Vendita Milito-Thiago Motta: deferimento per Moratti, Preziosi, Inter e Genoa

 Da FcInternwes.it:

Stefano Palazzi torna a colpire: il procuratore federale ha infatti deferito Massimo Moratti, Enrico Preziosi, la società Inter e la società Genoa, per l’operazione che ha portato in nerazzurro Milito e Thiago Motta, così come tutte le altre contropartite che si sono trasferite a Genova, salvo poi essere girati altrove (Bonucci, Meggiorini…). I contratti, in questo momento, sarebbero sub iudice. Motivo dell’iniziativa di Palazzi è l’accordo verbale, ammesso dallo stesso Preziosi, con Moratti. In realtà il presidente del Genoa, inibito per 5 anni, non avrebbe potuto trattare con al tri club operazioni di questo tipo.

Ranieri: “Voglio una Roma più mia, senza Mourinho il calcio italiano sopravviverà”

 Dalla Gazzetta dello Sport

La prossima sarà la prima vera Roma di Ranieri. Mercato e preparazione con la sua regia: cosa si aspetta dalla società? «Il punto fondamentale è non prendere in giro i tifosi. La nostra gente sa benissimo quali siano le nostre risorse e non bisogna promettere la luna. Mi aspetto una Roma più forte perché quella che si è giocata lo scudetto fino all’ultima mezz’ora di campionato ha fatto cose straordinarie, forse irripetibili. Sappiamo dove intervenire e cercheremo di accontentare chi vuole cambiare aria».
I primi rinforzi sono Adriano e Simplicio: che cosa l’ha spinta a scommettere su Adriano? «Io sono contento dell’arrivo di Adriano. L’operazione è stata condotta da Pradè: sua l’idea, suo il merito di aver chiuso l’affare. Roma può aiutare Adriano a rigenerarsi».
È vero che Ranieri avrebbe detto «io gestisco Adriano in campo, il resto è compito della società»? «Ho sempre gestito i miei giocatori occupandomi della parte tecnica e lasciando totale libertà fuori al campo.

Aquilani: amore infinito per la Roma

 Dal Romanista:

Per capire quanto Alberto Aquilani sia rimasto legato alla Roma, basti pensare che il 16 maggio, mentre i giallorossi si giocavano lo scudetto col Chievo, lui era insieme alla fidanzata Michela alle Bahamas. E lì, invece di stare sdraiato su un lettino a prendere il sole, era davanti al televisore a vedere «come sarebbe andata a finire». Al gol di Milito il suo stato d’animo era, più o meno, quello di tutti i tifosi della Roma. Per questo, quando dice che «il vostro centrocampo è tra i più forti d’Europa» c’è da credergli.

Toni: fra Napoli e Genoa

 Dal Secolo XIX:

Un centravanti, prima di tutto. Ma anche la necessità, comunque, di cedere qualcuno in difesa davanti a grandi offerte. Nel giorno del vertice tra Enrico Preziosi e Gian Piero Gasperini a Pegli (con presenza comune in serata a Telenord), tocca al presidente rossoblù ribadire l’urgenza di portare a casa una nuova punta centrale. Dopo aver difeso Floccari (“È forte ma qui è stato condizionato dagli infortuni”), Preziosi ha sottolineato che il solo Acquafresca non basta. Oltretutto, ha spiegato, l’ex Cagliari non è la punta ideale per il gioco del Genoa: “È decisivo in area, non è bravo a far salire la squadra”. Serve un attaccante, in grado di ripercorrere le orme di Borriello e Milito, inseriti nella manovra rossoblù. In questo senso l’idea Toni con la maglia del Grifone non perde consistenza, anzi trova un certo gradimento all’interno della società.

Mourinho vuole De Rossi, ma Capitan futuro non si muove

 Dal Romanista:

Ci sono cose che non si possono comprare. Per tutto il resto c’è Florentino Perez. Uno che, dicono in Spagna, quando vuole una cosa se la prende. Sarà pure vero, ma stavolta sta esagerando. Lui e il suo nuovo allenatore, Josè Mourinho, che del resto è abituato bene, dato che prima di Perez è passato attraverso Abramovich e Moratti. Nella lista che il tecnico portoghese ha consegnato al suo nuovo presidente da tempo, cioè più o meno contemporaneamente a quando faceva credere agli interisti che non era vero che sarebbe andato via, c’è anche ciò che non si può comprare, cioè Daniele De Rossi. E’ una lista che naturalmente attinge molto dal campionato italiano, infatti ci sono pure Kolarov, Milito e Maicon. E non sono i soli, perché Mourinho sa come si vince: comprando i campioni. Per questo va là dove glieli possono comprare, per questo sceglie i campioni come De Rossi, che tra l’altro è il giocatore che ha segnato il primo gol ufficiale subito dall’Inter del portoghese.

Ranieri: “Adriano? ci punterei”

 Dal Corriere dello Sport

Ora lo dice pure Claudio Ra­nieri. E se lo dice lui, allora vuole di­re che qualcosa di concreto c’è. Per­ché il tecnico romano e romanista, protagonista di una stagione fantasti­ca sulla panchina dei suoi sogni, in questa sua prima annata a casa, mai in precedenza aveva dato la pur minima indicazione di mercato. Stavolta, no. L’ha data. E l’ha fatto sul nome più gettonato per il futuro della Roma, quello di Adriano, il centravanti brasi­liano che po­trebbe- dovreb­be prendere il posto di Luca Toni che la Ro­ma non pare per nulla intenzio­nata a riscattare dal Bayern Mo­naco. Dunque, ieri mattina, Claudio Ra­nieri ha partecipato, con grande pia­cere e disponibilità, alla conferenza stampa di presentazione del “ Derby del cuore”, a Roma, viale Mazzini, se­de centrale della Rai, partita di bene­ficenza a favore di Telethon, che si giocherà a Modena il prossimo venti­cinque maggio con l’allenatore giallo­rosso che sarà il tecnico del Telethon team.

Chievo-Roma: De Rossi, il gladiatore

 Dal Romanista:

“Gioca male”, “ha problemi personali”, “non è più lui”, “se ne va”, “per forza, hanno offerto mille miliardi di euro”. La risposta di De Rossi alle ciarle, alle parole al vento, al fantamercato, è contenuta tutta in quella frazione di secondo in cui il piede destro di Daniele esplode la sventola. Il fragore che fa il settimo gol in campionato, l’undicesimo stagionale, è un’eco che si spegne, muore, solo alla notizia del gol di Milito. De Rossi è scosso. Ha pianto anche lui.

Totti: “Roma, sono pronto”

 Come ogni settimana è arrivato l’appuntamento con Francesco Totti sulle colonne de Il Corriere dello Sport. Ecco le parole del capitano giallorosso:

Solo lo sport e il calcio in particolare oggi riescono a far vivere giornate così emo­zionanti per i tifosi. Sabato la passione, la tecnica, l’agonismo sono andate di scena al­lo stadio Olimpico e queste tre componenti ci hanno permesso di battere l’Inter, una grande squadra, guidata da un grande alle­natore, con una rosa importante di giocato­ri a livello mondiale.

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