L’Italia come Roma: tutti pazzi di De Rossi

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 Nessuna novità per la Capitale, che in Daniele De Rossi incarna da sempre il proprio modo di essere. Nessuna nuova per i giallorossi, per i quali Capitan Futuro è un riferimento imprescindibile. Quel che stupisce e meraviglia, semmai, è il fatto di scoprire un’Italia impazzita per il numero 6 Azzurro, che pare essere diventato il simbolo nostrano di questi Mondiali sud africani. Da Il Corriere dello Sport:

Daniele De Rossi, il futuro è adesso. Oggi contro la Nuova Zelanda il centrocampista può scavalcare Totti ed entrare nella storia, come il giocatore della Roma con il maggior numero di gol in maglia azzurra. De Rossi con il gol contro il Paraguay ha raggiunto il suo capitano a quota nove, contro la Nuova Zelanda ha la possibilità di scavalcarlo. De Rossi è il centrocampista della Nazionale che ha più confidenza con il gol e questa è stata la sua stagione più prolifica. Quello di Cape Town è stato il suo dodicesimo gol stagionale, dopo i sette in campionato, tre in Europa League e uno in Coppa Italia. Oggi a Nelspruit raggiunge le 56 presenze in Nazionale.

Non è un traguardo qualsiasi. Raggiunge Roberto Baggio al trentaquattresimo posto della classifica degli azzurri di tutti i tempi. De Rossi è uno dei leader di questa Nazionale. E ha fatto di tutto perchè questo sia il suo Mondiale. Quello che ha vinto in Germania è stato macchiato dalla gomitata a McBride, l’espulsione, le quattro giornate di squalifica. Accadde proprio alla seconda partita, il 17 giugno dello scorso anno. Poi De Rossi rientrò nella finale e realizzò uno dei rigori decisivi. Quella di oggi è la seconda partita del Mondiale africano. I complimenti dello stato maggiore della Roma al gran completo dopo la gara di esordio. Il presidente Rosella Sensi ha ribadito per l’ennesima volta l’incedibilità di De Rossi. Lippi gli ha affidato le chiavi del centrocampo azzurro dopo l’infortunio di Pirlo. Il romanista lo ha ripagato sul campo. E con il rientro del rossonero la squadra crescerà, i due centrocampisti si sono sempre integrati bene, vanno d’accordo in campo e fuori, non ci sono mai stati dualismi. De Rossi non sente la pressione si assume le responsabilità, nella Roma come nella Nazionale: «Sono le due squadre che ho sempre amato, per questa non faccio fatica a giocare con il cuore», ha detto venerdì. La gente se ne rende conto. I tifosi lo amano, nella Roma come nella Nazionale, per quel suo modo di sentirsi fortemente coinvolto, per quella frenesia di aiutare la squadra e non tirarsi mai indietro. Il primo gol azzurro al Mondiale africano porta la sua firma. Ha risolto i problemi della Nazionale, come ha fatto spesso durante la stagione con la Roma. Un inserimento sotto porta su palla inattiva, gol del genere li aveva segnati a Catania, contro il Chievo, oltre a quello che portò in vantaggio la Roma contro l’Inter, in quella partita vinta e che fece sognare lo scudetto. Poi lo scivolone contro la Samp ha vanificato l’appassionante rincorsa. Ma la Roma ci riproverà anche la prossima stagione. De Rossi lo ha già detto ai suoi compagni di Nazionale. Dopo il Mondiale, il riposo e poi si ricomincia con la maglia giallorossa. De Rossi non finisce mai di essere protagonista.


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