Adriano: matrimonio, Totti e Mondiale

 Da La Gazzetta dello Sport:

Quattro matrimoni e un Mondiale. No, non un funerale: perché Adriano non è più «morto» per il calcio, come si era annunciato, e questo l’hanno detto gli ultimi mesi al Flamengo e la convocazione di Dunga per Brasile-Irlanda di stasera; ma è il Sudafrica che potrà certificare la seconda vita di questo ex bambino grande e grosso che lotta per diventare uomo. In campo, e fuori dai campi di calcio.
Come padre e figlio
Se c’è un uomo che lo sta aiutando, quello si chiama Carlos Dunga. Che si è seduto sulla panchina della Seleçao e ha sposato l’idea di piazzare il peso dell’attacco più osservato del mondo sulle spalle larghe di Adriano; nel frattempo quello si è un po’ perso e Dunga ha trovato l’affidabilità e i gol di Luis Fabiano, maal c.t. il progetto balla ancora in testa e il rapporto è rimasto solido a dispetto del tempo e degli inciampi dell’Imperatore.

Toni: “Voglio giocare, ma senza affrettare i tempi”

 Luca Toni è stato intervistato da Il Tempo. Ecco le parole del numero 30 giallorosso:

Toni, come sta? «Molto meglio, sto lavorando bene, vediamo come va questa settimana e poi decideremo insieme il da farsi».
Il rientro quando è previsto, forse a Napoli?
«Non so, si tratta di lavorare bene e recuperare il prima possibile ma senza affrettare i tempi».
Un inizio scoppiettante, due gol, l’abbraccio del popolo giallorosso, poi quel maledetto minuto di Torino.
«Non me lo aspettavo, ma adesso è tanta la voglia di rientrare e far bene: addosso ho tanta rabbia da sfogare in campo».
Se l’aspettava una Roma seconda?
«No, però le potenzialità ci sono. Questa è una squadra forte, ha un gruppo fantastico, un grande allenatore quindi penso che quando saremo al completo possiamo lottare per il secondo posto».

De Rossi: “Capitan Futuro? Tra 10 anni sarò capitan passato”

 Daniele De Rossi si è confessato a La Gazzetta dello Sport: Ecco le parole del numero 16 giallorosso

De Rossi, lei ha fama di uno a cui non piacciono i giornalisti. «Non è questo. A me non piacciono i meccanismi che si creano fra giornalista e calciatore. Magari qualcuno di noi finge di non salutarvi e poi la sera vi chiama per raccontarvi quello che succede nello spogliatoio. Io vi rispetto, ma fra noi non può esserci amicizia, c’è conflitto d’interessi».
Be’, di questi tempi va di moda, un po’ come la Roma. Totti dice che ora tutti salgono sul carro del vincitore. «Ha ragione, ma non era facile prevedere questa rimonta. È una cosa incredibile, tanti fattori hanno combaciato: una maturazione caratteriale, serenità, risultati. Il merito è del gruppo. Altre squadre si sarebbero prese a cazzotti nello spogliatoio, invece noi siamo rimasti sempre uniti».

Mexes: “La Roma? Voglio restare”

 «Mi manca questo e un altro anno, quindi abbiamo tempo per valutare la situazione. Io sto bene qua, l’ho sempre detto e vediamo cosa succede: voglio restare. Ovvio che non dipenderà solo da me». Philippe Mexes ha mente solo la Roma. Da Il Tempo:

Anche se non è più un titolare inamovibile? «Certo, questo può incidere nella scelta, ma fa parte del gioco. Ho 27 anni e bisogno di giocare. Adesso va tutto bene, ho avuto diversi infortuni e la squadra ha reagito bene, sta girando tutto a meraviglia: ovvio che se potessi giocare di più sarebbe perfetto».
Quanto ha influito il cambiamento di allenatore per la sua esclusione? «Sì, c’è anche questo, ma è capitato anche ad altri: vedi Doni. Ci vuole un po’ di pazienza. Stare in panchina non fa piacere anche se tutto gira bene, però ci sono tanti fronti aperti: campionato, coppa Italia, Europa League, ci sarà spazio per tutti. Arriverà anche il mio momento e mi farò trovare pronto».

Toni: “Sogno una festa al Circo Massimo”

 Luca Toni, intervistato da Il Messaggero ha parlato di Roma, della Roma e non solo:

L’infortunio al polpaccio ha rovinato i suoi piani di rivincita. Un imprevisto che è anche una novità: è vero che, nella sua carriera, non si era mai fermato per un problema muscolare?
«Mai. Solo caviglie e tendini. E normali contusioni. Gli stiramenti proprio non li conoscevo. Ormai è andata…».
Ha spiegato tra l’altro che il freddo, venendo dalla Baviera e dalla Bundesliga, non c’entra niente.
«Sì, è così. Ma in questi giorni ci ho riflettuto e forse il clima di Torino può aver inciso. In Germania i campi sono riscaldati, quello dell’Olimpico, la sera di Juve-Roma, era ghiacciato e al tempo stesso molle. Quindi, brutto».

Ancelotti: “Roma, Ranieri scelta azzeccata. Ferrara può allenare la Juve”

 Carlo Ancelotti ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero:

In quattro mesi e mezzo, il rilancio dei giallorossi: se li aspettava, anche in considerazione della loro falsa partenza, due punti avanti ai bianconeri dopo venti partite?

«No. Ma è un campionato strano. Il Milan, la Roma e il Napoli hanno iniziato male, ma si sono riprese alla grande. Mentre la Juve e la Samp, ultimamente, sono in flessione, ridimensionate rispetto alla prima fase del torneo. Di sicuro quello giallorosso è stato un grande recupero. Un po’ mi sorprende il calo della squadra bianconera, anche se penso che dipenda esclusivamente dagli infortuni e dal ritardo dei nuovi a inserirsi, mi riferisco a Melo e Diego».

La Roma si presenta a Torino da terza. Quale ruolo avrà nella sfida di sabato e in assoluto sino alla fine del campionato?

«Oggi sta meglio delle rivali da zona Champions. E’ la terza forza, dietro le milanesi. La classifica è inequivocabile. L’organico giallorosso, con Toni e con tutti a disposizione di Ranieri, è da Champions. Anche subito, senza aspettare l’anno prossimo… Terzo o secondo posto fa lo stesso, ma il podio è fondamentale: se continua così, non avrà problemi».

Ferrara, invece, è in bilico ormai da qualche settimana. Pensa che sia diventato troppo presto allenatore della Juve, senza fare la necessaria gavetta?

«Non credo. Può guidare la Juve, anche se in precedenza non aveva ancora mai allenato a certi livelli. E’ stato assistente di Lippi, cosa non da poco. Ha l’esperienza che serve per il club bianconero. Può andare avanti, mantenendo però i nervi saldi. Ovviamente deve sempre appoggiarlo la società».

Lippi: “Valuto tutti, non solo Totti. Toni sorprendente”

 A giugno farò le valutazioni per tutti… non solo per Totti. Ho visto la grande prestazione di Luca Toni. È stata sorprendente. Contro il Chievo ha fornito una grande prestazione. L’ho vista come l’avete vista tutti voi. È stata una prestazione anche sorprendente, considerato che non giocava una partita da diversi mesi”.
Marcello Lippi, commissario tecinico della Nazionale, risponde così a chi gli domandava dei 23 azzurri che, tra 6 mesi, difenderanno in Sudafrica il titolo mondiale conquistano quattro anni fa in Germania. “Seguo tutte le partite, tengo tutto sotto controllo e valuto ogni cosa. Ho chiesto informazioni sull’infortunio di Ranocchia continua Lippi nell’incontro di metà campionato tra arbitri, capitani, allenatori e dirigenti di società di Serie A e Serie B all’Hotel Hilton di Fiumicino.

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