Moggi sulle sentenze di Calciopoli

 Luciano Moggi, ex direttore genrale della Juventus, ha commentato le prime sentenze emesse dal processo di Napoli, intervenendo a ‘Radio Erre 2’, e riprese da calciomercato.it:

LA SENTENZA CONTRO GIRAUDO? NON MI PREOCCUPA
“Quella di Giraudo non è una condanna. È una sentenza di primo grado, ma in sostanza c’è la possibilità di appellarsi e poi di andare in Cassazione. Mi sembra normale una condanna con il rito abbreviato visto che si basa prevalentemente sulle investigative dei carabinieri. La mia posizione non è affatto peggiorata anzi le testimonianze al processo di Napoli stanno dimostrando che la Juventus era fuori da tutti gli impicci che ci hanno addebitato. Ci sono 50 testimoni della difesa da ascoltare e credo che le cose si metteranno abbastanza bene. Basti pensare che dei 50 testimoni portati dell’accusa, 45 hanno poi finito per esser a nostro favore…

Moggi: “Calciopoli non è mai esistita”

 «Calciopoli non è mai esistita», parola di Luciano Moggi. L’ex direttore generale della Juventus, ai microfoni di Radio Kiss Kiss, ha replicato al presidente del Napoli De Laurentiis, che ieri si era lamentato degli arbitraggi, dopo i torti subiti da Trefoloni contro il Parma: “Di una seconda Calciopoli non ne abbiamo bisogno. Non credo comunque ai condizionamenti per i processi di Calciopoli a Napoli. Trefoloni è distratto per natura. Cos’è Calciopoli? Calciopoli sono gli sbagli degli arbitri, niente più – continua l’ex dg bianconero – ora sbagliano in quantità industriale e Trefoloni, che è un arbitro scarso, è ovviamente portato a sbagliare. La sudditanza psicologica? Esiste da quando esiste il calcio. Il resto sono sbagli che ora sono più evidenti, e Collina mi dà l’impressione di un medico che studia mentre il paziente muore. Rocchi è una cosa incredibile perchè se ho visto bene Rocchi è un arbitro che è stato messo in questo contesto perchè ha arbitrato una partita amichevole di precampionato, Livorno-Juventus.

… E Moggi tira dentro la Roma

Non contento per aver gettato il disonore sullo sport più amato in questo pur dilaniato paese, non soddisfatto di aver trascinato la Juventus per la prima volta nella sua ultracentenaria storia in serie B, non pago di aver mostrato a tutti che con un pò di facciatosta e un italiano che lascia molto a desiderare si può avere uno smisurato potere e comandare il calcio, Luciano Moggi commentando la sentenza ricevuta ieri (condanna per lui e per il suo dolce pargolo Alessandro per minacce private), ha cercato di trascinare dentro anche la famiglia Sensi.

Moggi ricorda a chi vuol far finta di non capire, che anche Maria Sensi si è lamentata per l’esito dello scorso campionato vinto dall’Inter di Moratti. Ovviamente da buon italiano piccoloborghese con una mano lancia l’affondo con l’altra lo ritira:” Io non parlo di aiuti arbitrali a favore dei nerazzurri- dice nel suo scombiccherato linguaggio che dovrebbe assomigliare alla lingua che fu già di Dante e Manzoni- ma di errori, solo errori tutti in una sola direzione e questo lo ha detto anche la vedova Sensi”.

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