Mondiale 2010, Italia-Nuova Zelanda: De Rossi la certezza, Marchetti la novità

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 La seconda gara della Nazionale italiana in Sud Africa è una partita cruciale perchè una vittoria garantirebbe agli Azzurri buone canches di qualificazione. Marcello Lippi ha deciso: giocano dieci undicesimi della squadra che ha pareggiato con il Paraguay. E mentre Daniele De Rossi si conferma sempre più leader del gruppo, Federico Marchetti si appresta al debutto dal 1′. Da Il Romanista:

Col gol al Paraguay ha messo a tacere le critiche per le sue dichiarazioni al Sestriere. Qualcun altro al posto suo potrebbe ritenersi già soddisfatto. Qualcun altro, appunto. Non De Rossi. Per lui è appena cominciata. Daniele, dopo essersi preso la Nazionale, vuole prendersi anche un Mondiale che stavolta sentirebbe pienamente suo. Lippi lo sa che, se vuole andare avanti, deve affidarsi a lui. E gli ha consegnato le chiavi del centrocampo in una partita in cui bisognerà reggere l’impatto fisico dei neozelandesi per poterli andare poi a colpire con la tecnica e con l’agilità. Insomma, una partita per De Rossi. La formazione che scenderà in campo oggi pomeriggio alle 16 al Mbombela Stadium di Nelspruit è fatta per dieci undicesimi. In porta confermato Marchetti come vice Buffon (che è rimasto nel ritiro di Centurion per curare l’ernia del disco e tentare un improbabile recupero), la difesa sarà la stessa dell’esordio, con la fiducia confermata a Criscito sulla sinistra. Nel mezzo De Rossi e Montolivo con Pepe da una parte e Marchisio dall’altra in un 4-4-2 nel quale ci sono da decidere le punte.

O meglio la punta. Perché una maglia sarà per Gilardino, mentre per l’altra è ballottaggio tra Iaquinta e Di Natale con il primo favorito forse proprio nell’ottica di reggere il confronto fisico coi possenti All Whites. Ieri la comitiva azzurra si è allenata al Southdowns College e solo dopo la seduta è volata a Nelspruit per un breve sopralluogo del terreno di gioco. Poi la conferenza stampa di Marcello Lippi che ha cercato di trasmettere sicurezza ai suoi ragazzi e all’ambiente: «La squadra è cresciuta fisicamente e psicologicamente, credo sia pronta per questa partita – ha detto -. Già nella gara contro il Paraguay avete visto i progressi. Ci sono ancora aspetti da migliorare, non facciamo proclami ma siamo pronti». Ma questo non significa che non ci siano delle insidie: «Noi abbiamo molto da perdere. Se vogliamo andare avanti, dobbiamo vincere. Sappiamo cosa dobbiamo aspettarci domani (oggi, ndr). Conosciamo le caratteristiche dei nostri avversari». Già, gli avversari. Che non sono una squadra impossibile da battere: «Non dobbiamo temere la Nuova Zelanda sul piano tecnico ma sul piano della fisicità – ha proseguito Lippi -. Affrontiamo giocatori molto alti, servirà grande attenzione sui calci piazzati. Più li teniamo lontani dalla nostra area, meglio è. Se riusciremo a giocare in velocità, saremo avvantaggiati». E la formazione? «Non mi piace parlarne il giorno prima della partita – spiega Lippi -. Ne abbiamo parlato tra di noi, vedremo come ci comporteremo in campo». Poi sulle tante sorprese fin qui viste nella competizione: «Quando comincia il Mondiale, la situazione cambia radicalmente. Tutto quello che è successo prima, come ho sempre detto, non conta più nulla. Sono rimasto colpito piacevolmente dal livello del gioco delle squadre sudamericane. Inserirei in questo discorso anche il Messico. Le polemiche in casa francese? Non mi interessa proprio questa situazione. Parlo di Italia- Nuova Zelanda». La partita per De Rossi.


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