De Rossi: “Roma è la mia vita”

 Dal Romanista:

Musica per le orecchie dei tifosi romanisti. Le parole di De Rossi al sito della Fifa (alla vigilia di Italia-Messico, in programma stasera a Bruxelles) hanno reso felici tutti quelli con il giallorosso nel cuore. «Andare all’estero? Ci ho pensato e mi sono immaginato quello che significherebbe, ma la verità è che la Roma per me è tutto, è la mia vita. Non sento di poter essere felice lontano dalla mia città. Non si sa ovviamente mai quello che può succedere, ma in questo momento non posso pensare a me in un altro club ed in un’altra città». Mourinho quindi, o chi per lui, si metta il cuore in pace.

Nazionale: De Rossi, piccolo stop

 Dal Romanista:

Un colpo di freddo alla schiena e per De Rossi c’è stato lo stop. Niente di grave per Danielino, che ieri si è svegliato con un forte mal di schiena probabilmente provocato dal freddo e dai continui cambi di temperatura del Sestriere, dove la Nazionale si sta adattando al clima invernale che troverà in Sudafrica. Ma il fastidio gli ha impedito di partecipare alle due partitelle disputate dagli azzurri per concludere la prima settimana di lavoro. Poi, per tutto il gruppo, c’è stato il rompete le righe per 24 ore. Ci si ritroverà oggi alle ore 12 dopo una giornata passata con le famiglie o comunque in completo relax, ma sempre in zona per non perdere i benefici della preparazione ad alta quota.

D’Alessandro: “Roma? Un sogno. Devo giocare e migliorare”

 Dal Romanista

Piccoli romanisti crescono. Per Marco D’Alessandro, uno dei migliori talenti cresciuti negli ultimi anni nel settore giovanile giallorosso, quello che sta vivendo è un periodo da incorniciare. Punto fermo della Nazionale Under 19, che domenica scorsa ha ottenuto la qualificazione alle fasi finali del Campionato Europeo in programma a luglio prossimo in Francia, Marco sa di aver superato a pieni voti l’esame di maturità rappresentato dal salto dal campionato Primavera a quello di serie B. La stagione in prestito al Grosseto è stata in crescendo, il giovane attaccante romanista ha saputo ritagliarsi uno spazio sempre più consistente, anche grazie alla stima di un tecnico che gli ha sempre dimostrato grande considerazione. Tanto che, secondo alcune voci di mercato, a lui si starebbe interessando anche il Parma. Che D’Alessandro avesse tutte le carte in regola per sfondare, d’altra parte, era sotto  gli occhi di tutti già da diverso tempo, nonostante i più scettici continuassero a rimproverargli il fisico troppo esile o l’eccessivo insistere nella ricerca della giocata d’alta scuola. Marco li ha lasciati parlare e un anno dopo la sua ultima apparizione in Primavera (Roma-Udinese, ritorno degli ottavi di finale) può parlare con soddisfazione, ma anche con una maturità non comune, dei progressi fatti in questo primo anno lontano da Roma. Lo fa con voce sensibilmente arrochita, di cui per prima cosa chiede scusa. Effetti collaterali della vittoria contro l’Irlanda del Nord che ha consegnato all’Italia il biglietto per Parigi.
Come stai, Marco? A parte la voce, sto benissimo. Devo dire che qui in Nazionale va tutto alla grande. L’ambiente è uno dei migliori che abbia conosciuto, ci fanno stare proprio bene. Poi sono arrivati questi risultati, la qualificazione… C’è grande entusiasmo.
Siete agli Europei. Contenti? Siamo felicissimi. L’altra sera abbiamo festeggiato la vittoria tutti insieme in un pub e abbiamo cantato. È per quello che sto senza voce (ride, ndr). Mosca è una bella città, anche se si mangia un po’ così e così.

De Rossi non si muove

 Dal Romanista:

 «De Rossi è incedibile. Lo ha già detto il Presidente, io lo ribadisco». A parlare è Gian Paolo Montali, ieri sera alla villa comunale di Frosinone, dove ha ritirato il premio internazionale della città di Alatri. Il direttore giallorosso ha poi aggiunto: «Una settimana è bastata per smaltire la delusione, siamo già pronti a ricominciare la nuova stagione. L’Inter? Dire che ho fatto il tifo per loro in Champions è esagerato. Diciamo che siamo stati contenti per il ranking Uefa…». De Rossi, intanto, è da domenica sera al Sestriere. E la prima cosa che gli hanno chiesto, compagni e staff della Nazionale, è stata: «Ma ’sta barba te la tagli o no?». Lui ha sorriso, rispondendo: «Me sa de no. Per adesso». Poi è andato in camera a riposare.

Ranieri: la priorità è la Roma

Dal Tempo: «Resto al 100%». Ranieri fa una promessa alla Roma e non può tornare indietro. C’è solo la panchina giallorossa nei progetti a breve scadenza di un tecnico che

Nazionale: Abete vuole Ranieri per il dopo-Lippi

 Da Leggo

Tutto in sette giorni. Una settimana in cui la Roma si gioca uno scudetto, ma anche la riconferma dell’allenatore che ha portato la squadra giallorossa dalle stalle alle stelle in poco più di 7 mesi. La Federcalcio ha infatti individuato in Claudio Ranieri il perfetto allenatore della Nazionale per il dopo-Lippi. In questi ultimi giorni il presidente federale Giancarlo Abete ha coperto di elogi Ranieri (ha la più alta media punti del campionato) e in una telefonata gli ha ribadito la sua voglia di vederlo sulla panchina azzurra.

Derby: c’è un Lazio-Roma anche per la Nazionale

 Da Il Messaggero:

Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, ancora non sa a chi affidare la panchina della Nazionale dopo il mondiale in Sudafrica, quando Marcello Lippi, a prescidnere dal piazzamento dell’Italia nella competizione, lascerà l’incarico. I nomi del possibile sostituto esistono e da un pezzo: Ancelotti, Prandelli, Ranieri e Mancini. Non è una classifica casuale. Il primo ad essere contattato è stato il tecnico del Chelsea, l’ultimo quello del City.

Roma, 5 papabili per Lippi

 Da La Stampa:

Ora che la rincorsa è finita, la Roma può raccogliere applausi e pacche sulle spalle. Il campionato non era così in fibrillazione da anni, l’aria «frizzantina» (Vucinic dixit) della Capitale ha contagiato tutte quelle piazze d’Italia stanche del dominio interista. Gruppo, equilibrio, umiltà, la miscela esplosiva creata da Ranieri. Roma 68, Inter 67, così la classifica. Una svolta epocale e, come tale, finita sotto la lente di ingrandimento anche di chi un’impresa epocale l’ha fatta, ovvero il ct azzurro Marcello Lippi. Appunti e taccuini: nell’agenda mondiale del nostro tecnico la rimonta giallorossa è andata di pari passo con la rimonta (o la conferma) di quella parte della truppa Ranieri che con la Nazionale ha avuto, o spera di avere, un rapporto. De Rossi e Totti, Toni e Perrotta, ma anche Cassetti, cinque nomi che potrebbero far nascere l’Ital-Roma.

Sacchi: “Scudetto? Dico Roma”

 Ecco l’articolo di Arrigo Sacchi su La Gazzetta dello Sport. L’ex allenatore del Milan e della Nazionale fa il punto sulla lotta scudetto:

Si infiamma il campionato. Arde «er core de Roma» e si brucia l’Inter, mentre il Milan s’impantana con la Lazio. L’astinenza di risultati dei nerazzurri e la sconfitta rimediata a Roma sono segnali preoccupanti. Ora gli uomini di Mourinho hanno trovato dei rivali attendibili ed estremamente pericolosi.
Il Milan sembra chiamarsi fuori da questa lotta che potrebbe portare ad esiti insospettabili. I nerazzurri stanno accusando l’usura di chi è sempre primo e in lotta contro tutto e tutti. Ma la causa principale di questo brusco rallentamento è nella Champions.

Lippi: “Scudetto? La Roma può farcela”

 Da Il Messaggero:

«Non mi piace fare percentuali, anche perché il traguardo è ancora lontano. Ma il campionato è riaperto e su questo non credo che ci siano dubbi. E, per lo scudetto sarà corsa a tre, perché anche la Roma può giocarsi le sue chances». Marcello Lippi, proprio nella stagione che porta al mondiale, prende atto della novità: il film di questo torneo è ancora tutto da scrivere. Anche il cittì, da questo punto di vista, diventa spettatore, pronto a gustarsi la volata per il titolo. Non dice, evitando di sbilanciarsi, chi avrà la meglio sul traguardo, anche perché i distacchi, con nove giornate ancora da giocare, sono minimi e ogni soluzione al momento è possibile.

Mondiali Sudafrica, Totti: “Ne parlerò con Lippi”

 Da Il Romanista:

Sarà perché la Coppa del Mondo si trova a Roma. O forse perché due giorni fa sia Luca Toni sia Bruno Conti lo hanno “convocato” per il Sudafrica. O semplicemente perché l’emozione di giocare e vincere un Mondiale non si prova tutti i giorni in carriera. Fatto sta che Francesco Totti in Sudafrica vorrebbe andarci, e non da turista.
Il tormentone sul possibile ritorno in azzurro del capitano si è arricchito ieri di un nuovo capitolo dopo le aperture di Lippi e del presidente federale Abete (che continua a insistere anche con Alessandro Nesta) degli ultimi giorni. Francesco Totti sceglie la televisione francese Canal Plus per mettere nero su bianco il suo desiderio di tornare in Nazionale. Precisando però che la decisione finale spetta comunque al commissario tecnico Lippi.