Roma, Ranieri obbligato a vincere

 La dirigenza giallorossa non ha neppure per un istante preso in considerazione l’eventualità di esonerare Claudio Ranieri, nonostante i giornali abbiano già indicato – nomi e cognomi – i papabili successori. Tuttavia, il testaccino è obbligato a invertire il trend negativo delle ultime apparizioni per scongiurare quella che potrebbe diventare una crisi pericolosa. Da repubblica.it:

Dimenticare Monaco. Il giorno dopo il rientro dalla Germania serve per voltare pagina, dopo il confronto – più che chiarimento – tra Totti e Ranieri, seguito alle dichiarazioni del capitano sulla scarsa aggressività (eufemismo) della squadra in Baviera. L’obiettivo, da oggi, è il Bologna: una partita da vincere per cacciare la crisi ed evitare di eguagliare il record negativo della stagione 1995-’96, l’unica negli ultimi vent’anni senza vittorie dopo cinque gare ufficiali. Ma se anche dovesse andare male, non ci sarebbe nessun rischio di un ritiro a Trigoria.

Roma, catenaccio: quello della società

 Dopo le prime, opache prestazioni della Roma e in seguito alle polemiche mediatiche suscitate dalle dichiarazioni di Francesco Totti, la società ha dettato la linea del silenzio per cercare di fare quadrato intorno alla club. Da Il Corriere della Sera:

Le parole di Francesco Totti nel dopo Bayern-Roma («Abbiamo fatto il vecchio catenaccio, nemmeno un tiro in porta: non si può giocare così») hanno fatto naturalmente grande rumore. Tanto che la società giallorossa ha imposto il silenzio stampa ai suoi giocatori, lasciando il diritto di parola solo a Claudio Ranieri e ai dirigenti.

Ranieri, il momento più difficile

 La Roma non gira, Claudio Ranieri paga la mancanza di gioco e la crisi di risultati ma deve pure rapportarsi a uno spogliatoio che non pare più compatto intorno al suo tecnico. Da Il Tempo:

La Roma spaccata prova a rimettere insieme i suoi cocci. Il tracollo di Monaco ha sancito la crisi giallorossa e creato una spaccatura tra l’allenatore e il capitano. I panni sporchi vanno lavati in famiglia e allora, dopo la polemica in pubblico di mercoledì sera, ieri Ranieri e Totti si sono chiusi dentro una stanza di Trigoria per un confronto. Al tecnico non è piaciuto sentirsi dare del «catenacciaro» da Totti, deluso per la seconda sostituzione in quattro giorni e la terza sconfitta in quattro partite. A mente fredda il capitano ha provato a smorzare i toni, ma al tempo stesso ha ribadito che dietro la sua battuta polemica sul «catenaccio» c’è del vero: gran parte della squadra non ha condiviso la rinuncia totale al gioco nella partita con il Bayern. Ranieri ha ascoltato, capito, ma pure replicato: «In questo momento possiamo giocare soltanto così».

Il Messaggero: Ranieri, errori tattici evidenti

 E’ l’analisi di Roberto Renga, giornalista de Il Messaggero che imputa la brutta partenza giallorossa a errori tattici di Claudio Ranieri. Testuale:

I segnali negativi c’erano tutti: bastava interpretarli ed è ciò che abbiamo fatto, rischiando di passare per amici di qualcuno e nemici di altri. Speravamo, mettendo le cose per iscritto, di agevolare il percorso della Roma. Ammettiamo la sconfitta, ma non alziamo bandiera bianca. E’ il momento di dirsi le cose in faccia, tirando piatti e argenteria. Ranieri l’ha capito e ha lungamente parlato con la squadra e con Totti, ancora offeso per come si era (non) giocato a Monaco.

“Roma, rispetta i tifosi”

 L’invito è di Gian Paolo Montali che, dopo un avvio critico e difficoltoso, sollecita la Roma a impegnarsi con ogni forza per rispettare la tifoseria. Da Il Corriere dello Sport:

Non sono felice, ma resto fiduciosa. Ora dobbiamo ripartire subito» . Rosella Sensi arriva in aeroporto dopo i giocatori, non ha ancora letto i giornali, ma capisce già l’aria che tira. Di turbolenze come queste, da presidente, ne ha già vissute molte. Non si fa trovare impreparata. Primo provvedimento, dopo aver letto i giornali in aereo, è quello di imporre un silenzio stampa “parziale”. Parleranno solo l’allenatore e i dirigenti.

Roma, spunta l’ombra di Lippi

 A ribadirlo è Tuttosport che, nell’edizione cartacea, avanza una indiscrezione: con Claudio Ranieri alla prova del nove, l’ombra di Marcello Lippi comincia ad affacciarsi dalle parti di Trigoria. Testuale:

Parole che hanno lasciato il segno. «Abbiamo rispolverato il catenaccio» si lascia scappare Totti (alla seconda sostituizione consecutiva) mercoledì notte prima di salire sul pullman che lo attende nel garage dell’Allianz Arena. Apriti cielo. Tanto basta, infatti, per far impazzire un’intera città e far salire sul banco degli imputati Ranieri. E poco importa se già oggi si verrà a sapere che nell’incontro tenutosi ieri a Trigoria è avvenuto l’atteso chiarimento, con il capitano che si è giustificato dicendo che si trattava solo di una battuta (ma ricevendo in cambio assicurazioni che quando la Roma starà meglio fisicamente si vedrà una squadra più offensiva): il tecnico, agli occhi della tifoseria, già appare in bilico.

Roma – Ranieri: confronto duro

 Il richiamo di Claudio Ranieri alla squadra, il ritorno di Philippe Mexes e l’in boccca al lupo di John Arne Riise che non vede l’ora di rientrare e garantire il proprio contributo. Da Dnews:

Riuscirà la Roma a far quadrato? Per ora lo possono intuire solo all’interno del quartier generale romanista, se non altro possono capirlo quelli che hanno partecipato al summit di ieri pomeriggio: Ranieri, Totti e la dirigenza. L’allenatore ha strigliato la squadra cercando di dare nuovi stimoli e ribadendo, a scanso di equivoci, che le scelte tecniche e tattiche spettano solo a lui. Intanto da ieri pomeriggio impera il silenzio stampa per tutti i giocatori, Ranieri e colletti bianchi esclusi.

Roma, silenzio stampa a metà: parlano solo Ranieri e dirigenti

 Ansa:

I giocatori della Roma non parleranno con la stampa almeno fino a dopo l’incontro di campionato con il Bologna, in programma domenica all’Olimpico. Lo ha deciso la società, secondo quanto si apprende dall’ufficio stampa, dopo la sconfitta di ieri sera a Monaco in Champions League che ha allungato l’inizio di stagione negativo dei giallorossi.

Roma: 10 gol subiti, 5 su palle inattive

 Dal Romanista:

Va male, ragazzi. Alla Roma non basta un primo tempo tatticamente perfetto per portare a casa il punticino al quale aveva mirato fin dall’inizio. Nella ripresa il Bayern la schiaccia nella propria metà campo e alla fine, quasi inevitabilmente, trova la vittoria. Un rotondo 2-0 uguale a quello con cui chiuse l’unico precedente casalingo con i giallorossi nella Coppa delle Coppe dell’84-85. Per la Roma è così arrivata la terza sconfitta nelle prime 4 partite ufficiali stagionali. Quattro sconfitte con 2 soli gol all’attivo (quelli inutili di Riise all’Inter e di De Rossi al Cagliari) e ben 10 al passivo, di cui 5, la metà, subiti su palle inattive.

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