L’allenatore giallorosso Vincenzo Montella, ha incontrato i giornalisti alla vigilia dell’anticipo della semifinale di Coppa Italia contro l’Inter, in programma domani sera allo stadio Olimpico.
Queste le parole in conferenza stampa:
L’allenatore giallorosso Vincenzo Montella, ha incontrato i giornalisti alla vigilia dell’anticipo della semifinale di Coppa Italia contro l’Inter, in programma domani sera allo stadio Olimpico.
Queste le parole in conferenza stampa:
Dal Tempo:
Gli esami non finiscono mai. Il titolo della commedia di Eduardo De Filippo è perfetto per farsi un’idea dei prossimi due mesi di Vincenzo Montella.
L’Aeroplanino è atteso da dieci esami, meglio ancora se saranno undici, per convincere chi di dovere di poter essere l’uomo giusto al posto giusto sulla panchina della Roma che verrà.
Roma-Lazio: ancora qualche dubbio di formazione per Vincenzo Montella. L’allenatore,
Vincenzo Montella, alla vigilia del derby Roma-Lazio, ha parlato in conferenza ai giornalisti nella sala stampa di Trigoria:
ROMA-LAZIO: “La partita di domani è molto importante ai fini della classifica, essendo ancora in lotta per un posto in Champions League, e per riconquistare i nostri tifosi, che tanto si aspettano da noi. Sono convinto che domani si stringeranno attorno alla squadra. Ho un gruppo affiatato che ha voglia di riprendersi ciò che gli compete. La squadra è in crescita e lo abbiamo dimostrato in più di un’occasione. Non faremo spettacolo, i giocatori si stanno ritrovando, come nella trasferta di Lecce, dove abbiamo avuto la forza per andare a vincere la partita.
Ecco l’intervista di Vincenzo Montella, neo allenatore della Roma, al sito ufficiale della Uefa:
Montella allenatore – “Ho iniziato con passione, come si iniziano tutti i lavori. Ero alla Roma per allenare i ragazzini, quindi facevo tutto nell’ottica di quella fascia d’età e mi mettevo a loro disposizione. Ora, il mio approccio è totalmente diverso. Sono i giocatori che devono mettersi a mia disposizione, per cercare di capire quello che voglio.”
Lecce-Roma: la conferenza di Vincenzo Montella alla vigilia della trasferta di Lecce, in programma domani sera alle 20.45 allo stadio ‘Via del Mare’.
PIZARRO – “Pizarro si è allenato poco, non è detto che domani giochi. Greco lo vedo diverso come caratteristiche generali. Una squadra come la Roma non può prescidere da un giocatore”.
CAMBI – “Innanzi tutto abbiamo giocatori importanti anche quelli che entrano dopo. Quindi se andate a vedere le formazioni capite anche a chi mi irferisco, giocatori di primo livello. Mi aspetto qualcosa in più dai cambi perchè per me possono cambiare le partite. Si sa che la differenza la fanno anche i minuti finale, quindi dai cambi mi aspetto molto. A volte non si entra in partita non per mancanza di voglia ma perchè non ci si riesce ad esprimere al massimo, ci può stare. Certo una volta, quando diventano due si cominciano a fare valutazioni diverse, io analizzo tutto”.
Roma, rimonte e guai fisici. Montella non guarisce la squadra giallorossa. Dall’Ansa:
Continuando a giocare così il quarto posto resterà un miraggio. È questa l’unica certezza in casa della Roma dopo il pareggio interno col Parma. Anzi, no. L’altro punto fermo riguarda il futuro di Adriano: l’Imperatore non vestirà più i colori giallorossi e dovrà cercare un altro club, magari in Brasile, pronto a dargli la stessa fiducia ricevuta, e puntualmente disattesa, dalla Città Eterna. Città che, dopo il 2-2 dell’Olimpico, si è risvegliata più delusa che arrabbiata. I tifosi, infatti, dopo le dimissioni rassegnate da Ranieri, si attendevano una reazione da parte di Totti e compagni, un moto d’orgoglio per risalire la china e puntare dritti alla conquista dell’ultimo pass utile che vale l’accesso alla prossima Champions League.
Dopo la brutta figura con il Parma in campionato, la Roma prova subito a dimenticare tutte le delusioni ritrovandosi per l’allenamento mattutino a Trigoria agli ordini di Vincenzo Montella.
Ore 11.00: I primi ad entrare sul terreno del gioco sono Riise, Juan, N.Burdisso e Lobont.
Ore 11.02: Montella arriva parlando con Cassetti.
Dalla Gazzetta dello Sport:
Non si nega nulla la Roma nel giorno delle 600 partite di Totti: il gol numero 197 del capitano, l’illusione del 2-0, le gomme che si sgonfiano dopo un’ora, la sesta rimonta subita in campionato, la penosa fuga in silenzio di Rosella Sensi, Adriano che salta la visita di controllo alla spalla e che, parole del direttore generale in pectore Gian Paolo Montali, «è indifendibile». Sullo sfondo, Claudio Ranieri: l’ambiente ha giudicato «indelicata», nei tempi soprattutto, l’intervista rilasciata al Tg1 dall’ex allenatore della Roma alla vigilia della gara con il Parma. Montella Il nuovo tecnico indica nella condizione fisica il problema numero uno della Roma: «Se abbiamo subito 24 gol nell’ultima mezz’ora, una spiegazione ci sarà. Il calo fisico è evidente, poi diventa anche un problema mentale: quando le energie calano, subentra la paura. La ricetta? L’unica: lavorare».
Dalla Repubblica:
Vento di cambiamento. La Roma di Montella, dopo il successo sul Bologna, cancella il recente passato, ripartendo dal 4-2-3-1, e riparte dal Parma. La squadra cui dieci anni fa proprio l’ex centravanti realizzò il secondo dei tre gol per la festa scudetto. Dieci anni dopo, proprio il Parma battezza l’esordio all’Olimpico da allenatore: “Uno stadio che mi ha dato sempre forti emozioni e me ne darà di più da allenatore“. Una giornata speciale anche per Totti, capitano dello scudetto di dieci anni fa e che domani festeggerà le 600 presenze con la maglia della Roma. Montella applaude il capitano di ieri e di oggi: “Credo sia un valore per questa squadra, viene da un periodo fisicamente non ottimale, ora lo vedo bene, ha giocato benissimo a Genova e su di lui punto molto“.
Dal Messaggero:
«E Vincenzo Montè, e Vincenzo Montella olè». Il coro è già nell’aria. E’ lo stesso che Francesco Totti ha intonato al suo nuovo mister quando si è presentato, fresco di nomina, negli spogliatoi di Trigoria e quello che il mister ha sentito a Bologna da quei pochi tifosi giallorossi residenti in Emilia. E’ il coro che, Montella, sentirà anche domani pomeriggio quando si affaccerà sul terreno dell’Olimpico. Ma stavolta i tifosi che lo acclameranno saranno molti, molti di più. Lui sì, sarà applaudito, qualcun altro verrà contestato, almeno così si è appreso in questi giorni.
Vincenzo però è l’idolo da sempre. Anche se oramai è un uomo che si avvicina alla quarantina, per la gente resta sempre Vincenzino. Per lui domani sarà un giorno particolare: sarà la prima all’Olimpico, il suo stadio per definizione. E’ vero, ha detto che l’esordio da tecnico era meglio farlo in trasferta, vista la situazione di tensione generale che si respirava in città, ma adesso Montella non vede l’ora di prendersi l’abbraccio della sua gente.
Dalla Gazzetta dello Sport:
Non si nemmeno arrabbiava più, lo ha detto lui. Per questo, probabilmente, i soli 11 minuti giocati (7 più 4 minuti di recupero) quel 16 maggio di due anni fa gli sono sembrati il sommesso canto di un cigno che non aveva più voglia di volare. Vincenzo Montella, a 35 anni ancora da compiere, dando il suo piccolo contributo nella vittoria contro il Catania, quel giorno salutava l’Olimpico. L’Aeroplanino non avrebbe più indossato nessuna tenuta da calciatore. […] domani Montella guiderà la squadra giallorossa contro un avversario particolare: il Parma. Perché? Facile.
Dal Romanista:
«E Vincenzo Montella, e Vincenzo Montella, e Vincenzo Montella olè». Il celebre coro lo intonavano i romanisti sugli spalti del Dall’Ara, ma non solo. Il motivetto frullava per la testa anche della maggior parte dei romanisti davanti alla tv. Ma, cosa ancora più importante, c’era qualcuno che lo canticchiava seduto in panchina mentre il neo allenatore giallorosso veniva sommerso dai flash dei fotografi prima del
fischio d’inizio della partita col Bologna. Quel qualcuno era Francesco Totti, il capitano che Montella aveva deciso di tenere, in avvio, accanto a sé nel giorno del debutto. Il motivo almeno? «Francesco sarà molto importante per noi – ha detto il tecnico a fine partita -, ma oggi la partita l’ho letta in un certo modo e la squadra a oggi non può supportare tre attaccanti in campo. E’ stata una scelta tecnica e l’ha presa molto bene».
Dal Messaggero:
Gli abbracci di Vincenzo Montella ai suoi ex compagni, spontanei e in pubblico, sono la sintesi del nuovo corso, appena iniziato, a Trigoria. La Roma si vuole bene ed è già qualcosa. La vittoria di Bologna si festeggia proprio come il gol segnato. Il gruppo che si ritrova e si riconosce in campo, l’allenatore che è l’ex centravanti della squadra di dieci anni fa e che si lega agli altri giocatori come se il tempo non fosse passato. Si danno del tu, perché sono tutti, o quasi, coetanei, perché si vedono tutti i giorni, o quasi, da anni.
Ognuno sa limiti e pregi dell’altro, spigolature caratteriali e psicologiche. Il bluff, insomma, non regge nello spogliatoio dell’Aeroplanino. Qualche nuovo scontento c’è: scontate la delusione e la rabbia di Julio Sergio per l’improvviso accantonamento. Qualche rapporto mai decollato rimane: il feeling minimo tra Vucinic e Borriello che poco si sopportano. Sino a fine stagione, però, bisogna saper convivere senza individualismi e isterismi. Seguendo le «linee guida» del tecnico appena promosso. Che, dopo averle annunciate ai media e agli interessati, le ha messe subito in pratica. Con il sorriso. Eccole.