Montella: “Tra Lecce e Donetsk ci giochiamo molto”

 Da Repubblica.it:

La Roma imbocca il bivio decisivo della stagione. “Tra Lecce e Donetsk ci giochiamo molto“, ammette Montella, entrato nel momento chiave dell’annata romanista: domani il viaggio in Salento che dovrà pesare le ambizioni del club giallorosso in campionato. Martedì, il viaggio in Ucraina per tentare l’impresa europea: “Ma ora pensiamo al Lecce, alla Champions penseremo poi“.
“A LECCE PER VINCERE” – I segnali raccolti in questi dieci giorni da tecnico della Roma, rassicurano Montella per presente e futuro: “La Roma ha giocatori di un certo tipo, deve andare a Lecce per provare a vincere la partita. Ma in ogni caso ci sarebbero i margini per rientrare nella lotta Champions“. Ma Montella è pronto a giurare sulla determinazione della squadra: un posto nella prossima Champions, oltre a salvare la stagione, garantirebbe anche alla futura proprietà mezzi in più per rilanciare il club. L’allenatore conta sulla voglia della squadra: “I ragazzi stanno mettendo grande determinazione, hanno spirito di rivalsa e grossa disponibilità verso di me. Serve un po’ di tempo e nel calcio non ce n’è, non c’è neanche tempo per allenarsi. Ma i segnali sono ottimi“. Neanche il calo fisico in questo momento deve frenare la Roma, almeno nelle intenzioni di Montella:E la scarsa preparazione non deve diventare un alibi. Io devo intervenire e risolvere il problema”.

Ventrone: “Il ritiro non c’entra nulla con le condizioni attuali della squadra. E’ un problema di testa”

 Il preparatore atletico (ex di Atalanta e Juventus) Giampiero Ventrone è intervenuto a Radio Manà Manà per spiegare le possibili cause della preparazione fisica della squadra giallorossa.

“Claudio Ranieri è un professionista di competenza altissima sono pochi gli allenatori preparati come lui in questo momento in circolazione, la premessa è fondamentale, ed aggiungo che il gesto delle dimissioni dimostrano la sua grande signorilità, aggiungo che non c’entra nulla il ritiro di Brunico con le condizioni attuali della squadra. I grandi club di serie a oggi non possono più fare una preparazione atletica come 6-8 anni fa, oggi il metodo classico di una volta è superato perché le grandi squadre hanno troppi impegni da subito, fin dal precampionato, pertanto in ritiro si costruisce solo la base, poi nel corso della stagione si interviene con altri piccoli lavori, ma sempre senza caricare di stress la squadra che già ne ha tanto”.

Rimonte e cali fisici: Montella non guarisce la Roma

 Roma, rimonte e guai fisici. Montella non guarisce la squadra giallorossa. Dall’Ansa:

Continuando a giocare così il quarto posto resterà un miraggio. È questa l’unica certezza in casa della Roma dopo il pareggio interno col Parma. Anzi, no. L’altro punto fermo riguarda il futuro di Adriano: l’Imperatore non vestirà più i colori giallorossi e dovrà cercare un altro club, magari in Brasile, pronto a dargli la stessa fiducia ricevuta, e puntualmente disattesa, dalla Città Eterna. Città che, dopo il 2-2 dell’Olimpico, si è risvegliata più delusa che arrabbiata. I tifosi, infatti, dopo le dimissioni rassegnate da Ranieri, si attendevano una reazione da parte di Totti e compagni, un moto d’orgoglio per risalire la china e puntare dritti alla conquista dell’ultimo pass utile che vale l’accesso alla prossima Champions League.

Montella: “Cali fisici. Adriano? Indifendibile”

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Non si nega nulla la Roma nel giorno delle 600 partite di Totti: il gol numero 197 del capitano, l’illusione del 2-0, le gomme che si sgonfiano dopo un’ora, la sesta rimonta subita in campionato, la penosa fuga in silenzio di Rosella Sensi, Adriano che salta la visita di controllo alla spalla e che, parole del direttore generale in pectore Gian Paolo Montali, «è indifendibile». Sullo sfondo, Claudio Ranieri: l’ambiente ha giudicato «indelicata», nei tempi soprattutto, l’intervista rilasciata al Tg1 dall’ex allenatore della Roma alla vigilia della gara con il Parma. Montella Il nuovo tecnico indica nella condizione fisica il problema numero uno della Roma: «Se abbiamo subito 24 gol nell’ultima mezz’ora, una spiegazione ci sarà. Il calo fisico è evidente, poi diventa anche un problema mentale: quando le energie calano, subentra la paura. La ricetta? L’unica: lavorare».

Montella: “Questa Roma è forte”

 Da Il Corriere dello Sport:

Sushi e zuppa di ceci per brinda­re al nuovo corso. Non tanto, nell’occasio­ne, per quel che riguarda la società, quan­to quello di Vincenzo Montella che dopo l’esordio in panchina a Bologna, oggi risco­prirà l’effetto che fa l’Olimpico. Ma oggi è tutta un’altra storia. Montella, peraltro, è il primo a sapere che, contro il Parma, in una partita in cui lui e la sua Roma saranno chiamati a bissare la vittoria di Bologna, pena l’addio anche al tentativo di impresa di riagganciare un po­sto Champions, non potrà certo vivere di ricordi. Sarà un’altra prima volta: «L’Olimpico dà sempre emozioni molto forti. Conosco il ve­ro tifoso romanista. Sta sempre vicino alla squadra. Mi aspetto un calore particolare. I tifosi ci daranno una mano. Devono soste­nere i giocatori. Io sono qui da pochi gior­ni, con me sono stati straordinari, spero che questo venga capito. Affronteremo un Parma che ha ottimi giocatori, in attacco sono tanti e bravi. Noi dobbiamo pensare solo a questo, alla partita. Una per volta, convinti che potremo risalire, abbiamo tut­te le qualità per farlo. Perché io dico solo che questa Roma è forte.

Montella: “Pizarro? Nessun caso, ci ha fatto un favore”

 Dalla Repubblica:

Vento di cambiamento. La Roma di Montella, dopo il successo sul Bologna, cancella il recente passato, ripartendo dal 4-2-3-1, e riparte dal Parma. La squadra cui dieci anni fa proprio l’ex centravanti realizzò il secondo dei tre gol per la festa scudetto. Dieci anni dopo, proprio il Parma battezza l’esordio all’Olimpico da allenatore: “Uno stadio che mi ha dato sempre forti emozioni e me ne darà di più da allenatore“. Una giornata speciale anche per Totti, capitano dello scudetto di dieci anni fa e che domani festeggerà le 600 presenze con la maglia della Roma. Montella applaude il capitano di ieri e di oggi: “Credo sia un valore per questa squadra, viene da un periodo fisicamente non ottimale, ora lo vedo bene, ha giocato benissimo a Genova e su di lui punto molto“.

Montella torna a casa

 Dal Messaggero:

«E Vincenzo Montè, e Vincenzo Montella olè». Il coro è già nell’aria. E’ lo stesso che Francesco Totti ha intonato al suo nuovo mister quando si è presentato, fresco di nomina, negli spogliatoi di Trigoria e quello che il mister ha sentito a Bologna da quei pochi tifosi giallorossi residenti in Emilia. E’ il coro che, Montella, sentirà anche domani pomeriggio quando si affaccerà sul terreno dell’Olimpico. Ma stavolta i tifosi che lo acclameranno saranno molti, molti di più. Lui sì, sarà applaudito, qualcun altro verrà contestato, almeno così si è appreso in questi giorni.
Vincenzo però è l’idolo da sempre. Anche se oramai è un uomo che si avvicina alla quarantina, per la gente resta sempre Vincenzino. Per lui domani sarà un giorno particolare: sarà la prima all’Olimpico, il suo stadio per definizione. E’ vero, ha detto che l’esordio da tecnico era meglio farlo in trasferta, vista la situazione di tensione generale che si respirava in città, ma adesso Montella non vede l’ora di prendersi l’abbraccio della sua gente.

Montella, ricordati quel 17 giugno 2001

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Non si nemmeno arrabbiava più, lo ha detto lui. Per questo, probabilmente, i soli 11 minuti giocati (7 più 4 minuti di recupero) quel 16 maggio di due anni fa gli sono sembrati il sommesso canto di un cigno che non aveva più voglia di volare. Vincenzo Montella, a 35 anni ancora da compiere, dando il suo piccolo contributo nella vittoria contro il Catania, quel giorno salutava l’Olimpico. L’Aeroplanino non avrebbe più indossato nessuna tenuta da calciatore. […] domani Montella guiderà la squadra giallorossa contro un avversario particolare: il Parma. Perché? Facile.

Tanti elogi per Montella

 Dal Romanista:

La nuova Roma di Montella è piaciuta. E, soprattutto, fa ben sperare per il futuro. Un futuro che si deciderà in quattro gare, contro Parma, Lecce, Shakhtar e infine Lazio. Quattro partite che diranno, una volta per tutte, quali potranno essere le ambizioni giallorosse in questa stagione, sia in campo nazionale che in campo europeo. «A Bologna la Roma ha giocato bene– afferma Carlo Mazzone – e, soprattutto,ha vinto. Una vittoria importante per risolvere tanti piccoli grandi problemi, dal morale alla classifica. Una vittoria che è servita anche per dare il miglior benvenuto possibile al nuovo allenatore e che rende ottimisti per i prossimi impegni». Prossimi impegni che si chiamano Parma e Lecce. «Saranno partite difficili, -continua il tecnico di Testaccioin cui conterà soprattutto vincere. Montella dovrà fare delle modifiche rispetto alla Roma vista nelle ultime settimane, come d’altronde ha già fatto a Bologna, nonostante sia a Trigoria da pochi giorni. Ei risultati si sono visti».

E Totti cantò: “Montella olè”

 Dal Romanista:

«E Vincenzo Montella, e Vincenzo Montella, e Vincenzo Montella olè». Il celebre coro lo intonavano i romanisti sugli spalti del Dall’Ara, ma non solo. Il motivetto frullava per la testa anche della maggior parte dei romanisti davanti alla tv. Ma, cosa ancora più importante, c’era qualcuno che lo canticchiava seduto in panchina mentre il neo allenatore giallorosso veniva sommerso dai flash dei fotografi prima del
fischio d’inizio della partita col Bologna.  Quel qualcuno era Francesco Totti, il capitano che Montella aveva deciso di tenere, in avvio, accanto a sé nel giorno del debutto. Il motivo almeno? «Francesco sarà molto importante per noi – ha detto il tecnico a fine partita -, ma oggi la partita l’ho letta in un certo modo e la squadra a oggi non può supportare tre attaccanti in campo. E’ stata una scelta tecnica e l’ha presa molto bene».

Montella: effetto sulla Roma

 Dal Messaggero:

Gli abbracci di Vincenzo Montella ai suoi ex compagni, spontanei e in pubblico, sono la sintesi del nuovo corso, appena iniziato, a Trigoria. La Roma si vuole bene ed è già qualcosa. La vittoria di Bologna si festeggia proprio come il gol segnato. Il gruppo che si ritrova e si riconosce in campo, l’allenatore che è l’ex centravanti della squadra di dieci anni fa e che si lega agli altri giocatori come se il tempo non fosse passato. Si danno del tu, perché sono tutti, o quasi, coetanei, perché si vedono tutti i giorni, o quasi, da anni.
Ognuno sa limiti e pregi dell’altro, spigolature caratteriali e psicologiche. Il bluff, insomma, non regge nello spogliatoio dell’Aeroplanino. Qualche nuovo scontento c’è: scontate la delusione e la rabbia di Julio Sergio per l’improvviso accantonamento. Qualche rapporto mai decollato rimane: il feeling minimo tra Vucinic e Borriello che poco si sopportano. Sino a fine stagione, però, bisogna saper convivere senza individualismi e isterismi. Seguendo le «linee guida» del tecnico appena promosso. Che, dopo averle annunciate ai media e agli interessati, le ha messe subito in pratica. Con il sorriso. Eccole.

Torna Pizarro

 Da Repubblica.it:

Tra i tanti sorrisi che seguono il giorno dopo il “decollo” di Montella, resta anche una piccola macchia. Perché a Bologna, la prima senza Ranieri, è stata anche la gara del rientro in campo di David Pizarro, assente dal campo da 88 giorni e miracolosamente rientrato dopo l’addio all’ex tecnico. “Ma lui non voleva giocare, è stata una scelta mia e l’ho forzato, gli ho detto che doveva giocare per forza“, la difesa d’ufficio di Montella. Un apprezzabilissimo tentativo di “proteggere” il centrocampista cileno, che con Ranieri aveva da tempo azzerato ogni rapporto. E che, non certo casualmente, è tornato in campo per novanta minuti ad altissimo livello alla prima occasione dopo l’addio dell’ormai ex allenatore.

Bologna-Roma, la conferenza di Montella: “La Roma aveva paura, la vittoria ci aiuta”

 Bologna-Roma: la conferenza stampa di mister Montella dopo la pesante vittoria in casa del Bologna.
MODULO E VITTORIA – “Il modulo lo determinano gli interpreti, i giocatori. Non c’è un modulo vincente altrimenti lo dotterebbero tutti. L’importante è che i giocatori migliori giochino nelle loro posizioni più congeniali. Cercherò di parlare di tattica per imparare, sempre per fare una battuta. Mi auguro di rimanere sempre me stesso. “Stimo moltissimo Ranieri, oggi abbiamo visto i punti deboli dell’avversario dopo aver studiato molto, facendo vedere gli errori più eclatanti. In questo momento la priorità è la difesa secondo me. Ci si aiuta con le vittorie, questa squadra aveva paura non so perchè, sembravano un po’ sfiduciato e sono giocatori un po’ emotivi. Oggi è stata una vittoria importante da questo punto di vista. Peraltro secondo me una vittoria voluta, difesa e meritata. Complimenti anche al Bologna perchè c’erano ed hanno giocato ma io sono contento. Non ho esultato al gol? Sono abituato con i ragazzini che segnano dieci gol a partita quindi ero stanco di esultare, mi passi la battuta”.

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