Gennaio, mese di mercato. Da qualche giorno la sessione invernale di acquisti e cessioni ha aperto ufficialmente i battenti e sono molte le questioni che attanagliano il direttore sportivo giallorosso Pradè. Il rinnovo di Mexes, innanzitutto. Il contratto del francese scadrà il prossimo 30 giugno e da qualche giorno potrebbe accordarsi con altre società senza che la Roma guadagni un euro dalla sua cessione. Me Mexes sarebbe, in ogni caso, propenso a non prendere in considerazione altre offerte fino alla fine della stagione, confidando nel cambio di proprietà per chiedere un adeguamento contrattuale. Lo stesso francese quest’oggi ha fatto chiarezza sul suo futuro, dichiarando: “Ho sempre sostenuto che non c’è fretta, e che ci sarebbero stati i tempi e i modi per affrontare il discorso del rinnovo. Come sempre della situazione se ne occupa il mio procuratore che gode della mia fiducia e con cui ho un rapporto di amicizia. E’ da tempo che è in contatto con la società e so che nei prossimi giorni ci sarà un incontro a Roma. Sono sicuro che non ci saranno problemi, e qualsiasi sarà la decisione che verrà presa sarà in sintonia con la società a cui devo molto”.
In settimana, però, non è fissato nessun incontro tra le parti. Di sicuro il limite di tempo è fissato entro la fine del mese di gennaio, quando gli scenari saranno più chiari.
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Il portoghese classe 1987 (“Sulla fascia bastiamo io e lui“, ha detto qualche giorno fa John Arne Riise in conferenza a Riscone di Brunico) potrebbe essere agli ultimi giorni di Roma: Gabriel Antunes, infatti, con ogni probabilità non rientrerà nei piani di Claudio Ranieri e dovrà cercare casa altrove. L’interessante ed esaustiva analisi apparsa in tal proposito su
Cassetti a sinistra, Motta a destra, Riise a Roma, Antunes in tribuna. Un-due, un-due, cambia la musica: Andreolli a destra e Motta a sinistra, Tonetto a Roma e Cicinho si scalda. Poi è il turno del brasiliano sulla destra, Andreolli a sinistra e Burdisso guarda l’opera dall’infermeria: questo è il valzer dei terzini di Udinese-Roma. E Ranieri ha diretto l’orchestra. Una musica triste, senza motivi allegri e senza il gran finale che tutti si aspettavano. La gara di mercoledì scorso si può riassumere in questo: confusione. Tanta confusione nelle idee del mister giallorosso, tanto disordine in mezzo al campo, tanto caos nel ruolo di terzino. Quello sinistro per la precisione. Se Riise non gioca la Roma è nei guai. Il titolare del ruolo norvegese ha dovuto dare forfait, colpa una botta al piede rimediata nella gara persa (che novità) contro il Livorno; assenza che si è sommata alla mancata convocazione di Burdisso e all’infortunio di Tonetto (ma cosa ha l’esterno triestino?).