Ranieri alla stampa: “Qualcuno tra voi non ha capito che allenatore ha la Roma”

 C’è stata una vena polemica, nel corso della conferenza stampa di Claudio Ranieri che ha voluto puntualizzare di fronte ai giornalisti quanto fossero infondate alcune voci comparse sui giornali. Su tutte, quella che il testaccino si fosse sollevato moralmente al pensiero che la Roma (dopo il pari di Livorno) non fosse più in tempo a competere per lo scudetto. Da Il Romanista:

Dopo Livorno si è detto che lei fosse sollevato dall’uscita dalla lotta di testa. (Fabrizio Aspri, Radio Radio).
Ranieri: “Credo che tutte le mie dichiarazioni da quando sono arrivato abbiano detto già chi sono. Chi dice o scrive cose del genere non ha capito nulla di che allenatore ha la Roma, e questo è grave dopo sei mesi. E’ un qualcuno che non vede la carriera dell’allenatore, quello che ha fatto. Rispondo con ciò che dice la mia carriera. Proprio dalla partita con l’Udinese, quattro mesi fa, abbiamo fatto buonissime cose, ci siamo tolti grandissime soddisfazioni, abbiamo ricreato entusiasmo, che è quello che devono cercare di dare un allenatore, una squadra al proprio pubblico. Abbiamo rallentato, ma non ci scordiamo cosa abbiamo fatto. Se stiamo tirando un attimo il fiato, e in questo momento non abbiamo la capacità di finire bene le partite quando stiamo vincendo, credo che questa non sia paura di vincere. Mancano tre partite alla fine della curva, e poi vediamo a che punto stiamo e quello che abbiamo lo tireremo fuori.

Roma-Udinese: Ranieri asfalta la “via Cassia” giallorossa con Menez e il 4-4-2

 Quando non serve l’ambulanza, a Roma ci si mette a cercare sartorie e bitumatori. Perchè se non son cerotti, diventano toppe. Giallorossi costretti stavolta a coprire buche che sono voragini. Metaforicamente, si è messo a “piovere a dirotto” (con i primi raggi di sole della bella stagione) sulla Capitale lupacchiotta, a tal punto che l’infermeria quasi completamente svuotata – Francesco Totti con un piede e mezzo fuori – fa  solo da contrappeso agli indisponibili per squalifica. Claudio Ranieri da allenatore ad asfaltista, perchè fare un giro negli spogliatoi capitolini, certe volte, è peggio che passeggiare per via Cassia.
OSSATURA. De Rossi, Pizarro, Taddei
. Mica un dislivello: assenze a tal punto pesanti da somigliare alle falle del manto stradale. Viale Somalia, via Mattia Battistini, via Collatina, via del Trullo: la Roma sta messa più o meno così. Gli interventi di manutenzione straordinaria di cui necessita la squadra se li è accollati la premiata ditta Ranieri & Damiano.
CONFRONTI. Qualità certificata, ma stavolta è dura anche per loro. In primo luogo, per il fatto che trovare un’altrenativa all’ossatura è un compito perso in partenza (fino a prova contraria, si può intervenire sull’epidermide, mica sullo scheletro); secondo poi, perchè di fronte ci si trova una squadra in netta ripresa, con tanto di capocannoniere al seguito (Di Natale, 19 reti), capace all’Olimpico di andare sempre in gol. “L’assenza di Pizarro vale quella di D’Agostino“, ha detto Marino in conferenza. Per carità, c’è sempre quello che passeggiando in via Giolitti ti dice che è come mettere i piedi in piazza san Pietro; ma poi, un conto è zigzagare come si farebbe nel primo caso, un altro è poter camminare senza doversi curare di guardare sempre per terra. Come a San Pietro. E Ranieri, checchè ne dica l’allenatore friulano mentre contempla la Basilica, sta nel mezzo di via Giolitti. Con una squadra da mettere in sesto.

Ranieri: “Tifosi, dateci una mano: la Roma non ha mai mollato”

 Claudio Ranieri in conferenza stampa ha chiamato a raccolta il pubblico. Mai come stavolta, per Roma-Udinese, il tecnico testaccino ha chiesto una mano ai tifosi giallorossi per supportare una squadra in netta difficoltà di organico. Senza mezzo centrocampo, il testaccino avrà di che riflettere per scegliere l’undici da mandare in campo. Si prospetta, neanche a dirlo, una prova di cuore, carattere e generosità nel corso della quale potrebbe essere decisivo il sostegno della tifoseria capitolina. Non ha certo faticato a farlo capire, Ranieri.
SCUDETTO. Dopo il pari di Livorno sono stato chiaro in ogni dichiarazione: chi dice che è stato un modo per toglierci il peso della lotta scudetto non ha capito nulla di che allenatore ha la Roma nonostante sia seduto in panchina da parecchi mesi. Rispondo con ciò che dice la mia carriera. Quando ho preso la squadra eravamo in terapia intensiva. Stavamo con la bombola d’ossigeno. Dalla partita contro l’Udinese abbiamo fatto buonissime cose, ci siamo tolti soddisfazioni, creato entusiasmo. Ora abbiamo rallentato. Ma non ci scordiamo cosa abbiamo fatto. Per arrivare a mettersi lo scudetto al petto conta tutto. La forza della rosa, la componente psicologica: solo l’inter può perdere lo scudetto, il Milan è la più vicina, noi siamo lì, lupi famelici“.

Trigoria: Totti per 30′; tiri in porta per Baptista, Motta e Faty

 30′ sul campo per Francesco Totti impegnato in un differenziato tra lavoro con il pallone, tiri in porta e esercizi atletici. Per il resto, l’ultima sessione d’allenamento dei giallorossi in vista dell’anticipo di sabato contro l’Udinese si svolge in maniera regolare sotto i 18 gradi di Trigoria. Difficile dire se il sole abbia schiarito i dubbi di Claudio Ranieri che si trova a dover sciogliere almeno un paio di questioni: manca da individuare un centrocampista e il difensore di fascia destra. Per ora, si parla di Faty e Cassetti. La seduta odierna inizia alle 10.45 con i consueti esercizi di riscaldamento: portieri con Pellizzaro sul campo C mentre i giocatori si schierano in mezzo al campo con impresse nella mente le immagini della gara di andata contro i friulani (vittoria bianconera per 2-1) mostrate loro dal tecnico testaccino.

Roma-Udinese: Menez, ora o mai più

 Da Leggo:

“Je suis”. In una Roma in piena emergenza, Jeremy Menez risponde presente. Il francese sarà il delegato alla qualità, alla classe privata dalle assenze di Totti, Pizarro e De Rossi. Contro l’Udinese la Roma avrà bisogno come mai prima d’ora del talento finora non completamente espresso del francese.
Ranieri è infatti intenzionato a tirare fuori il coniglio dal cilindro schierando il 23enne transalpino nella linea a tre dietro Toni. La gara di Livorno ha messo in mostra un Menez in lieve progresso nonostante la posizione occupata in campo, “troppo larga” come ammesso da Ranieri.

Roma, si gioca tutto all’Olimpico

 Da Il Romanista:

Il fortino adesso scricchiola un po’, anche se il 6 marzo ha retto persino agli assalti del Milan – primo pareggio interno in Serie A -, quando non era affatto scontato. Ecco perché sabato con l’Udinese andrà difeso e coccolato da tutti i romanisti. Gli stessi di Roma-Milan? Magari. Perché l’Olimpico non è solo l’unico luogo al mondo dove ti senti amico anche se non ci conosciamo, dove quando segna la Roma in Curva puoi rotolare per cinque file ma mica ti fai male, dove quando c’entri da bambino è come una magia che ti strega e t’innamora dei suoi colori.
L’Olimpico di questa Roma, di questa creazione di Ranieri, è la sorgente dei nostri desideri. È l’alcova dove è stata concepita questa classifica da sballo. Qua all’Olimpico non si passa. Sotto la collina di Monte Mario ci siamo presi 34 punti su 42, vincendo 11 gare su 14. Come noi nessuno mai, in questo campionato.

Roma, Ranieri: difesa a rapporto

 Da Epolis:

Difesa a rapporto. Il reparto su cui la Roma di Ranieri aveva costruito la sua scalata traballa pericolosamente. Nell’ultimo mese, senza vittorie (l’ultima in Roma-Catania dello scorso 21 febbraio), ha incassato otto reti in quattro partite. Con una media, tra Panathinaikos, Napoli, Milan e Livorno, di due gol per volta. Tre nell’ultima apparizione in Europa League, due al San Paolo, zero contro i rossoneri e tre al Picchi. Meglio cambiare rotta in fretta.
Ranieri
, dopo aver rivisto in continuazione la registrazione di Livorno-Roma, ha deciso di parlarci sopra con i difensori. Ieri, a Trigoria, è iniziato il “ripasso” dei meccanismi andati a farsi a benedire nelle ultime settimane.

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