Lippi: “Scudetto? La Roma può farcela”

di Redazione Commenta


 Da Il Messaggero:

«Non mi piace fare percentuali, anche perché il traguardo è ancora lontano. Ma il campionato è riaperto e su questo non credo che ci siano dubbi. E, per lo scudetto sarà corsa a tre, perché anche la Roma può giocarsi le sue chances». Marcello Lippi, proprio nella stagione che porta al mondiale, prende atto della novità: il film di questo torneo è ancora tutto da scrivere. Anche il cittì, da questo punto di vista, diventa spettatore, pronto a gustarsi la volata per il titolo. Non dice, evitando di sbilanciarsi, chi avrà la meglio sul traguardo, anche perché i distacchi, con nove giornate ancora da giocare, sono minimi e ogni soluzione al momento è possibile. La sua analisi, però, è attenta, cioè evidenzia i particolari che possono incidere da domani, turno infrasettimanale, al 16 maggio, ultimo atto dei 38 della nostra serie A: del resto di sprint ne sa qualcosa, avendo vissuto in prima persona esperienze simili, da allenatore della Juventus. «E’ venuto fuori un torneo proprio appassionante», ammette. «E questo può sicuramente far bene al nostro calcio».
Lippi, partiamo proprio da quest’ultima affermazione. Sarà pure un’iniezione di fiducia per il nostro movimento in crisi, in particolare a livello internazionale, ma da commissario tecnico non si preoccupa per il dispendio di energie dei suoi azzurri a meno di tre mesi dall’inizio del mondiale sudafricano?

«Oggi l’unico timore è rappresentato dai possibili infortuni. Se un giocatore del mio gruppo si fa male, a questo punto dell’annata, mi dispiacerebbe. Lo sforzo fisico, invece, non peserà. Giocare per qualcosa d’importante è sempre fondamentale: i calciatori vogliono vincere e si terranno in forma, atleticamente e come concentrazione. Anche per la Nazionale».
Si aspettava un finale di stagione del genere, tanto incerto, dopo il dominio dell’Inter nel girone d’andata?

«No, anche perché ormai erano diversi anni che non si viveva una situazione di equilibrio come quella attuale. Da tempo non si vedeva una corsa a tre. Poi, per la verità, anche due anni fa c’è stato uno sprint appassionante».
Il riferimento è allo scudetto vinto dall’Inter di Mancini all’ultima giornata contro la Roma di Spalletti.

«Pure quello fu un torneo bellissimo. I giallorossi, per un’ora, sono stati campioni d’Italia. E si giocarono il titolo sino all’ultimo minuto dopo un recupero straordinario nella fase conclusiva della stagione. Non so che cosa accadrà stavolta, ma con tre club in ballo la suspence è assicurata».
Ha detto che non fa previsioni, ma di solito chi arriva da dietro sembra avere più motivazioni e di conseguenza più chances?

«Premetto, non c’è niente di scontato, anche perché manacno nove giornate e sono tante. Ma una cosa è certa: avere la possibilità di centrare un obiettivo che sino a qualche tempo prima non avevi preso in considerazione ti può dare una carica speciale, diciamo ti fa trovare una forza di squadra che in partenza non credevi di possedere. Ma ripeto, non basta per dire vince quella formazione e non un’altra».


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>