, ha formato una delle coppie più affidabili e meno battute dell´intera serie A, mentre quest´anno, nelle due gare che hanno giocato insieme a Cagliari e Monaco, la Roma ha subito sette reti. Verrebbe da dire “quando la scoppia”, se non ci fosse quel passato luminoso succitato. Adesso che il “bandito” argentino è stato appiedato per due giornate dalla sua irruenza JUAN tornerà a ballare con MEXES al centro della difesa,  ritrovando il primo compagno che ebbe al fianco quando arrivò nella ROMA ancora spallettiana del 2007.

Roma-Bologna: Menez con Totti e Borriello

 Da Il Romanista:

Tornano VUCINIC e MEXES nella lista dei convocati per la gara di oggi pomeriggio col Bologna, ma solo il secondo scenderà in campo dal primo minuto. Il montenegrino, infatti, dovrebbe iniziare dalla panchina visto che solo ieri è tornato a lavorare con il gruppo dopo lo stop dovuto all´infortunio all´anca subito in nazionale la settimana scorsa. Al suo fianco, vicino a Ranieri, ci sarà anche ADRIANO. L´Imperatore aspetta di fare il suo esordio in campionato, e probabilmente oggi lo farà ma non dal primo minuto. Ieri mattina nelle esercitazioni tattiche il tecnico giallorosso lo ha provato al fianco di TOTTI con MENEZ alle loro spalle, ma questo tridente sarà confermato solo per due terzi, e al posto del brasiliano ci sarà per la terza partita consecutiva Marco BORRIELLO, anche lui all´esordio davanti al pubblico dell´Olimpico.

Roma-Bologna: Philippe Mexes è carico

 Da Il Romanista:

Un anno fa, in quel Roma-Bologna che cambiò la stagione della ROMA, la fascia era al suo braccio. Non c´erano né TOTTI né DE ROSSI, toccò a lui guidare la Roma. Toccò a PHILIPPE MEXES, a quel Rugantino che da sei anni, giorno dopo giorno, ha conquistato i tifosi della Roma, prendersi sulle spalle la responsabilità della squadra. Oggi, anche se non sarà capitano, toccherà di nuovo a lui essere al centro della difesa. E guidarla. L´autunno è da sempre la sua stagione. Ha esordito con la maglia della ROMA il 12 settembre 2004 contro la Fiorentina, il giorno del gol di Montella, di Voeller in panchina e della manata di Cassano a Chiellini. Anche l´esordio in Ligue 1 fu di questi mesi: il suo Auxerre perse 1-0 in casa con il Troyes. Ma per il diciassettenne Philippe fu comunque magia. Cinque anni più tardi, debuttò in nazionale, contro Malta. Era il 16 ottobre. Da lì iniziò un´ottima carriera, non sfavillante come avrebbe potuto essere vista la classe del giocatore. Ma, a 28 anni, c´è ancora tutto il tempo per conquistare grandi traguardi.

Roma-Bologna: Malesani torna alla difesa a 4

 Da Il Corriere dello Sport:

Alberto Malesani non ha ancora finito di studiare e di capire il Bologna. Ha avuto pochissimo tempo per entrare nel la testa dei giocatori. Meno di 10 giorni per preparare non solo la partita con la Lazio ma anche quasi tutta la stagione. Il modulo, innanzitutto. Sul piano del gioco, i campionati più fortunati del tec nico veronese sono nati con la difesa a tre. Uno su tutti: il 3-4-3 della Fiorentina, con Rui Costa in mezzo ai 4 di centro campo. Quell’anno, i viola giocarono davvero un bel calcio. Ma nelle stagioni successive ( Empoli e Siena le ultime), Malesani è passato alla difesa a 4. Al suo debutto col Bologna, di nuovo la difesa a 3, che diventava a 5 quando la squadra doveva difendere, e all’Olimpico ha tra scorso molto tempo a difendere. In real tà, il 3-4-2-1 si trasformava in molti mo menti della partita in 5-2-2-1. Poco pro­positivo per un tecnico come Malesani. E soprattutto non troppo adeguato per una squadra che, pur con tutti i limiti tattici, si schiera da anni con la difesa a 4.

Roma-Bologna: Curva Sud, biglietti esauriti

 Da Il Romanista:

Nonostante tutto. Nonostante la battaglia ideologica sulla tessera del tifoso stia logorando il tifo romanista, nonostante i prezzi siano ormai a due velocità, se hai la tessera o no, nonostante la Roma – e non si capisce ancora il perché – debba di nuovo partire con l’handicap. Nonostante tutto, per Roma- Bologna la Curva Sud è andata esaurita. Loro, i 14 mila e rotti, la spina dorsale, l’anima e la voce della Roma, loro ci saranno. Nonostante tutto, appunto. Resta tutto uno stadio per seguire la Roma oggi. Per non lasciarla sola nel momento in cui c’è bisogno di starle vicino. I biglietti di Distinti Sud ieri cominciavano a scarseggiare. Ci sono ancora dei posti nella parte alta del settore. In piccionaia.

Ranieri: “Non accetto le illazioni: la Roma ha le palle”

 Da Il Corriere della Sera:

Mancava solo Strunz, il centrocampista del Bayern Monaco che fu al centro della sfuriata di Giovanni Trapattoni, che divenne anche una canzone rap che spopolò in Germania. Gli strunz, per Claudio Ranieri, sono semmai i soliti cattivissimi giornalisti che — dopo l’1-5 di Cagliari, lo 0-2 di Monaco di Baviera e lo sfogo di Totti sul catenaccio esportato in Champions League — hanno criticato il gioco della squadra e dubitato che nello spogliatoio di Trigoria siano tutte rose e fiori. Ranieri, che l’anno scorso ha guidato la Roma a uno straordinario secondo posto in campionato e alla finale di Coppa Italia, ma che quest’anno non ha ancora vinto una partita, ha trasformato la prevista conferenza stampa in un monologo di 6’56″ che non prevedeva domande e risposte. La partenza è un’ammissione: «I risultati non vanno bene, non stiamo giocando bene. A Monaco volevamo fare di più, ma non è questione di giocare in difesa o in attacco. Volevamo giocare per vincere, come abbiamo sempre fatto, ma non ci siamo riusciti. Siamo andati a Cagliari, abbiamo perso a Cagliari.

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