Infortunati Roma: Adriano e Riise, voglia di tornare

 Adriano sembra aver superato la fase critica dell’infortunio rimediato nel corso della preparazione estiva (lesione all’adduttore destro) e ha ripreso il lavoro sul campo con un differenziato che rispetta la tabella stilata dai sanitari della Roma, John Arne Riise è costretto allo stop di circa un mese in seguito alla commozione cerebrale subita in allenamento con la Nazionale norvegese (che pur senza il laterale ha battuto in casa il Portogallo nel percorso di qalificazioni agli Europei 2012) e attende di concludere gli accertamenti prima di rientrare nella Capitale. Da repubblica.it:

Bayern Monaco-Roma: Ranieri pensa a Burdisso sulla fascia destra

 Dal Romanista:

«Sono molto preoccupato per l’infortunio di Riise». Diceva a caldo Claudio Ranieri due sere fa a Coverciano. Una preoccupazione più che legittima, quella del tecnico giallorosso, che purtroppo ha avuto conferma dei tempi di recupero del giocatore norvegese, che non saranno inferiori al mese. E un mese, soprattutto in questa parte della stagione, può essere molto lungo. Almeno sei le gare che il norvegese dovrà saltare, ammesso che riesca a tornare nella lista dei convocati per la gara del 3 ottobre a Napoli. Se non dovesse farcela, e rientrare dopo la sosta il 16 ottobre contro il Genoa, le gare sarebbero sette: cinque in campionato (Cagliari, Bologna, Brescia, Inter e Napoli) e due di Champions League (Bayern Monaco e Cluj). Un’assenza pesantissima e per fortuna, verrebbe da dire, che negli ultimi giorni di mercato è arrivato il vice-Riise tanto invocato.

Guidolin: “Castellini ha esperienza e qualità”

 Dal Corriere dello Sport:

Lo ha allenato nelle ultime due stagioni a Parma. Chi, allora, meglio di France­sco Guidolin, oggi sulla pan­china dell’Udinese, per saper­ne un po’ di più su Paolo Ca­stellini, primo candidato a so­stituire Johm Arne Riise nelle prossime partite? Riise infortunato, tocca a Castellini.
La Roma può stare tranquilla?
«Tranquillissima. Ha espe­rienza e qualità per ridimen­sionare l’assenza del norvege­se».
Se ci dovesse descrivere le migliori qualità di Castellini, cosa ci direbbe?
«E’ un esterno sinistro che conosce i movimenti difensivi, ha buona continuità di gioco, ubbidienza tattica, uno di quei giocatori che un allenatore vuole sempre avere a disposi­zione».

Rientro Riise: Napoli o Genoa

 Dal Romanista:

Lo hanno dimesso ieri dall’ospedale di Oslo. Era ovvio. Perché per spezzare Riise, per piegare la forza di volontà di uno dei giocatori più coraggiosi che abbiano avuto la fortuna di vestire la maglia della Roma, ci vuole ben altro. La botta in allenamento, lo scontro con il compagno Espen, la capocciata per dirlo alla romana, è stata di quelle memorabili. Commozione cerebrale pesante. Questa è stata la diagnosi. La Tac ha escluso danni ulteriori. Perché Thunderbolt possa tornare a Roma passerà ancora del tempo. John Arne dovrebbe essere abile e arruolato tra quattro settimane. Riise salterà sicuramente sia l’appuntamento di Champions con il Bayern Monaco, il 15 settembre, sia la madre di tutte le sfide.

Infortunio Riise: Ranieri punta su Castellini

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Il 25 agosto, con la stessa meraviglia di un bambino a Disneyland, guardandosi attorno e dandosi un pizzicotto, Paolo Castellini disse una frase talmente vera, umana, da suscitare tenerezza. «Per me la Roma è un’emozione devastante». Proprio così, viva la sincerità. Fu come mettersi a nudo, senza filtri, senza tralasciare nulla: i sentimenti, innanzitutto. Così forti da sentirsi devastato, appunto. E forse, al primo impatto, anche inadeguato. «Già portare la borsa di questa società mi responsabilizza» disse ancora Castellini. Ce la farà? Era il 25 agosto. Un paio di settimane dopo, la prospettiva di Paolo Castellini è cambiata. Oggi e per i prossimi venti, trenta giorni, la sua borsa la porterà qualcun altro. Lui dovrà scendere in campo, dimostrare di aver smaltito l’emozione, reggere l’urto con il calcio di alto livello e le responsabilità che questo comporta.

Pengue (medico Roma): “Riise non può affrontare il volo aereo. Ma situazione non è allarmante”

 Il medico della Roma Luca Pengue, intervistato da Roma Channel, ha fatto il punto della situazione sulle condizioni di Riise:

«Riise non è in condizioni di affrontare un volo, dovrà fare degli accertamenti e se le risposte saranno positive valuteremo quando farlo rientrare. L’ho sentito tranquillo, anche se un pò provato e stanco, ma la situazione è meno allarmante di quanto fosse apparsa ieri.

Cagliari-Roma: Castellini per Riise, Totti-Borriello con Vucinic o Menez

 John Arne Riise non teme neppure il trauma cranico. Thunderbolt avrebbe svestito il pigiama clinico per indossare in sequenza le casacche della nazionale norvegese e quella della Roma: fosse stato per lui, già stasera tornava a scorazzare lungo la fascia. Invece lo stop è stato perentorio: tolti gli scarpini, salutati i compagni, Riise è tornato a casa. In Norvegia. Le ultime novità inerenti il giallorosso arrivano da Sky Sport: stando all’emittente, il laterale non rientrerà a Roma fino alla conclusione degli accertamenti medici e non galopperà sull’erba verde fino ad avvenuta guarigione. Che, tradotto in settimane, significa almeno quattro mesi in caso di esito negativo della risonanza magnetica cui verrà sottoposto. In caso contrario, la tempistica si allungherebbe ulteriormente. Da richiamare i cori di giornata scanditi a Trigoria, dove i tifosi presenti non hanno dimenticato di rendere omaggio al beniamino scandendo quell'”olè olè olè olè Riise Riise” tanto irrinunciabile quanto lo è il rosso capitolino.

Calcio: trauma cranico. Riise è l’ultimo di una lunga serie

 John Arne Riise, ovvero l’ultimo dell’elenco. Che è lungo e, soprattutto in questi anni recenti, si sta rimpolpando con frequenza crescente. Il trauma cranico pare essere un “incidente” a cui i calciatori si devono abituare. Da Adnkronos:

Il caso più recente riguarda il difensore norvegese John Arne Riise, infortunatosi ieri durante l’allenamento con i suoi compagni di nazionale. Ma il ‘Thunderbolt’ romanista è solo l’ultimo della lista. Basti pensare al terzino romeno e interista Cristian Chivu o al portiere del Chelsea Peter Cech: i calciatori vittime di traumi cranici, anche violenti, sono sempre più frequenti.

Riise: “Capita, nulla di grave”. Lo stop è di circa un mese

 Paolo Castellini e Marco Cassetti si scaldano in vista di Cagliari: lo stakanovista John Arne Riise è fermo ai box per un periodo di tempo ancora imprecisato dopo lo spavento causato dall’infortunio rimediato in Nazionale. Per un recordman di presenze (è stato, lo scorso anno, il romanista con il minutaggio più elevato), l’amarezza di cominciare la stagione senza poter garantire un contributo è enorme. Lo stesso norvegese, intanto, tranquillizza la tifoseria rispetto alle condizioni di salute e lo fa attraverso le pagine del proprio blog, dalle quali assolve pienamente Espen (autore dell’intervento che ha messo ko Riise). Le frasi di Riise:

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