Roma, catenaccio: quello della società

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 Dopo le prime, opache prestazioni della Roma e in seguito alle polemiche mediatiche suscitate dalle dichiarazioni di Francesco Totti, la società ha dettato la linea del silenzio per cercare di fare quadrato intorno alla club. Da Il Corriere della Sera:

Le parole di Francesco Totti nel dopo Bayern-Roma («Abbiamo fatto il vecchio catenaccio, nemmeno un tiro in porta: non si può giocare così») hanno fatto naturalmente grande rumore. Tanto che la società giallorossa ha imposto il silenzio stampa ai suoi giocatori, lasciando il diritto di parola solo a Claudio Ranieri e ai dirigenti.

Quello che Francesco Totti ha detto mercoledì sera, però, più che un’opinione era un puro dato di cronaca. Era la descrizione di quello che tutti hanno visto allo stadio o in televisione. Tanto che un sondaggio di Sky Sport 24 — ha ragione Totti o Ranieri?— si è trasformato in un plebiscito a favore del capitano. Totti e Ranieri hanno avuto un doppio confronto, ieri, a Trigoria: uno di gruppo e uno faccia a faccia. Ognuno è rimasto della propria opinione: l’allenatore chiede a tutta la squadra più sacrifici, il capitano non si è rimangiato le parole del dopo-gara. Ha detto quello che pensava, senza offendere nessuno. Di multe non vuole sentirne nemmeno parlare ed è giusto così, almeno in nazioni democratiche. La società ha comunque messo il bavaglio a tutti i giocatori. Non ci saranno altre esternazioni sulla mancanza di gioco mostrata dalla Roma a Monaco di Baviera. La posizione di Totti all’interno della squadra, però, è tutt’altro che isolata. Persino un difensore come Nicolas Burdisso, che dovrebbe essere favorevole per ragioni «professionali» a una squadra più coperta, ha detto che «ci vorrebbero più rifornimenti per Totti». I rapporti tra Totti e Ranieri sono ai minimi storici. Il capitano è stato sostituito alla finel primo tempo nel derby di ritorno; è andato in panchina nella finale di Coppa Italia; è stato sostituito dopo 23’ a Cagliari, a seguito dell’espulsione di Burdisso; è stato sostituito mercoledì sera appena la Roma aveva preso gol. Così si chiede se la sua presenza in campo, quando c’è da rimontare un risultato sia diventata improvvisamente un peso e non un punto di forza. Claudio Ranieri, in partenza da Monaco, aveva descritto così la situazione: «Ne ho passati molti di momenti così nel corso della mia carriera. Ci si può risollevare, sono cose normali. Il bello del calcio è che si può sempre ripartire. C’è sempre un gara per ricominciare. Giochiamo ogni tre giorni, abbiamo le occasioni per rimetterci in carreggiata. Le dichiarazioni di Totti? Non so nulla, non ho letto nulla e non voglio commentare. Se Borriello avesse segnato l’1-1, avreste parlato di capolavoro».


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