Conferenza stampa, Montella: “Il talento non basta, serve personalità. Con l’Inter sarà partita aperta, la Coppa Italia è un obiettivo comune”

di Redazione 1


 L’allenatore giallorosso Vincenzo Montella, ha incontrato i giornalisti  alla vigilia dell’anticipo della semifinale di Coppa Italia contro l’Inter, in programma domani sera allo stadio Olimpico.

Queste le parole in conferenza stampa:


Match tra chi ha deluso in questa stagione

“Saranno due squadre ferite, l’ultimo traguardo che ci giochiamo viste le poche speranza in campionato. Partita importantissima”

Cambiamento di modulo con Totti squalificato?

“Ogni modulo ha i suoi punti deboli e di forza, non credo in questa via”

Roma-Palermo lo specchio di quest’anno…

“Io devo ragionare sui dati e su ciò che vedo, è un dato di fatto che nelle partite dove si doveva fare il salto di qualità si ripetono gli stessi errori. Non può essere una caso. “

Ti senti sotto osservazione?

“Siamo tutti sotto osservazione, anche te (ride). Sarò valutato da chi lavora adesso ma è normale. Fa parte del calcio. Il prossimo allenatore non verrà scelto in base all’età. Credo che verrà scelto in base alle caratteristiche”

Ti senti all’altezza?

“Io sono valutato e sono curioso ma sono sereno.”

Alzare un titolo ti aiuterebbe per la riconferma?

“Io do il massimo. Mi devo concentrare solo negli allenamenti e nelle partite”

C’è un problema mentale?

“Le motivazioni ci sono, poi c’è chi riesce a metterle in campo e chi no. Non vado nel dettaglio ma credo che nulla venga per caso.”

Possono condizionare i fischi?

“Domani sarà una partita dal grosso impatto. Credo chi indossi la maglia della Roma non deve avere solo talento ma anche personalità. I fischi fanno bene se si ha il carattere per reagire.”

Questa gara può aumentare il morale?

“Io penso al bene della squadra. Non voglio il consenso popolare. Quello che devo dire alal squadra lo dico alla squadra.”

Discorsi di mercato condizionano i giocatori?

“Chi indossa la maglia della Roma è abituato alla risonanza. Se poi uno vuole andare via deve giocare bene per essere venduto. Se uno non è amato a volte ti stimola di più. Ognuno deve trovare le giuste motivazioni”

Borriello?

“C’è ancora un allenamento. L’Inter ha valori importanti, come l’anno scorso. Una partita difficilissima, la differenza la farà lo spessore e la personalità dei giocatori piuttosto che le giocate ad effetto.”

Ho un termometro dell’amabilità dei giocatori. Tanti commenti su Vucinic e Menez. Forse meglio Montella al posto di Vucinic, pensa che la tifoseria abbia un malessere?

“Io credo che gli atteggiamenti diano fastidio, bisogna cambiare i comportamenti anche se sono migliorati molto. Il resto conta poco, io non posso giocare (ride)”

Ti senti tradito dalla squadra?

“No, non mi sento tradito da nessuno. La mia è stata una scelta ponderata e consapevole. La squadra vuole metterci tutto ma non ci riesce. La squadra ha creato e non è facile nel calcio italiano. Nel secondo tempo ci siamo disuniti perché ognuno voleva risolvere da solo e abbiamo perso equilibrio e lucidità.”

Lotito ha parlato di task-force e degli americani…

“Evidentemente. Parlano molto di noi, Lotito è anche divertente.”

Gara persa per occasioni sbagliate…

“Magari pensi di aver già fatto gol e non ci vai con la giusta concentrazione. E’ difficile commentare un gol sbagliato così. E’ difficile perché non c’è logica.”

Meglio fuori casa con Montella. Fatto di concentrazione?

“Un discorso da analizzare. Forse conta anche il fattore psicologico. Sono tante le squadre che in trasferta vincono in Italia. E’ un discorso tattico generale. Le squadre che si chiudono meglio ripartono molyo di più con gicoatori veloci. Napoli e Udinese hanno vinto tante partite così. In Italia ci sono pochi giocatori di qualità a centrocampo e questo è il metodo migliore.”

Quindi con l’Inter?

“La preparerò in giornata. Vediamo domani.”

Leonardo?

“Una semifinale con due squadre molto concentrate sull’obiettivo. Leonardo lo stimo moltissimo, è molto inteligente che sta facendo un ottimo lavoro. Sono felice di incontrarlo domani.”

Tornando indietro rifarebbe la stessa formazione con il Palermo?

“Abbiamo creato molto. Vucinic e Menez hanno creato. Poi abbiamo provato con qualche attaccante in più. Conoscevamo il Palermo. Rifarei le stesse scelte.”

Perché il gruppo non capisce l’importanza delle partite?

“Non è che il giocatore non riconosce l’importanza della partita. E’ un discorso di energie. per preparare una partita si consumano energie mentali. C’è chi ne ha di più, chi di meno.”

Come sta Pizarro? Pensi a un uomo in più a centrocampo?

“Ieri si è allenato, vediamo oggi. Ci vuole tempo per cambiare cose tatticamente. Non bastano due allenamenti, lo fai se non ci sono alternative.”

Ti piace fare l’allenatore? Come ti trovi?

“Lo facevo già da un pò. Io sono sereno e contento. E’ un lavoro faticoso che dura ventiquattro ore ma a casa riesco a staccare e vivere la mia famiglia e le mie passioni. la sera guardo qualche partita in più.”

Non ti aspettavi una voglia e un’applicazione diversa?

“Credo che ognuno stia dando quello che può dare. Credo che gli atteggiamenti di una persona non si possono cambiare. I comportamenti si, qualcosa in meglio stanno facendo.”

Julio Sergio?

“Sta male, se fate anche i medici non lo so. Visitiamoli insieme. Sta male”

Non bisogna essere più severi?

“Io faccio ciò che credo sia giusto per migliorare il rendimento. Per me sarebbe facile e comodo, per avere un consenso popolare, buttare la croce sugli atteggiamenti. Ma il mio compito è farli rendere al massimo in base alle loro caratteristiche. Dentro gli spogliatoi dico quello che penso, lo faccio anche vedere per non avere dubbi.”

Tu ancora non sai se sarai l’allenatore del prossimo anno..

“Magari lo so”

E’ da rifondare la squadra?

“Non mi va di rispondere a questa domanda”


Commenti (1)

  1. Uno dei grandi problemi della Roma (come di molte squadre) è la tifoseria. Persone che hanno il brutto vizio di trasformare i calciatori in una sorta di dei se vincono tre partite di fila e di farne dei brocchi dopo altrettanti errori. Vucinic non è un brocco oggi come non era un campione ieri e lo stesso vale per Menez, Burdisso, De Rossi, Doni, Borriello e compagnia. Totti è l’unico extraterrestre nella squadra. Pensate se Vucinic avesse fatto il gol che ha messo a segno Denis a Napoli; per giorni si sarebbe parlato del “fuoriclasse”, del “genio”, del “mito”… Invece giocando nell’Udinese nessuno ne parla… Invece la nostra tifoseria trita tutti e tutto, interviene nelle radio private con giudizi che andrebbero registrati e fatti riascoltare a distanza di giorni per metterne in evidenza le contraddizioni e la stupidaggine. Alla fine dello scorso campionato Ranieri era un eroe e dopo tre giornate è diventato un cretino (più o meno come accadde a Spalletti) e gli esempi potrebbero rincorrersi senza finire mai. Io credo che l’unica soluzione, ormai, sia dar vita ad una rifondazione completa per poter lavorare su gente nuova (specialmente nella testa). Il lavoro sarebbe tanto, ma prima si comincia meglio è…

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