Behrami, Burdisso: Roma fiduciosa. Angelucci, la famiglia dice sì

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 L’accoglienza della Capitale sarebbe certo differente: immaginiamo giubilo e calore per Nicolas Burdisso, freddezza del “tutto da dimostrare” per Valon Behrami. Che, in realtà, dalla sua ha qualità calcistiche che farebbero al caso di Claudio Ranieri. L’onta del passato alla Lazio crescerebbe o calerebbe di intensità proporzionale alle prestazioni sfoderate dall’elvetico. Gli basterebbe un gol contro la squadra giusta, una corsa verso la Sud, una dichiarazione d’affetto immediata. Eppure, con gioia o rammarico, chi ha maggiore possibilità di essere aggregato a Francesco Totti e compagni, sono propiro l’argentino e lo svizzaro. Attorno ai cui nomi ruota tutto quel che resta del calciomercato giallorosso.
NICOLAS. E’ bastata una stagione a livelli eccellenti per far sì che Roma si legasse al maggiore dei Burdisso, che il tecnico testacino lo indicasse quale prototipo di calciatore ideale, che lo stesso Nicolas benedicesse la nuova esperienza capitolina del fratello con un “vai, Roma è fantastica; i tifosi, speciali“. Tant’è: Guillermo è arrivato: prestito con diritto di riscatto e tanta voglia di emulare Burdisso senior. A cui il ritiro interista di Philadelpia continua a stare stretto: proprio ora che i motivi del difensore per raggiungere in fretta la Capitale sono aumentati di una unità (vincoli di sangue) pare che Marco Branca e Daniele Pradè non riescano a incrociarsi. Incontro nuovamente slittato, fa specie pensare che alla base del rinvio vi sia l’impossibilità di mantenere gli impegni del direttore capitolino. Sette a cinque: si ripartirà dalla differenza di due milioni che separa domanda e offerta. Sembra un dettaglio, rischia di trattenere Nicolas alla corte interista almeno fino a dopo la Supercoppa italiana (21 agosto) e di consegnarlo – come lo scorso anno – alla Roma ale porte dell’esordio in serie A (anticipo casalingo con il Cesena sabato 28 agosto). Sempre che – per la prima volta nella vita – Massimo Moratti non decida di incaponirsi per davvero e negare ai dirigenti della Roma un po’ più di una via di mezzo. Che è la direzione sulla quale si sta lavorando.


BEHRAMI. Situazione speculare a quella di cui sopra: il calciatore ha comunicato a chi di dovere (West Ham) la volontà di accasarsi nei paraggi di Trigoria. Come per Burdisso, già raggiunto l’accordo tra giocatore e capitolini ma manca quello tra le due società. Le ultime indiscrezioni parlano di un mezzo accordo sulla base di un prestito con diritto di riscatto (stavolta i milioni che la Roma dovrebbe tirare fuori nel 2011 diventano otto). Resta evidente che, fino a quando non si venderà (Andreolli vicino al Bari, Julio Baptista in stand by ma potrebbe tornare utile alla Fiorentina in seguito allo stop imprevisto di Stevan Jovetic, il Doni e Cicinho continuano a fare gli intrusi al Fulvio Bernardini) qualunque scenario che non preveda un investimento più che accessibile è da intendersi precluso. A meno che un romano si decida a investire sul club.
SOCIETA’. La fase di stallo nella quale pare di trovarci, continuerebbe invece ad agire dietro le quinte Giampaolo Angelucci che – avuto il lasciapassare della famiglia a intraprendere in solitaria l’avventura calcistica – si candida quale acquirente maggiormente indiziato. Alla finestra anche Francesco Angelini e Giovanni Malagò (rinviato a giudizio per abusivismo edilizio in merito ai lavori in occasione di Roma 2009).


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