Roma-Bologna: Malesani torna alla difesa a 4

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 Da Il Corriere dello Sport:

Alberto Malesani non ha ancora finito di studiare e di capire il Bologna. Ha avuto pochissimo tempo per entrare nel la testa dei giocatori. Meno di 10 giorni per preparare non solo la partita con la Lazio ma anche quasi tutta la stagione. Il modulo, innanzitutto. Sul piano del gioco, i campionati più fortunati del tec nico veronese sono nati con la difesa a tre. Uno su tutti: il 3-4-3 della Fiorentina, con Rui Costa in mezzo ai 4 di centro campo. Quell’anno, i viola giocarono davvero un bel calcio. Ma nelle stagioni successive ( Empoli e Siena le ultime), Malesani è passato alla difesa a 4. Al suo debutto col Bologna, di nuovo la difesa a 3, che diventava a 5 quando la squadra doveva difendere, e all’Olimpico ha tra scorso molto tempo a difendere. In real tà, il 3-4-2-1 si trasformava in molti mo menti della partita in 5-2-2-1. Poco pro­positivo per un tecnico come Malesani. E soprattutto non troppo adeguato per una squadra che, pur con tutti i limiti tattici, si schiera da anni con la difesa a 4.


CAMBIAMENTO – Tornando all’Olimpico a distanza di una settimana, Malesani sta pensando di restituire al Bologna la cer tezza di un tempo schierandolo di nuovo con una difesa a 4. Il cambiamento è im portante perchè toglie alla squadra alcu ni dubbi, sia tattici che mentali. Il Bolo gna non può perdere altro tempo, deve rimettersi subito a correre. All’Olimpico, contro la squadra di Reja, ha faticato molto ad attaccare, anzi, a proporsi in at tacco. Invece due settimane prima, con tro l’Inter, almeno nel primo tempo era riuscito a ribattere colpo su colpo ai campioni d’Italia e aveva giocato davve ro bene. Contenimento (e non barricate) e ripartenze (immediate, rapide e peri colose). La filosofia di Malesani è diver sa e, se riuscirà a imporla al suo gruppo di lavoro, a Bologna si divertiranno. In tanto però la squadra ha bisogno di pren dere più coraggio nella fase offensiva. Deve lavorare di più sull’intensità, sul ritmo e sulla velocità negli inserimenti. Il passaggio da Colomba al breve inter regno di Magnani e infine a Malesani ha lasciato tracce evidenti, ma la lotta col tempo deve farsi serrata.
INNESTI – La qualità dell’organico è buo na, in qualche caso anche eccellente. L’inserimento di Perez, ultimo tassello di una squadra ancora non compatta, porterà altra tecnica e altra esperienza. E accanto a lui giovani come Ekdal (che Malesani conosce bene per averlo alle nato a Siena) e come l’ex interista Krhin (per Mourinho ha un futuro assicurato) possono far salire il livello della squa dra. Poi dipenderà da Di Vaio e dall’in tesa con Meggiorini. Il cantiere va chiu so in fretta.


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