Alemanno apre ad Angelini, incontro alle porte

Gianni Alemanno è in fase di studio per cercare di contribuire in maniera attiva affinchè si sbrogli la matassa che ruota intorno alla Roma calcio. Al punto che, dopo l’incontro congiunto con Rosella Sensi e i referenti di Unicredit, il sindaco capitolino ha in mente di rivedere ciascuna delle parti coinvolte in appuntamenti individuali al fine di capire in maniera definitiva chi ha ragione e chi no in questa situazione intricatissima. Ma stavolta, le porte sono spalancate anche per Francesco Angelini, con cui Alemanno intende parlare chiaro. Lo riferisce l’edizione odierna de La Gazzetta dello sport:

Pelonzi (Pd): “Nuovo stadio Roma, c’è anche Angelini”

 Il responsabile Sport del Pd Giulio Pelonzi ha rivelato che nel progetto dello Stadio della Roma alla Romanina “c’è anche Angelini“. Il parlamentare ha parlato del progetto Stadio e della possibilità di una sinergia economica tra il proprietario dell’omonima industria farmacologica, il presidente Rosella Sensi e il proprietario dei terreni, Scarpellini: “Io sono dell’idea che prima di fare conferenze stampa che addirittura localizzino le aree per la costruzione dello stadio, bisogna prima aspettare l’approvazione della legge sugli stadi al Parlamento – dice Pelonzi a Romagiallorossa.com – e secondo se verrà approvata o meno la legge, parlare di stadi. Al momento parlare dello stadio della Roma mi sembra poco opportuno. È innegabile che la migliore localizzazione è la Romanina, una zona dove la città si sviluppi in opere primarie e secondarie e dove ci sia una fitta rete di trasporti. Il tutto, però, non deve comportare spese al Comune, visto che è un’iniziativa di una società privata. La Roma ha pensato a questa zona che sicuramente è migliore di quella della Massimina – prosegue Pelonzi – Scarpellini è il proprietario di quei terreni e hanno delle caratteristiche senza dubbio importanti.

Malagò: “Io in cordata per la Roma? Fantasia”

 L’intervista rilasciata da Giovanni Malagò alla trasmissione radiofonica “1927“, condotta da Max Leggeri, Marco Madeddu e Nicola Caprera, su TeleRadioStereo:

Veniamo subito al punto. Esiste una cordata per rilevare il pacchetto di maggioranza della Roma? E lei ne fa parte?
“E’ assolutamente una notizia priva di fondamento, è soltanto pura fantasia. Io ho ruolo nel Consiglio di Amministrazione di Unicredit, che da anni mi impone riservatezza e segretezza su queste cose. Smentisco categoricamente questa ipotesi, non devono esserci interpretazioni o speculazioni. Sono affezionato alla famiglia Sensi e, allo stesso tempo, ho un ruolo ben definito in Unicredit. Non posso commentare oltre”.
Le due parti sono davvero ai ferri corti così come trapela in questi giorni?
“Non posso dare giudizi netti sulla questione. I fatti sono ben evidenziati dai comunicati, che costituiscono dei passi obbligati sia per il Gruppo Sensi, sia per l’istituto bancario. Ce ne sono un paio molto eloquenti. Questa situazione preoccupa tutti, ma io sono l’ultima delle persone che può esternare un giudizio sullo stato attuale delle cose”.

Walter Campanile: “Sensi o Angelini, l’Azionariato popolare pronto ad aiutare la Roma”

 L’intevista rilasciata da Walter Campanile, fondatore dell’Azionariato Popolare AS Roma, al Romanista:
A che punto siete del progetto?
«Ho timore ad accelerare i tempi. Il popolo giallorosso non è ancora consapevole di cosa sia in realtà l’azionariato popolare ».
Prego?
«C’è chi lo scambia per una specie di abbonamento. Se fosse così, chi abita in Arabia Saudita o in Argentina non avrebbe interesse a partecipare. Quando mai si vedrebbe la Roma all’Olimpico? Invece, attraversoil nostro progetto chiunque potrà contribuire a rendere economicamente più forte la nostra società. E da  qualunque parte del mondo».

Sensi, Unicredit, Angelini: Alemanno li convoca tutti

Di nuovo, nella saga Sensi-Unicredit c’è che Italpetroli ritiene illeggettima la richiesta di decreti ingiuntivi – tutti rigettati dal giudice – promossa da Unicredit, poichè in base agli accordi con la banca i debiti non sarebbero esigibili sino al 1° gennaio 2011. Pertanto i Sensi hanno dato “mandato ai legali di notificare citazione dinanzi al Tribunale di Roma per i danni subiti. Siamo alle solite, ora ci prova la politica, cercando di fare quel che dovrebbe riuscirgli meglio: mediare. Accade così che i dissapori in corso tra Rosella Sensi e Unicredit arrivino alle orecchie di Gianni Alemanno – sindaco di Roma – il quale decide di tentare una mossa a sorpresa: convocare per martedì le due parti in causa – ovvero Rosella Sensi e i rappresentanti e gli avvocati di Unicredit – per intraprendere un percorso di riavvicinamento. Non solo, secondo le indiscrezioni rivelate sulle pagine de Il Tampo in edicola oggi, dell’incontro potrebbe fare parte anche un ospite a sorpresa che, nella fattispecie, assumerebbe le sembianze di Francesco Angelini, il più papabile quale successore dei Sensi alla proprietà della A.S. Roma.
Riportiamo testualmente l’articolo:

Roma, due gruppi in attesa

 L’articolo del Corriere dello Sport:

Gira e ti rigira, le domande alla fine sono sempre le stesse: la Roma sarà venduta? E, nel caso, a chi? La dottoressa Sensi, ogni volta che ha preso la parola, cosa che negli ultimi mesi è accaduta come mai in passato, ha ribadito di essere pronta a prendere in considerazione un’offerta seria da parte di chi abbia a cuore le sorti della Roma. Sul fatto di aver a cuore le sorti della Roma non possono crearsi degli equivoci. Al contrario sul ” seria” bisognerebbe intendersi. Perchè c’è chi può ritenere seria un’offerta di 200 milioni e chi, invece, per associarci lo stesso aggettivo la valuta il doppio. Questioni di punti di vista (ricordando peraltro che la società giallorossa è quotata quindi ha un valore che può essere definito con uno scarto massimo di qualche decina di milioni di euro) ma che fanno tutta la differenza del mondo. a parte i non pochi rumors non confermati che continuano a circolare sul possibile acquirente della Roma, allo stato attuale delle cose, sono due i possibili pretendenti: il dottor Francesco Angelini dell’omonimo gruppo farmaceutico e un investitore straniero (nome per ora top secret) che Mediobanca avrebbe trovato da proporre ai Sensi.

Il piano Angelini e Mezzaroma: “Vengo anch’io”

 L’intervista del Romanista a Massimo Mezzaroma:

Angelini? Non lo conosco. Ma sarei disponibile ad entrare in una cordata per la Roma“. Massimo Mezzaroma c’è sempre. Già in passato si era detto pronto ad entrare in una cordata che sostenesse la famiglia Sensi, con la prospettiva della costruzione di uno stadio e di un graduale passaggio di proprietà. Oggi rilancia, pronto a dare una mano anche al progetto di Angelini.
E’ il richiamo della Roma. Lo stesso che sentì il padre, 16 anni fa, rilevando la società con Franco Sensi da Giuseppe Ciarrapico. Il tempo di qualche incomprensione, fino a capire che non ci possono mai essere due galli nello stesso pollaio.

Angelini se la gioca: “Amo vincere”

 L’articolo del Romanista:

Al tavolo verde era un impulsivo, Francesco Angelini. Poi, con il passare degli anni, è diventato più riflessivo e paziente, tanto da migliorare anche nel gioco. La classe c’era anche prima, quella che è cresciuta col tempo è stata la produttività. Il cuore, insomma, nel bridge sembrerebbe aver lasciato spazio alla testa. Almeno per ora.
Per quanto riguarda la Roma, invece, testa e cuore vanno di pari passo, ma questa è un’altra storia. Che – ancora – non ha avuto lo stesso successo di quella che l’imprenditore farmaceutico ha avuto con le carte in mano. A raccontare qualche dettaglio dell’Angelini giocatore è l’amico e compagno Valerio Giubilo: «Abbiamo giocato insieme nel periodo 2002-2003, poi io mi sono fermato un anno e ora ho ripreso quindi posso dire di conoscere abbastanza bene la sua passione per il bridge. Per prima cosa – spiega – lui ama questo sport da anni: l’Angelini bridge team esiste dal 1994, ma lui ci giocava già dagli Anni 70. L’ossatura, in questi 15 anni, è rimasta più o meno la stessa, seppur con qualche innesto nuovo. Al momento ne fanno parte – aggiunge – oltre a Francesco e al sottoscritto, anche Lorenzo Lauria, Alfredo Versace, Fulvio Fantoni e Claudio Nunes».

Il futuro della Roma affidato a una porchetta

 Bell’articolo sulle pagine de Il Romanista, a firma Mino Fuccillo.
Il giornalista, in attesa di capire quali scenari interesseranno la Roma nel prossimo futuro e nell’impossibilità di prevederne alcuni risvolti, decide di utilizzare un espediente alla Gianni Mura (collega di La Repubblica) e interrogare una sfera a cui chiedere numi (sfera che Fuccillo chiama palla di porchetta).
Più di una le domande rivolte al destino e a cui si è provato a dare una risposta: Rosella Sensi vende la Roma?
I giallorossi arriveranno quarti? E’ tempo per vendere giocatori e tagliare stipendi?
Francesco Angelini è un buon presidente? Roma-Bari è da 1 fisso?
Ecco il responso:

Roma, Angelini e le tre buone ragioni

Tratto da Il Romanista, edizione odierna:

Noi avevamo chiesto di battere un colpo, da Francesco Angelini ne sono arrivati un mucchio. Almeno tre. Tutti contenuti in quelle poche righe piombate sulle scrivanie giovedì sera, provenienti dal Gruppo e transitati attraverso le agenzie di stampa. E allora vediamoli uno per uno, questi punti. Il primo, quello apparentemente più generico, è addirittura forse quello più importante, perché riguarda proprio l’interesse per il «rilancio della Roma calcio». Un interesse, va da sé, che non solo non è scemato, come da più parti si vociferava negli ultimi tempi, ma che sembra addirittura rinsaldato. Tanto da prevedere di mettere in campo, come si specifica immediatamente dopo, «un importante investimento nella stessa». Ci si crede, quindi. La possibilità esiste e resiste ancora oggi, e ciò che si fantasticava nei mesi scorsi non era un fuoco di paglia. Sembra piuttosto una determinazione che comincia ad assumere anche contorni più concreti, che si possono desumere anche dai punti successivi.

Futuro Roma, Angelini è alla finestra. Non c’è tregua per De Rossi

 Nove giorni dividono la Roma dalla ripresa del campionato. Una settimana – o poco più – che consentirà alla squadra giallorossa di preparare al meglio la gara contro il Bari. La sosta, però, non smorza le voci sul futuro societario. Italpetroli, società della famiglia Sensi – controllante indiretta della Roma attraverso la società Roma2000 – e Unicredit – che nei confronti della holding vanta un credito complessivo vicino ai quattrocento milioni – sono ai ferri corti.
Mediobanca, l’advisor scelto dalla famiglia Sensi per rientrare del debito di Italpetroli, avrebbe messo a punto un piano per evitare che il club giallorosso venga controllato totalmente da Unicredit, socio al 49% di Italpetroli.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.