Toni: fra Napoli e Genoa

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 Dal Secolo XIX:

Un centravanti, prima di tutto. Ma anche la necessità, comunque, di cedere qualcuno in difesa davanti a grandi offerte. Nel giorno del vertice tra Enrico Preziosi e Gian Piero Gasperini a Pegli (con presenza comune in serata a Telenord), tocca al presidente rossoblù ribadire l’urgenza di portare a casa una nuova punta centrale. Dopo aver difeso Floccari (“È forte ma qui è stato condizionato dagli infortuni”), Preziosi ha sottolineato che il solo Acquafresca non basta. Oltretutto, ha spiegato, l’ex Cagliari non è la punta ideale per il gioco del Genoa: “È decisivo in area, non è bravo a far salire la squadra”. Serve un attaccante, in grado di ripercorrere le orme di Borriello e Milito, inseriti nella manovra rossoblù. In questo senso l’idea Toni con la maglia del Grifone non perde consistenza, anzi trova un certo gradimento all’interno della società. L’ex centravanti della Nazionale ha le caratteristiche giuste per il ruolo di centravanti nel tridente. Forte di testa, bravo con i piedi, ha sempre avuto come caratteristica quella di partecipare molto al gioco della squadra, difendendo palla oppure facendo la sponda di testa. Ha appena compiuto 33 anni ma fisicamente è integro. L’ostacolo più grande è quello dell’ingaggio: con il Bayern ha un contratto, in scadenza tra un anno, da 6 milioni a stagione. Cifre impossibili per il Grifone ma una formula, con il club tedesco, si può sempre trovare. Il Napoli, va detto, sembra al momento in vantaggio, anche perché può proporgli un palcoscenico europeo.


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