“De Rossi: classe, forza, carattere. Sarebbe un vero All Black”. Parola di The Snake

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 Italia-Nuova Zelanda è anche pre-partita, come testimoniano le parole di uno sportivo doc. Conrad Smith è uno che – di talento – ne ha da vendere. Giocatore di rugby nelle fila dei grandi All Blacks, il 29enne soprannominato The Snake ha avuto modo di elogiare in maniera palese Daniele De Rossi. Uno che, riferisce il campione della palla ovale, potrebbe essere parte degli All Blacks. Da Il Romanista:

«Sì, Daniele De Rossi sarebbe un vero All Black». I tifosi della Roma lo sanno da anni, perché Daniele incarna tutte le caratteristiche dei rugbysti neozelandesi: classe, forza, spirito combattivo, incapacacità di arrendersi. Adesso lo certifica uno che All Black lo è davvero: Conrad Smith, 29 anni, tre quarti di livello mondiale, una sorta di eroe in patria, attesissimo al Mondiale che si disputerà proprio in Nuova Zelanda il prossimo anno. Fisico possente ed esplosivo, grande rapidità, è soprannominato “The snake”, il serpente, per sua capacità di infilarsi nella linea difensiva avversaria con movimenti rapidi e con passaggi intelligenti e precisi. Laureato in legge, ha esordito con gli All Blacks nel 2004 nel test match contro l’Italia al Flaminio, mettendo a segno la sua prima meta dopo appena pochi minuti. In quell’occasione rivelò di conoscere tre cose di Roma: «La carbonara, il Colosseo e Francesco Totti». Oggi ne ha aggiunta una quarta: Daniele De Rossi: «Lo conoscevo meno rispetto a Totti, poi ne ho sentito parlare: è un grande giocatore, potrebbe essere tranquillamente un All Black».
Oggi vedrai la partita con la Nuova Zelanda?


Certo, sono un appassionato di calcio. Per noi sarà dura, l’Italia è di un altro pianeta.
Con la Slovacchia non siete andati male.
No, assolutamente. Per noi è già tanto essere al Mondiale, figuriamoci giocare bene. Alla vigilia della partenza del Sudafrica ho detto che avremmo fatto uno, massimo due punti nel girone. E siamo già a metà del lavoro (ride, ndr). Un altro pareggio o, addirittura una vittoria, sarebbe qualcosa di incredibile.
Chi sono i tuoi giocatori preferiti negli All Whites?
I miei “kiwi” del cuore (così vengono chiamati tutti gli sportivi neozelandesi di qualsiasi sport, ndr) sono Tim Brown, centrocampista, e Shane Smeltz, attaccante.
E il giocatore che preferisci in assoluto?
Steven Gerrard, sono un suo grande fan. Daniele De Rossi è su quel livello, siete fortunati ad averlo nella Roma.
Lui è un appassionato di rugby, è andato anche a vedere il Sei Nazioni.
È un intenditore allora…
Sei anche un tifoso del Liverpool.
Sì, vedo spesso le partite della Premier League e i reds sono la squadra che mi affascina di più. La mia vera squadra del cuore è il Phoenix, che gioca nella serie A neozelandese e australiana. Certo, loro non sono famosi come il Liverpool.
Tu hai anche giocato a calcio.
Sì, dai 6 ai 10 anni. In quel periodo ho provato parecchi sport, poi però ho deciso di dedicarmi solo al rugby. Ma ho continuato ad essere appassionato di calcio, anche se non è una cosa molto comune tra noi rugbysti.
Il campionato italiano lo guardi?
Ogni tanto, così come la Liga. Mi piace tenermi aggiornato, anche se vivo a Wellington, dall’altra parte del mondo.
Un pronostico per oggi?
No, meglio di no (ride ancora, ndr). Però posso dire che noi zelandesi non molliamo mai.


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