Il Bologna: ricordi, Ranieri?

 Da Il Corriere dello Sport:

Tutto è cominciato con il Bologna. Tutto potrebbe ripartire con il Bologna, anche se sulla carta non sarà semplice ripetere quello fatto nella passata stagione quando la squadra di Ranieri riuscì a mettere insieme una striscia di ben ventiquattro partite utili consecutive. Nel campionato scorso fu proprio la faticosa vittoria sulla squadra emiliana (Adailton segnò il primo gol della par tita gelando la tifoseria romanista) a dare il là alla straordinaria rimonta della squadra di Ranieri, capace di recupera re quattordici punti all’In ter, anzi quindici, al punto di andare in testa e sogna re lo scudetto sino all’ulti ma giornata di campionato.
LA STORIA – Ranieri sarebbe pronto a sopportare anche la stessa trama del passato torneo, pur di tornare a fe steggiare una vittoria della sua Roma, oggi indispensa bile più che mai.

L’attacco di Ranieri

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Gli anni di scuola, le sere a teatro, la passione per i libri. Chissà. Fatto sta che in qualche parte del suo inconscio sarà rimasta sepolta la battuta cardine del finale dei «Sei personaggi in cerca d’autore» di Luigi Pirandello. «Questa non è finzione, è realtà», grida il Padre alla platea ammutolita, e questo ieri ha gridato Claudio Ranieri alla platea dei giornalisti (ammutoliti, perché privati della possibilità di far domande) in un crescendo di toni — per volare più basso — a metà fra il Mourinho italico e il Trapattoni tedesco. Il senso è chiaro: «Questa Roma ha le palle, ce la faremo anche quest’anno. Dopo Cagliari e Monaco ci avete buttato fango addosso. Non faccio l’elenco, ma dopo ricordatevelo e noi ci ricorderemo di voi».
Responsabilità Insomma, una specie di punto di svolta dello psicodramma della Roma che, se in campo per ora è in cerca d’autore, fuori ha sguazzato negli ultimi giorni sulla malinconia per la sconfitta in Champions e la presunta frattura fra Totti e Ranieri. Tutte chiacchiere che hanno reso Ranieri furibondo,

Ranieri deve vincere col Bologna

 Dal Messaggero:

Ranieri non cambia. O meglio, avendo ancora diverse assenze, va sul sicuro per la gara di oggi pomeriggio, ore 15, contro il Bologna. La Roma cerca la prima vittoria stagionale, quinto tentativo e terzo in campionato, e l’allenatore si affida alla vecchia guardia, ai senatori che mai, nemmeno il più brutto, sporco e cattivo dei giornalisti si è permesso di ipotizzare, lo hanno scaricato (nemmeno pensato di farlo). In fin dei conti lo stesso Totti ha espresso solo un’opinione sulla tattica rinunciataria di mercoledì a Monaco. Ma la critica non è piaciuta al tecnico e anche ieri mattina lo ha ricordato.
In casa e contro un’avversaria che ancora deve conoscere Malesani,

Roma, Ranieri obbligato a vincere

 La dirigenza giallorossa non ha neppure per un istante preso in considerazione l’eventualità di esonerare Claudio Ranieri, nonostante i giornali abbiano già indicato – nomi e cognomi – i papabili successori. Tuttavia, il testaccino è obbligato a invertire il trend negativo delle ultime apparizioni per scongiurare quella che potrebbe diventare una crisi pericolosa. Da repubblica.it:

Dimenticare Monaco. Il giorno dopo il rientro dalla Germania serve per voltare pagina, dopo il confronto – più che chiarimento – tra Totti e Ranieri, seguito alle dichiarazioni del capitano sulla scarsa aggressività (eufemismo) della squadra in Baviera. L’obiettivo, da oggi, è il Bologna: una partita da vincere per cacciare la crisi ed evitare di eguagliare il record negativo della stagione 1995-’96, l’unica negli ultimi vent’anni senza vittorie dopo cinque gare ufficiali. Ma se anche dovesse andare male, non ci sarebbe nessun rischio di un ritiro a Trigoria.

Ranieri, il momento più difficile

 La Roma non gira, Claudio Ranieri paga la mancanza di gioco e la crisi di risultati ma deve pure rapportarsi a uno spogliatoio che non pare più compatto intorno al suo tecnico. Da Il Tempo:

La Roma spaccata prova a rimettere insieme i suoi cocci. Il tracollo di Monaco ha sancito la crisi giallorossa e creato una spaccatura tra l’allenatore e il capitano. I panni sporchi vanno lavati in famiglia e allora, dopo la polemica in pubblico di mercoledì sera, ieri Ranieri e Totti si sono chiusi dentro una stanza di Trigoria per un confronto. Al tecnico non è piaciuto sentirsi dare del «catenacciaro» da Totti, deluso per la seconda sostituzione in quattro giorni e la terza sconfitta in quattro partite. A mente fredda il capitano ha provato a smorzare i toni, ma al tempo stesso ha ribadito che dietro la sua battuta polemica sul «catenaccio» c’è del vero: gran parte della squadra non ha condiviso la rinuncia totale al gioco nella partita con il Bayern. Ranieri ha ascoltato, capito, ma pure replicato: «In questo momento possiamo giocare soltanto così».

Roma, Ranieri: la sconfitta più pesante

 Claudio Ranieri, da che è allenatore della Roma, non aveva mai perso con un parziale tanto pesante. Il 5-1 subito a Cagliari evidenzia carenza di concentrazione e mette già in allarme il tecnico testaccino. L’analisi in tal senso de Il Corriere dello Sport:

La più pesante sconfitta della gestione Ranieri. E’ dura mettere insieme i cocci, l’allenatore ha provato a farlo ieri, alla ripresa degli allenamenti, parlando a lungo con i giocatori prima di scendere in campo. Nessuna sfuriata. Il tecnico ha chiesto alla squadra di mettere alle spalle il tracollo di Ca gliari e di ritrovare la compattezza della scorsa stagione. Ranieri sa che questa Roma ha bisogno di tempo.

Verso il Bayern: la Roma di Ranieri cambia volto

 L’esordio in Champions League è imminente, la necessità di riscattare la prestazione davvero pessima di Cagliari è evidente. Claudio Ranieri pare intenzionato ad apportare alcune modifiche all’undici titolare. Da Il Tempo:

Ranieri, i giocatori e nessun altro. Il confronto a Trigoria dopo i cinque schiaffi di Cagliari è avvenuto senza dirigenti. L’allenatore ha voluto parlare alla squadra da solo, poi si è confrontato con Montali e Pradè.

Roma: Ranieri in attesa del rinnovo del contratto

 Archiviato nel migliore dei modi il mercato estivo, ora la diriogenza della Roma si avvia ad affrontare il capitolo legato ai rinnovi del contratto: non solo quello di Philippe Mexes ma anche il prolungamento del tecnico, Claudio Ranieri. Da Il Corriere dello Sport:

Claudio Ranieri è tornato ieri sera da Nyon, dove ha partecipato alla seconda giornata del XII forum degli allenatori di club d’elite dell’Uefa. da oggi il tecnico lavorerà con il nuovo rinforzo Marco Borriello. E’ un Ranieri carico della campagna acquisti della Roma, pronto a tornare al lavoro per un settembre che  sarà un mese molto importante.  Si comincia a giocare ogni tre giorni, il debutto in Champions League, la necessità di assemblare la squadra con il ritorno di Nicolas Burdisso e l’arrivo di Borriello.

Ranieri: “Bisogna ripartire”

 La Repubblica:

 Riparte il campionato, l´Olimpico spalanca le porte alla Roma, impegnata subito contro il neopromosso Cesena. Riflettori accesi su Ranieri e sulle difficoltà di un gruppo già orfano di Adriano e ansioso che venga ufficializzato l´acquisto di Burdisso (ieri Pradè è volato in missione a Montecarlo, oggi verrà formalizzato l´accordo con l´Inter). Dalla sfida con il Cagliari del 9 maggio i tifosi sono in astinenza casalinga, visto che tutte le amichevoli estive Totti e compagni le hanno giocate lontano dalla capitale.

Ranieri: “I ragazzi vogliono molto bene a Burdisso”

 Da Repubblica.it:

Ripartiamo dai tre punti, siamo la Roma”. Alla vigilia del battesimo in campionato, Claudio Ranieri chiede di iniziare come si è finito: con un successo utile a cancellare l’amarezza della Supercoppa di sette giorni fa: “Delusione c’è, ma non siamo frustrati. Lo scorso anno siamo riusciti a tornare ai vertici e domani vogliamo vincere e metterci in tasca i tre punti con l’aiuto del nostro pubblico. Siamo pronti”. Di fronte il Cesena che mancava in serie A dal ’91, guidato dall’esordiente Ficcadenti: “Affrontiamo una neopromossa, con giocatori rapidi e bravi negli spazi. Voglio una squadra che approcci con umiltà, abbiamo grandi responsabilità: siamo la Roma”. 

Il mea culpa di Ranieri

 Dal Romanista:

 Mentre si stava presentando ai microfoni della Rai, col sorriso tirato, Claudio Ranieri ha ricevuto prima l’abbraccio di Benitez, poi l’in bocca al lupo di Julio Cesar. E lui, da gentiluomo qual è, ha risposto. E il sorriso si è fatto un po’ più spontaneo. Dopo, serenamente ha spiegato: «Sono moderatamente soddisfatto, soprattutto per quanto fatto almeno fino al pareggio. Poi…».
Già, poi. Subito dopo la fine della partita, Ranieri ha usato toni pacati. Ma la sensazione è che, nello spogliatoio, si farà sentire eccome. Perché va bene perdere, ma «fare certi regali» a una squadra come l’Inter non è ammissibile.

Roma, Ranieri: “Non tradiremo mai il popolo giallorosso”

 L’intervista rilasciata da Claudio Ranieri a Il Messaggero:

A due settimane dalla Supercoppa, come sta la Roma?
«Sta come doveva stare, cioè bene. Non è ancora al cento per cento, non lo sarà neppure contro l’Inter, e guai se fosse già a posto in agosto, ma sono soddifatto del lavoro svolto finora. L’altra sera a Valencia, su un campo che sembrava un parrucchino per quanto era finto e scivoloso, la squadra ha corso e corso bene».
La Roma, sul piano mentale, è ancora quella dello scorso anno?
«Non ho il minimo dubbio, perchè ho già rivisto, anche in allenamento, quella determinazione, quella voglia, quelle qualità morali che nei mesi passati ci hanno portato a compiere un’impresa enorme e insperata come collezionare ventiquattro partite utili consecutive. Io non so se riusciremo a concedere il bis, ma so che l’unica strada da seguire per tentare di riuscirci è lavorare e sacrificarci come abbiamo fatto nella passata stagione».
Una strada che, se non altro, ha riportato tanti tifosi allo stadio.
«Io conosco bene il tifoso della Roma e so che, magari con il cuore a pezzi, accetterebbe anche una sconfitta a patto di vedere i propri giocatori uscire dal campo con la maglia sudata, stanchi e stravolti per la fatica. Ai miei ragazzi ho parlato chiaro: voglio vedervi sputare sangue perchè posso accettare anche di perdere, ma non accetterò mai la mancanza di impegno. Se lo scorso anno siamo riusciti a fare tante belle cose, il merito è stato anche l’amore della nostra gente».
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