Dal Messaggero:
L’analisi di Daniele De Rossi, premiato dalla giuria internazionale come man of the match, non fa una piega. «Paura di non farcela a passare il turno? Beh, io dico che prima o poi una partita dovremo vincerla, altrimenti si fa dura… Ripeto quanto detto l’altro giorno: se dovessimo uscire al primo turno, sarebbe un fallimento assoluto. Ma io, in questo momento, difendo tutti i miei compagni e il mister che ci ha portato qui. E, ad esser sincero, io non me la sento di criticare l’Italia per come ha giocato le prime due partite: non abbiamo ancora vinto, ma non abbiamo mai perso. Certo, un pari con la Nuova Zelanda non è da Italia… E’ vero che abbiamo subìto gol solo da palle inattive -e sotto questo aspetto dobbiamo interrogarci e migliorare- ma è giusto sottolineare anche che noi abbiamo sempre segnato su azioni da fermo.
Da Ansa:
Nessuna novità per la Capitale, che in Daniele De Rossi incarna da sempre il proprio modo di essere. Nessuna nuova per i giallorossi, per i quali Capitan Futuro è un riferimento imprescindibile. Quel che stupisce e meraviglia, semmai, è il fatto di scoprire un’Italia impazzita per il numero 6 Azzurro, che pare essere diventato il simbolo nostrano di questi Mondiali sud africani. Da Il Corriere dello Sport:
Italia-Nuova Zelanda è anche pre-partita, come testimoniano le parole di uno sportivo doc. Conrad Smith è uno che – di talento – ne ha da vendere. Giocatore di rugby nelle fila dei grandi All Blacks, il 29enne soprannominato The Snake ha avuto modo di elogiare in maniera palese Daniele De Rossi. Uno che, riferisce il campione della palla ovale, potrebbe essere parte degli All Blacks. Da Il Romanista: