Ranieri, sergente di ferro

 Da Il Romanista:

Singolare programma d’allenamento, quello stabilito da Ranieri per la giornata di ieri. Metà della rosa ha lavorato al mattino, seguendo il tradizionale programma tecnico-tattico, il resto del gruppo è invece sceso in campo nel pomeriggio per un test in famiglia con la Primavera. Il mister giallorosso, ancora una volta, ha diretto la seduta con il piglio del sergente di ferro che lo contraddistingue da tempo.
In particolare quando, nella parte riservata alla tecnica individuale, è arrivato il momento dei tiri in porta. «Tirate senza cattiveria, calciate tanto per calciare», il rimprovero all’indirizzo dei calciatori. Ironia della sorte, proprio in quei frangenti John Arne Riise – lui che è solo sinistro – tenta un destraccio dalla distanza che termina altissimo.

Livorno-Roma: tabù Cosmi

 Da Il Tempo:

L’uomo del fiume naviga in brutte acque. E anche stavolta non potrà ascoltare la voce del cuore. Serse Cosmi tifa Roma ma quando la incontra non riesce ad intenerirsi. Anzi, diventa ancora più burbero. Non ha mai allenato una grande, eppure in undici precedenti di campionato contro i giallorossi è addirittura in vantaggio: quattro vittorie, altrettanti pareggi e appena tre sconfitte. «Caino» Cosmi ha ucciso la Roma anche in questa stagione. Nella gara di andata si era appena seduto sulla panchina del Livorno e ha esordito con una vittoria all’Olimpico, 0-1 grazie al gol dell’ex di Tavano, unica macchia nelle partite casalinghe di Ranieri. «Siamo stati bravi e fortunati – racconta Serse – a ottenere una vittoria figlia di una buona prestazione ma anche di situazioni che non abbiamo più ritrovato nelle partite successive».

Roma, Ranieri verso il rinnovo del contratto

 Da Il Messaggero:

Mourinho è dato in fuga, Leonardo penserà «ma non è meglio tornare a fare il dirigente? », Zaccheroni non sa nemmeno se domani mangerà lenticchie, pasta, carne o pesce. E Prandelli? E’più azzurro che viola. C’è aria di cambiamento, insomma. Progetti in divenire, certezze zero. E la Roma? Ha già dato: fine del ciclo Spalletti, comincia l’esperimento Ranieri.
Sette mesi dopo,quell’esperimento è diventato progetto. Parola che va molto di moda da queste parti. Ranieri, persona serie, equilibrata, esperta. Piace molto alla famiglia Sensi. Ranieri è tornato a casa e da qui non haalcuna intenzione di spostarsi.

Livorno-Roma, De Rossi: “Ci sarò”

Da Leggo:

Stringere i denti. Lo ha fatto tante volte Daniele De Rossi. Sempre in silenzio, senza polemica, beccandosi anche qualche critica di troppo. Li stringerà anche domenica a Livorno, Capitan Futuro che soffre da settimane per un forte dolore fra la tibia e la caviglia destra.
Un dolore che Daniele avverte dalla trasferta di Cagliari del 6 gennaio e che si è riacutizzato nelle ultime battaglie. Perché Daniele non toglie mai la gamba, neanche in nazionale. La botta rimediata da Gattuso in allenamento ne è un esempio. Nonostante questo Lippi non lo ha risparmiato nell’amichevole (inutile) contro il Camerun.

Livorno-Roma: Ranieri prova Cerci sulla destra

 Dopo un mese e mezzo Ranieri ritrova Toni dall’inizio. Il tecnico di San Saba sta pensando di sviluppare di più il gioco sulle fasce e fare molti cross per favorire le caratteristiche dell’attaccante giallorosso. Da Il Romanista:

In campo con la squadra in fratino verde, il trentaduenne di Pavullo nel Frignano è stato schierato centravanti in un 4-2-3- 1: alle sue spalle Perrotta nei panni d’incursore, con Cerci alla sua destra e Vucinic sulla sponda mancina. Però nella sfida di campionato Taddei dovrebbe essere preferito al ventiduenne di Valmontone. Altra prova generale in difesa: in maglia rossa spazio a Mexes e non Juan al fianco di Burdisso. Nella stessa squadra, a centrocampo, Brighi è stato proposto vicino a Pizarro.
Il tecnico infatti vuole tenersi in caldo una possibile alternativa nel caso che De Rossi, colpito duro alla caviglia destra sabato sera, non fosse in grado di scendere in campo al Picchi. Ipotesi però abbastanza remota, considerando che DDR ha la scorza del duro e – dopo l’allenamento differenziato di martedì – è già tornato in gruppo.

Roma: Mexes, da titolare a riserva

 Da La Gazzetta dello Sport:

I primi giorni Philippe deve essersi sentito come Ozpetek senza gazometro (il film in uscita domani, Mine vaganti, è interamente girato a Lecce): smarrito. Improvvisamente senza punti di riferimento, in una condizione nuova, con prospettive ancora indecifrabili. Come se gli mancasse la terra sotto i piedi. Ero un calciatore importante, ero uno dei più importanti in questa Roma – continua a tormentarsi -, un pilastro.
E ora? Mandato in panchina, superato da un Burdisso qualsiasi, ho perso pure il Mondiale. I numeri di questa stagione parlano chiaro: 32 presenze e 2953’ in campo l’argentino, 24 gare e 2059’ il francese. Torna presto Mexes non si dà pace. Si è sentito vittima di un’ingiustizia: lui, calciatore unico, ragazzo solare, ora soffre.

Julio Sergio: “Amo la Roma, con i compagni fiducia reciproca”

 Da terzo portiere a titolare indiscusso. Quella di Julio Sergio è una favola. Una favola che l’estremo difensore giallorosso racconta a Il Corriere dello Sport:

Julio Sergio, sabato ha ripreso il posto in squadra. Superati i problemi? “Si, fisicamente sto bene, durante la partita non ho avvertito nessun fastidio, ho una settimana di allenamenti per migliorare”.
Ogni tanto ha a che fare con qualche problema muscolare.
“Non giocavo da tre anni, forse dipende da questo. Sono professionista dal 1997, prima non avevo avuto infortuni muscolari. Prima di venire alla Roma avevo fatto un intervento al ginocchio per un crociato, l’unico infortunio grave della mia carriera”.
Titolare dopo tre anni da terzo portiere. Una storia un po’ strana no?
“Ci sono cose che succedono solo a Roma. Sono felice di quello che ho fatto, voglio fare ancora di più, sempre meglio, per arrivare a certi livelli”.

Totti punta l’Udinese

 Da Il Romanista:

A Trigoria anche lunedì, mentre il resto della truppa di Ranieri usufruiva del secondo giorno di riposo. Francesco Totti ha iniziato ad intensificare i carichi, sia pure in maniera graduale. Ieri pomeriggio il numero 10 giallorosso, controllato a vista dai fidati Vito Scala e Silio Musa, è stato protagonista di una lunga ed intensa seduta d’allenamento all’interno del Centro Tecnico Fulvio Bernardini.
Nel corso della quale si è sottoposto a fisioterapia, prima di passare a potenzia- mento muscolare in palestra, lavoro atletico e corsa sul tapis roulant. Anche perché all’esterno a farla da padroni sono stati freddo e pioggia battente.

Pizarro: “Roma? Spingiamo. Voglio aiutare il Cile”

 Da La Gazzetta dello Sport:

«Io non mi interesso di politica, ma mi batto per i diritti umani e per la solidarietà. Ora voglio spendere le mie energie per aiutare il Cile a risollevarsi dal terremoto del 27 febbraio». David Pizarro è un uomo fiero. Un figlio del popolo, legatissimo al suo popolo.
Che cosa farà per il suo Cile?
«Oggi apro un conto per raccogliere donazioni da destinare alla ricostruzione. Si chiama Urgencia terremoto Cile».
L’iniziativa per il Cile non è la prima per Pizarro: dove nasce la sua cultura dell’impegno?
«Ho mangiato molta merda per arrivare. Sono fortunato perché so giocare a calcio, ma oltre il campo c’è la vita».
Voleva fare il pescatore.
«Papà lavora al porto, ma mamma voleva che studiassi e assecondò la mia passione per il calcio».
Pizarro uomo squadra della Roma, Cossu fresco di debutto in nazionale: è la rivincita dei «piccoletti». «I più grandi calciatori della storia non superano l’1,70: Maradona, Baggio, Pelé. Contano le capacità, non i centimetri».
Pizarro è così unico che Ranieri in allenamento gli fa utilizzare un «fratino» bianco e gioca con tutte e due le squadre.
«Non mi era mai capitato.

Toni: “Sto bene, voglio rimanere a Roma”

 Da Il Romanista:

Sto bene. Sabato sera non ho sentito nessun dolore e questo è un buon segnale. Se Ranieri vuole, domenica sono a disposizione per giocare dal primo minuto“. E’ carico Luca Toni, che ieri pomeriggio ha “fatto visita” alla Coppa del Mondo, esposta a Piazza del Popolo all’interno del Fifa World Cup Trophy Tour organizzato dalla Coca Cola, e il suo pensiero non è solo per la maglia azzurra ma soprattutto per quella giallorossa.
Come immagini il tuo futuro?

«Il mio futuro è cercare di fare bene e cercare di dare il massimo, qui mi sono trovato bene, ho un ottimo rapporto con i compagni, anche nello spogliatoio, farò il possibile per restare qui alla Roma».
Chi porteresti ai mondiali, Balotelli o Cassano?

«Toni, senza dubbio Toni. Abbiamo tanti bravi attaccanti e un allenatore che ha
dimostrato di essere un vincente, dobbiamo lasciarlo lavorare in pace».
Hai provato a convincere Totti?

«Totti non c’è bisogno di convincerlo a fare nulla. Sta lavorando per fare un gran finale di stagione. Poi vedremo quello che succederà.

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