Da Il Sole 24 Ore:
Una Roma più competitiva sul campo grazie ai nuovi acquisti rende più ottimisti non solo i tifosi ma anche Unicredit e il suo advisor che sono alla ricerca di un compratore per la squadra giallorossa. I potenziali (o aspiranti) acquirenti non mancano, interesse di importanti investitori è stato sollecitato in Italia e all’estero, ma la strada per arrivare a un nuovo assetto azionario è ancora incerta: sul tavolo di Unicredit e del suo advisor non ci sono per ora offerte concrete su cui trattare formalmente. La cordata dell’imprenditore Francesco Angelini non decolla, il fondo Clessidra resta appesna sullo sfondo e la famiglia Angelucci ha più ambizioni che carte da giocare. Più serio è sembrato invece l’interesse di Naguib Sawiris, che pur alle prese con le difficoltà del suo impero ha fatto più di un pensiero sulla squadra romana: proprietario in Italia del gruppo del telecomunicazioni Wind, già sponsor dei giallorossi, il finanziere-imprenditore egiziano conta ora sul sostegno della famiglia al Cairo per chiudere l’affare.
Da Adnkronos:
Rosella Sensi e lo staff di sempre, certo, ma anche una situazione di effettivo commissariamento che la Roma – società sportiva – sta cominciando a subire attivamente. Senza una figura di riferimento, viene meno la tranquillità interna al club. C’è chi nella debacle dell’esordio ci vede anche questo. Da La Gazzetta dello Sport:
Da Il Corriere dello Sport:
Le potenzialità della A.S. Roma fanno gola anche nel nord Africa, visto che tra i papabili acquirenti della società capitolina potrebbe rientrare il nome del plurimilionario egiziano Naguib Sawiris. Lo riferisce Adnkronos:
L’accoglienza della Capitale sarebbe certo differente: immaginiamo giubilo e calore per Nicolas Burdisso, freddezza del “tutto da dimostrare” per Valon Behrami. Che, in realtà, dalla sua ha qualità calcistiche che farebbero al caso di Claudio Ranieri. L’onta del passato alla Lazio crescerebbe o calerebbe di intensità proporzionale alle prestazioni sfoderate dall’elvetico. Gli basterebbe un gol contro la squadra giusta, una corsa verso la Sud, una dichiarazione d’affetto immediata. Eppure, con gioia o rammarico, chi ha maggiore possibilità di essere aggregato a Francesco Totti e compagni, sono propiro l’argentino e lo svizzaro. Attorno ai cui nomi ruota tutto quel che resta del calciomercato giallorosso.
Giovanni Ferreri, vicepresidente della Roma e uomo di fiducia della famiglia Sensi da quasi quattro lustri, fissa il prezzo per rilevare il club giallorosso: per lui, la società vale 200 milioni ma il brand è ancora più prezioso. Occorre in tal proposito ricordare che – stando ad accordo raggiunto tra Italpetroli e Unicredit – laddove un ipotetico compratore acquistasse la Roma a un prezzo superiore ai 100 milioni di euro, a Rosella Sensi spetterebbe il 5% del surplus. Da Sporteconomy.it: