Chievo-Roma: il divieto finisce al Tar

 Dal Romanista:

C’è chi dice no. Anzi, c’è chi dice basta. Il segretario dei Radicali Italiani, Mario Staderini, ricorrerà al Tar del Lazio contro l’ordinanza del prefetto di Verona, Perla Stancari, che impedisce l’acquisto dei biglietti di Chievo-Roma a chi risiede nel Lazio. Staderini eserciterà quella che, tecnicamente, è un’azione popolare. In pratica, il segretario agirà nell’interesse della collettività. E dunque dei tifosi della Roma.

Caro Maroni, visto che la Tessera del Tifoso non serve a niente?

 Dopo Lazio-Roma, il punto di vista di Fulvio Bianchi – giornalista de La Repubblica – è che la Tessera del Tifoso – per come concepita attualmente – non serva a nulla. Lo stesso Bianchi prova a (ri)spiegarlo a Roberto Maroni. Testuale:

Egregio ministro Roberto Maroni: il derby di Roma ha dimostrato chiaramente che la tessera del tifoso, così come è stata concepita, non serve a nulla. E’ del tutto inutile. Il sindaco Gianni Alemanno alla vigilia del derby, con scarsa opportunità “politica”, aveva detto che la tessera è “repressiva e burocratica”. Mi permetto di dire: è inutile.

De Rossi: Maroni insiste

 Dal Romanista:

«De Rossi meritava molto più di una censura». Sono passati 15 giorni dalla conferenza stampa in cui Danielino disse la sua sulla tessera del tifoso e quella frase sulla “tessera del poliziotto”. Più di due settimane, eppure ancora se ne parla. Non è bastata neppure la sua marcia indietro il giorno stesso, perché ieri sulla questione è tornato il Ministro dell’Interno Maroni, che ha criticato duramente il centrocampista giallorosso: «Alcuni politici che, quando parlò De Rossi, hanno chiesto che non si censurasse la sua uscita, avrebbero fatto bene a stare zitti. Perché quelle parole meritavano molto più di una censura». Nel corso di una conferenza stampa al Viminale a cui ha partecipato anche il capo della Polizia Antonio Manganelli, Maroni ha poi proseguito sul tema violenza negli stadi e sui vantaggi che in questo senso potrebbe portare la legge sulla privatizzazione degli impianti:

Tessera del tifoso – Maroni e Raciti: “Basta omertà”

 Da La Gazzetta dello Sport:

«Ci vorrebbe il Daspo per i giocatori violenti e i genitori che dicono ai figli “spaccagli le gambe”». Il ministro dell’Interno Roberto Maroni picchia duro ricevendo il «Memorial Bardelli», che premia a Pistoia chi si batte contro il doping e per lo sport pulito. Se martedì era stato il giorno del via libera alle trasferte, ieri Maroni ha voluto chiarire il suo pensiero senza tralasciare il derby di Roma. «Bisognerebbe pensare a una forma di Daspo (il divieto di andare allo stadio, ndr) per questi giocatori per i quali l’etica è solo un optional e contano solo i soldi. Non si può vedere in mondovisione un giocatore che esulta e un altro che gli dà un calcio e lo fa cadere. E vedere che chi lo fa non è sanzionato è incredibile». Evidente il riferimento a Stefan Radu e al suo sgambetto su Perrotta. «Basta omertà» Maroni, che si dice felice dell’eventualità di un Balotelli milanista, è duro anche con quei club che «hanno protestato contro la tessera del tifoso perché succubi delle tifoserie organizzate».

Parma-Roma: sì ai tifosi giallorossi al Tardini

 Da La Gazzetta dello Sport:

Interventi mirati senza «colpire nel mucchio», cioè pugno duro sui responsabili degli incidenti e non sulle intere tifoserie. È questo l’orientamento che il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha trasmesso ieri all’Osservatorio sulle manifestazioni sportive che ha personalmente presieduto proprio per dare un segnale chiaro anche al mondo sportivo a poche ore dalle immagini drammatiche del derby di Roma.

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