Allenamenti Roma. Si torna in campo anche nel pomeriggio

 La Roma torna in campo oggi pomeriggio, per preparare la delicata sfida di domenica pomeriggio contro il Genoa di Ballardini. Assenti Vucinic, Borriello, Adriano e G.Burdisso.

Ore 15.00: Il gruppo scende in campo. I primi a entrare sul terreno di gioco sono i due portieri Lobont e Pena, Castellini e Greco. Alla spicciolara fanno il loro ingresso in campo Totti, De Rossi, Cassetti, Rosi, Nicolas Burdisso, Taddei, Perrotta, Brighi, Loria, Simplicio, Juan, Pettinari, Riise, Mexes e Menez.

Trigoria, Roma contestata. La dirigenza di Unicredit e dei giallorossi a colloquio con la squadra

Contestazione e amarezza. E, con ogni probabilità, l’un sentimento rimanda poi, di conseguenza, all’altro. Il giorno dopo la batosta contro lo Shakthar Donetsk – si era esultato tutti al momento del sorteggio – è un attimo, lungo, di riassestamento. In attesa che i punti di sutura metaforici si rimarginino, Trigoria si veste nuovamente a campo di allenamneto in vista della sfida di campionato di domenica contro il Genoa, in quella che – a tutti gli effetti – pare una trasferta parecchio delicata, con i grifoni a mille dopo aver vinto – nel recupero di ieri – la stracittadina contro la Sampdoria. Provare a rientrare in campionato, cercare di giocarsi la Champions fino in fondo mettendo tutto quel che c’è da mettere nella sfida di ritorno. Intanto, è aria di finta indifferenza, rabbia celata. Al Fulvio Bernardini la situazione non è tesa come nel post partita, quando 200 tifosi giallorossi si sono messi ad attendere il pullman che trasportava i calciatori. Una pattuglia della polizia in servizio e una serie di striscioni che invitano a mostrare gli attributi.
“Fuori le palle”, affisso sulla rete di recinzione.
“Mercenari e Indegni”, sui muri.

Trigoria, Roma: Vucinic ristabilito, Julio Sergio out

Il conto alla rovescia sta per finire: gara di andata di Champions League alle porte con la Roma che sta finendo di preparare la prima sfida degli ottavi di finale contro uno Shakthar Donetsk che si propone quale oggetto del mistero. Ci si è spellati le mani in accoglimento del sorteggio che aveva abbinato i capitolini ai turchi: ora, a un paio di mesi di distanza, pare che siano cambiate più di una circostanza. In primo luogo, la Roma è in crisi di gioco e risultati; secondo poi, l’ambeinte apre si sia sfaldato e la sensazione è che solo aggrappandosi al carattere e all’orgoglio ci si possa tirare fuori da simile situazione negativa. Claudio Ranieri e la squadra paiono sempre più inclini a una convivenza forzata e il malcontento non si placa. In tutto ciò, si insinua anche l’intricata – figurarsi se sarebbe potuta essere lineare – vicenda societaria con la decisione attesa in giornata rispetto alla esclusività o meno della trattativa intavolata con la cordata americana. Possa bastare un cumulo di dubbi e perplessità a ricompattare l’ambiente? Si dice di un patto di ferro, all’interno dello spogliatoio giallorosso, sollecitato dai più esperti: Totti, De Rossi, Mexes, Perrotta si sono prodigati affinchè si provasse a fare quadrato in occasione della partita di domani. Le aspettative sono molte, e parecchie le perplessità: certo è che con un campionato oramai compromesso, la Champions League rimane unica vetrina importante. Le indiscrezioni della sessione di ieri paiono confermate: il differenziato di Julio Sergio lascia intendere che il testaccino ne saggerà le condizioni fino all’ultimo. In caso di forfait, sembra favorito Alexander Doni. Rientra l’allarme per la mancata presenza di Mirko Vucinic, il quale aveva saltato la seduta di ieri per attacco febbrile: il montenegrino c’è e lavora con il gruppo.

Trigoria: Roma-Sensi, colloquio serrato. Vucinic, febbre a 39

 Dal sito della Signora in Giallorosso:

Sulla graticola, e non solo per quanto riferisce una classifica impietosa a tal punto da suggerire di mettere in archivio qualunque ambizione scudetto. La cavalcata dello scorso anno si è trasformata in un passo da gambero che evidenzia lacune, limiti, inconsistenza e incostanza. La Roma procede all’indietro, Claudio Ranieri si fa portavoce e referente delle maggiori responsabilità ma le crepe di cui si va dicendo da tempo, all’interno dello spogliatoio giallorosso, sono diventate voragini. Il post Napoli è stata una domenica carica di tensione nel corso della quale il tifo più caldo e presente ha preteso una serie di chiarimenti culminati nella chiacchierata di una ventina di minuti con Francesco Totti. Emblema di Roma, anche stavolta. E se, per scelta tecnica, il capitano pare uno dei meno indicati per esprimere malconmtento a causa di un impiego scarso, il Pupone continua a essere – soprattutto nelle difficoltà – il collante tra la rosa e il tifo. Tra la società e la squadra. Tra il tecnico e il gruppo. Che si guardino in cagnesco o provino freddezza reciproca, Totti e Ranieri sono in ogni caso investiti del difficile compito di rinsaldare l’ambiente e far sì che la gara di mercoledì contro lo Shakthar possa ricreare le condizioni per una ripartenza felice. Tradotto, in Champions League conviene vincere e convincere: il passaggio del turno è dovere professionale e obbligo morale. Perchè i turchi sono forti e temibili, non superiori. Giocherà un ruolo determinante l’approccio mentale alla gara: l’auspicio è di trovarsi di fronte agli undici che nella ripresa di Roma-Bayern Monaco erano stati in grado di ribaltare il punteggio in 45′, la speranza è di non tornare ad assistere al non gioco di cui, in quella stessa occasione, si dono resi protagonisti i titolari dei primi 45′. O, chiudendo il cerchio, all’immobilismo – fisico, caratteriale, mentale – di cui si è preso atto sabato sera contro i partenopei. Le buone nuove sono legate alla disponibilità, nel reparto difensivo, di Nicolas Burdisso e Philippe Mexes che, oltre a evitare a Cassetti l’ennesima prestazione fuori ruolo (ma contro il Napoli è stato tra i migliori) rischiano di far accomodare Juan in panchina.

Roma, Trigoria: Cassetti di fianco a Juan, in attacco Totti e…

 Partita decisiva, il Napoli saprà dare risposte certe. Capire in primo luogo che tipo di campionato attende i giallorossi, a cui una sconfitta potrebbe scombussolare i piani, e valutare quanto possano concretizzarsi i sogni scudetto dei partenopei. La Roma che si accinge a sfidare i campani è una formazione incerottata in difesa, dove mancherà sicuramente lo squalificato Burdisso e quasi sicuramente anche Philippe Mexes, in attesa di sapere se i due turni di stop saranno dimezzati. Di fianco all’unico centrale di ruolo, Juan, Claudio Ranieri posizionerà più per obbligo che per volontà, Marco Cassetti, affidando a Rosi la fascia. Omologo dell’italiano sarà – dall’altra parte – John Arne Riise. Perplessità, che l’allenamento ha sciolto in parte, anche in centrocampo: De Rossi, Simplicio e Perrotta dovrebbero essere certi di una maglia da titolari, il dubbio è relativo al doppio ballottaggio tra Taddei-Greco e Taddei-Menez. In tre si contendono una maglia. Situazione pressochè speculare in attacco, dove sarebbero in quattro – Totti, Borriello, Vucinic e Menez – a lottare per due posti. Pare che il capitano e il montenegrino siano in lieve vantaggio: Borriello e Menez, reduci dagli impegni con le rispettive nazionali, potrebbero cominciare in panchina.
Il testaccino, intanto, prima di cominciare la sessione di allenamento ha mostrato alla rosa la partita tra Napoli-Cesena per cercare di individuare punti di forza e di debolezza dei partenopei: motivo per il quale la seduta è cominciata con un lieve ritardo rispetto al solito.

Trigoria, Roma: Totti assente, verso l’Inter con Menez-Vucinic-Borriello

 Dal sito della Signora in Giallorosso:

L’Inter, poi tutto il resto. Nonostante la sbornia di ottimismo dovuta alle recentissime – e in divenire – evoluzion ilegate agli sviluppi societari – la Roma è chiamata a non mollare la rincorsa scudetto e riscattare il mezzo passo falso casalingo contro il Brescia quando, nonostante la contemporanea presenza del poker di attaccanti in dotazione, in giallorossi non sono riusciti a fare meglio del pareggio. Stavolta sarebbe stato difficile in ogni caso, ma a liquidare sul nascere l’idea che Claudio Ranieri potesse nuovamente affidarsi alla contemporanea presenza dei quattro d’attacco ci ha pensato Francesco Totti. Il pupone, di ritorno giovedì da un evento benefico che si è svolto a Venezia, ha accusato qualche linea di febbre che anzichè diminuire, con il passare delle ore è semmai aumentata. Assente dal Fulvio Bernardini ieri, il capitano non si è allenato con il gruppo nemmeno oggi. Lontani dai campi, sebbene fossero a Trigoria, Philippe Mexes (due turni di squalifica) e David Pizarro, che procede nel lavoro differenziato. Adriano prosegue il lavoro di recupero dall’operzione alla spalla nella palestra del centro sportivo. Sotto un sole caldissimo e lo sguardo vigile di una ventina di tifosi, la rosa comincia ad allenarsi appena dopo le 11.

Trigoria, Roma: Brighi out, Menez recuperato

 Dal sito della Signora in Giallorosso:

Sessione di allenamento della vigilia, per la rosa giallorossa, che si appresta ad affrontare nel turno infrasettimanale di campionato, il Brescia. La Roma alle porte della 23esima giornata (si gioca allo stadio Olimpico mercoledì 2 febbraio alle 20.45) deve fare i conti con defezioni annunciate e continuative. Indisponibili da tempo David Pizarro e Adriano, nelle file capitoline si registra anche la defezione di Matteo Brighi e il dubbio legato alle condizioni fisiche di Jeremy Menez, reduce da un duro colpo accusato nel corso della sfida di quarti di finale della coppa Italia contro la Juventus. Claudio Ranieri si trova a risolvere, entro le prossime ventiquattro ore, almeno tre dubbi che si manifestano in altrettanti ballottaggi: il primo è quello tra il francese e Simone Perrotta; il secondo riguarda l’utilizzo di uno tra Mirko Vucinic e Marco Borriello; il terzo accorpa i tre centrali di difesa – Mexes, Burdisso, Juan – tra i quali giocherà solo uno. Facendo riferimento alla formazione schierata a Bologna (ma neppure quella gara, ha insegnato il testaccino, può fare testo per anticipare le mosse dell’allenatore), chi pare sicuro del posto da titolare è Francesco Totti. Nella mattinata di Trigoria mancano all’appello i tifosi capitolini nonostante il clima non sia eccessivamente freddo. Prevedibile che Pizarro si faccia vivo solo sul finire della mattinata, chi non c’è più è Antunes, approdato a Livorno nel corso delle ultime ore di mercato invernale. Da annotare un doppio colloquio prima che si desse il via alla seduta: tra Ranieri e la squadra e, il secondo, tra l’allenatore e Loria (evidentemente, qualcuno ha chiesto chiarezza rispetto all’immobilismo in fase di mercato: le voci di un trasferimento a Bergamo del difensore erano insistenti ma non se n’è fatto nulla).

Trigoria, Roma: Brighi, Pizarro e Menez a parte

 Dal sito della Signora in Giallorosso:

La fitta nevicata stona con un sole a palla che ha fatto capolino su Trigoria fin dalle prime ore del giorno. La settimana comincia senza il sapore della vittoria per via del fatto che Bologna-Roma non si è conclusa ma, in vista dell’infrasettimanale contro il Brescia, la buona notizia è che Claudio Ranieri può contare sul recupero di chi aveva concluso con acciacchi che ne hanno messo in dubbio la presenza in Emilia. Marco Borriello, ieri, era destinato alla tribuna per mal di schiena, Jeremy Menez ha iniziato in panchina: ci sono entrambi, al Fulvio Bernardini, con la differenza che mentre il bomber lavora con il gruppo, il francese si esercita a parte sul campo C. Gli assenti sono tre: oltre all’infortunato Adriano e a David Pizarro (che calcherà l’erba in solitaria verso la fine della mattinata), manca anche Matteo Brighi.

Trigoria, Roma: Borriello lavora a parte, Perrotta esce zoppicando

 Dal sito della Signora in Giallorosso:

Trigoria. Vigilia dei qurti di finale di coppa Italia contro la Juventus, gara secca da dentro o fuori con la vincente che affronterà una tra Napoli-Inter, sfida in programma stasera allo stadio San Paolo di Napoli. Gli spezzoni di Roma visti al Fulvio Bernardini suggeriscono, per quanto visto nel corso della settimana, indicazioni attendibili in fase offensiva: con l’assenza forzata di Francesco Totti per squalifica e quella di Adriano per infortunio, la coppia di attacco destinata a scendere in campo dal 1′ all’Olimpico torinese dovrebbe essere composta da Mirko Vucinic e Jeremy Menez, visto che anche Marco Borriello pare in condizioni non ottimali. L’ex rossonero, infatti, svolge differenziato per il secondo giorno consecutivo e, tenendo conto dell’assenza di lunedì, è un trittico di giorni che non svolge regolare seduta con i compagni. Al centro sportivo non si sono visti, oltre ad Adriano, neppure Pettinari e Loria. Borriello lavora con Paolo Bertelli sul campo C mentre la rosa prende possesso del B e comincia a svolgere sessione di allenamento appena dopo le 11. Da annoverare la presenza in loco di Rosella Sensi che, come accaduto il giorno prima della sfida contro la Lazio, ha voluto garantire vicinanza ai calciatori. Nove gradi centigradi portano a dire che il freddo, non eccessivo ma si fa sentire, terrà lontano un numero elevato di tifosi. Per ora se ne vedono pochi.

Trigoria, Roma con Vucinic. Differenziato per Pizarro e Borriello

 Dal sito della Signora in Giallorosso:

TRIGORIA – Il quarto di finale di coppa Italia si avvicina. In attesa di raggiungere Torino per contendere l’approdo in semifinale alla Juventus, la Roma si presenta al Fulvio Bernardini con qualche recupero, rispetto alla seduta di ieri, e alcune defezioni confermate. Mancano Loria, Pizarro (che svolgerà differenziato verso la fine della mattinata) e Adriano mentre tornano a lavorare con i compagni sia Vucinic che Castellini. Dopo qualche minuto dell’ingresso della rosa, che di consueto si posiziona sul campo B, si vede anche Marco Borriello, reduce da una botta accusata nel corso della partita contro il Cagliari, che svolge differenziato sul campo C in compagnia di Paolo Bertelli. E’ il penultimo allenamento in vista dell’incontro di Tim cup, domani i giallorossi svolgeranno l’ultima sessione che anticiperà l’elenco dei convocati e la conferenza stampa di Claudio Ranieri. Ad oggi, il ballottaggio da sciogliere pare quello che coinvolge gli attaccanti: non dovrebbe partire dal primo minuto uno tra Vucinic, Borriello e Menez. A Trigoria, verso le dieci, si presenta Gian Palo Montali che si ferma a scambiare qualche battuta con i tifosi già assiepati lungo la recinzione del centro sportivo. Solito freddo da non riuscire a stare fermi.

Live Trigoria, assenti Borriello e Vucinic; dedica speciale a Simplicio

Dal sito della Signora in Giallorosso:

Il terzo posto in classifica con sorpasso alla Lazio, Milan con sei punti di vantaggio e Napoli a più due dalla Roma. Epilogo temporaneo da marcia positiva, filotto di tre vittorie in sette giorni, un quarto di finale di coppa Italia alle porte contro la Juventus. Giovedi sera, all’Olimpico di Torino, mancherà Francesco Totti, giunto a scontare mezza squalifica, ma l’attacco pare essere il reparto che meno preoccupa. Menez, Vucinic, Borriello: affidarsi a chi sta mostrando di saper risolvere una partita con una giocata non pare complicato. Pausa domenicale, per i giallorossi, che sono tornati ad allenarsi stamane sul campo B di un Fulvio Bernardini baciato dal sole nonostante la temperatura ancora fredda. La prima occhiata di una Trigoria vestita di giallorosso, con tanto di tifo danese assiepato all’esterno del cancello di ingresso, porta a valutare qualche assenza attesa e qualche altra che giunge a sorpresa. Mancano Borriello, Riise, Vucinic, Castellini, Adriano e Pizarro. Facile prevedere che il cileno svolgerà differenziato, come gli capita da una settimana a questa parte, mentre è ancora presto per giustificare le assenze degli altri. Da segnalare una scritta impressa sul muro di recinzione del centro. “Simplicio pallone d’Oro“, a coronare una settimana indimenticabile per il centrocampista brasiliano che ha assaporato il gusto di segnare in un derby. Il mittente del pensiero, tal Braciola, incarna (è il caso di dirlo) l’opinione di una fetta cospicua di giallorossi che, se non di vedergli sollevare l’ambito trofeo, auspicano di percepire l’ex Palermo sempre più imprescindibile rispetto alla rosa capitolina.

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