Voeller: “Roma-Bayern? I tedeschi ci credono fino al 90′”

 Dal Corriere dello Sport:

«L’errore più imperdonabile che potrebbe commettere in que sto momento un avversario del Bayern sarebbe quello di giudicare il valore del la squadra di Luis Van Gaal guardando la sua classifica in Bundesliga». All’in­domani dello stop del Bayern a Leverkusen (1-1) Rudi Voeller mette in guardia i cuori giallorossi. Ieri aveva ancora impresso nella mente il brivido dell’incornata di Mario Gomez che, a tempo scaduto, ha spolverato la traversa di Adler. «Il Bayern ce l’ha nel sangue, fino all’ultimo ci prova sempre a vincere, e ha i campioni che possono metterla dentro quando meno te l’aspetti». Voeller è convinto che sarà una partita di forte intensità. Se la vedrà in tv a casa con la moglie romanista Sabrina.

Roma: attacco super

 Dal Messaggero:

Dopo tredici giornate, e soprattutto pesati i problemi di gran parte delle candidate al titolo, il campionato italiano esprime una certezza: nessun club ha il potenziale offensivo della Roma. Partendo da questo che è un dato di fatto, il gruppo giallorosso non può certo nascondersi di qui in avanti. Del resto, anche a parole, da un paio di giornate lo stesso Ranieri è abbastanza esplicito sulle chances della sua squadra di puntare allo scudetto. La considerazione parte dall’urgenza di tre grandi società di tornare sul mercato tra un mese e mezzo, approfittando della finestra di gennaio. Sono il Milan capolista, la Juventus che insegue e l’Inter che sbanda. Hanno bisogno di rinforzi lì davanti per restare competitive sino al traguardo e di cautelarsi se altri guai dovessero capitare loro durante il percorso. La Roma no, di punte ne ha anche troppe.

Rinascita Roma: c’è lo zampino di Menez

 Dal Tempo:

Stop di petto, accelerazione, doppia finta, pallone accarezzato, gol. In sette secondi, quelli che sabato hanno cambiato la storia di Roma-Udinese, Menez ha racchiuso tutto il suo fantastico potenziale. La Capitale si inchina, la Francia lo esalta e chiede al ct Blanc di richiamarlo in nazionale, il mondo si accorge di lui. In ritardo: Jeremy non è più il ragazzino dalla faccia triste sbarcato due anni fa in Italia. Adesso è un uomo. L’uomo della svolta, un punto fermo per la Roma, almeno quanto Totti, più di Vucinic e Borriello. Il turnover di Ranieri per gestire i delicati equilibri del parco attaccanti non lo riguarda più.

Ranieri: “Jeremy, il nostro diamante”; Borriello: “Siamo da primi due posti”

 Da Il Corriere della Sera:

La serie impressionante inanellata la scorsa stagione, con ventiquattro risultati utili consecutivi, è ancora lontana. Battendo l´Udinese la Roma è arrivata a sette partite utili di fila, ma non si pone più limiti e ora sembra davvero aver innestato un´altra marcia. Nonostante le numerose assenze per infortuni, la vittoria di ieri permette ai giallorossi di agganciare momentaneamente il terzo posto. E il protagonista assoluto della serata dell´Olimpico è stato Jeremy Menez: 63 minuti in campo di grande calcio con lampi accecanti di classe, accelerazioni brucianti e serpentine inarrestabili, come quella vincente che ha sbloccato la gara. Una prodezza alla Roberto Baggio, 398 giorni dopo l´ultima sua prodezza in campionato. O alla Zidane, come gli fanno notare ai microfoni di Sky.

Roma-Udinese: i 21 giallorossi. Tornano Juan e Pizarro, out De Rossi e Riise

 I 21 giallorossi convocati da Claudio Ranieri per la sfida tra Roma-Udinese di sabato 20 novembre (stadio Olimpico ore 18). Mancano Daniele De Rossi, John Arne Riise, Simone Perrotta e Rodrigo Taddei. Recuperati Juan e David Pizarro. L’elenco:

1 BOGDAN LOBONT
2 CICERO JOAO DE CESARE (CICINHO)
3 PAOLO CASTELLINI
4 JUAN SILVEIRA DOS SANTOS
5 PHILIPPE MEXES
7 DAVID MARCELO CORTES PIZARRO
8 RIBEIRO LEITE ADRIANO
9 MIRKO VUCINIC

Roma-Udinese, conferenza Ranieri: “Totti non dà punti di riferimento, a De Rossi avevo detto non andare…”

 Claudio Ranieri nella consueta conferenza stampa della vigilia di campionato. Le parole del testaccino a poco più di 24 ore da Roma-Udinese:
ROSA.I calciatori li ruoto. Guardo comunque gli avversari. Ho scelto Greco perché Brighi era infortunato. Mi è sembrato giusto dare continuità al ragazzo.Le 4 punte tutte insieme? Un ipotesi affascinante ma di difficile attuazione. Magari li metto quando stiamo perdendo”.
NAZIONALE –Non credo che andando in nazionale possa essersi allenato  molto. Gli avevo detto di rimanere qui, ma capisco i giocatori. Certo ne stiamo pagando  le conseguenze con questi infortuni”.

Ranieri: “Lo stile Barcellona non è applicabile. Il contratto? Non ammetto clausole”

 Le anticipazioni di Rivista Romanista in edicola domani con l’intervista a Ranieri:

Ho sbagliato anche io: perché quando un allenatore si rende conto che qualcosa non funziona deve lavorare di più sulle teste dei suoi giocatori, io evidentemente non l’ho fatto abbastanza“: l’autocritica di Claudio Ranieri è uno degli elementi più importanti dell’intervista esclusiva concessa a Rivista Romanista, in edicola da domani, venerdì 19 novembre. L’allenatore della Roma respinge i suoi detrattori: “Hanno detto che ero bollito, ma ho ragione io. Ho cercato di sistemare la squadra sugli avversari perché vedevo che le cose non funzionavano come l’anno scorso. Ora va meglio e si vede“. Sul gioco: “Io sogno di giocare come il Barcellona, ma è impossibile e me l’ha confermato anche Guardiola: Claudio, io posso giocare così solo a Barcellona, perché qui ce l’hanno tutti nel dna, ad esportarlo avrei problemi anch’io“. Sugli obiettivi: “Se l’Inter si concentra sulla Champions League ci fa un gran piacere…“. E sul contratto: ”Io non ho mai chiesto il rinnovo, ma se n’era parlato. Firmare con una clausola che consenta al nuovo proprietario di liberarsi di me non m’interessa. Meglio allora restare liberi. Tanto io una squadra la trovo“.

Ranieri: “Menez miglior giovane, scudetto possibile. Mou non mi manca”

 Dal Romanista:

Mister, benvenuto.Grazie per avermi ospitato. Io sono un lettore del Romanista. Ho sempre detto che non leggo niente però poi le cose le so sempre. L’allenatore deve essere così”.
Pastore, Hernanes e Menez. Chi è il più  forte? Io Menez lo metto al primo posto. E’ il miglior giovane del campionato italiano. Deve riuscire a dosare bene le sue forze. Dopo la gara con la Juventus ho parlato con lui, gli ho chiesto se era stanco visto che non lo tengo mai in campo per novanta minuti (ride). Per me lui fa innamorare il pubblico, noi addetti ai lavori dobbiamo fare innamorare il pubblico, poi è logico che un allenatore ha anche il compito di far quadrare i conti.

Adriano scalpita

 Dal Corriere dello Sport:

«Roma, io sono pronto». E non vede pure l’ora di giocare. Perché Adriano ormai ha recuperato completamente dalla distorsione alla caviglia e punta, il prima possibile, ad avere la sua chance. Vuole tornare l’Imperatore e anche se è perfettamente consapevole di come nella Roma ci sia oggi un affollamento in attacco di quelli che bisogna prendere il numeretto e mettersi in fila, aspetta di avere la sua occasione con la convinzione che non se la lascerebbe sfuggire.

Scudetto: Ranieri non pone limiti

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Il dolce e l’amaro. Le coccole dei tifosi e l’indifferenza di parte della società. La prospettiva immediata di un’altra cavalcata e quella di tagliare il traguardo e ricevere il benservito. Il rischio, stavolta, di vincere e il paradosso di ritrovarsi a spasso. «Ma tanto nel caso me la cavo — scrolla le spalle e sorride —, ripartirei da zero, mi è già capitato altre volte…».

Spalletti: “Totti? Avei preferito parlasse meno”

 Dal Messaggero:

C’era una volta un giocatore, il capitano della squadra, ricoverato in una clinica della città con una gamba spaccata in due per il calcione assassino di un avversario e un allenatore, il suo allenatore, che trascorreva la notte seduto accanto al letto del suo capitano…. Sembra l’inizio di una favola, invece è pura realtà. Cronaca; anzi, storia. E’ la storia di Francesco Totti e Luciano Spalletti, una volta amici (amici?) per la pelle, oggi nemici (o nemico?) a mezzo stampa.

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