Derby, l’Olimpico si fa bello

 Dal Corriere dello Sport:

Sessantamila, forse più. Sarà un derby con le atmosfere e il clima dei derby migliori, con due tifoserie che al motto il derby viene prima di qualsiasi altra cosa, hanno messo da parte i rispettivi malumori, per stringersi attorno alla loro squadra con l’obiettivo di poter vivere una notte da ricordare a lungo. Con il ritorno anche delle coreografie che hanno fatto la storia dei derby.
ROMA – Sono rimasti a disposizione soltanto un po’ di biglietti di Tevere centrale, un po’ di più di Monte Mario, per il resto l’Olimpico stasera presenterà uno spettacolo da applausi. Ci saranno più tifosi romanisti visto che il calendario ha indicato la Roma nella squadra di casa. Tutti i gruppi della Sud e i Roma club si sono mobilitati per questo appuntamento. Alcuni hanno scelto di trascorrere una vigilia di solidarietà, come il Roma club Tevere che ieri è stato in Abruzzo a portare materiale sportivo raccolto grazie alla generosità dei tifosi. Oggi, però, saranno tutti sugli spalti. E nella Sud, dopo anni di assenza, ci sarà una grande coreografia. Sono state spese diverse migliaia di euro per allestirla. Ovviamente è top secret. Di sicuro pare che ci sarà un grande striscione con un disegno e tutto attorno cartoncini colorati. In più una lunga scritta, il contenuto non viene rivelato neppure sotto tortura (non è da escludere che possa essere citato il presidente della Lazio Lotito).

Quando si dice uomo squadra: Totti 9 gol, gli stessi della Lazio

 Dal Messaggero:

Nove gol in campionato Francesco Totti; nove gol tutta la Lazio. Cioè un uomo da solo ha realizzato le stesse reti di una squadra. Il capitano della Roma, nelle quattordici partite di campionato fin qui disputate, ha detto presente solo nove volte. Un gol a partita. Totale minuti in campo, ottocentoundici. La Lazio di Zarate invece stenta sotto porta. Solo nove reti, con l’argentino fermo a due. Un dato, questo, che regalerà sicuramente il sorriso a Totti in vista di questo derby. Anche perché il suo rapporto con il derby ha vissuto momenti così e così. Trenta i derby giocati, ventisei in campionato, quattro in coppa Italia. In campionato dieci sconfitte (dodici in totale, subito dopo c’è Silvio Piola che ne ha persi dieci), sette vittorie e nove pareggi. Sei i gol segnati, può sempre raggiungere Delvecchio e Da Costa. Non va in rete contro la Lazio dal 23 ottobre del 2005, un gol che lo portò a festeggiare con il pallone sotto la maglia e un bambolotto in braccio, dedicato alla moglie Ilary, in quel periodo in attesa del primogenito Cristian.

Roma-Lazio: De Rossi, Menez, Riise pronti a essere decisivi

Francesco Totti uomo derby. Chi, tra i giallorossi, non lo spera. Anche perchè farebbe assonanza con tutte le altre volte – registrate nella Storia – in cui il Capitano ha messo la propria pennellata a ultimare i quadri più belli dal titolo in sequenza “Capolavori. Il derby“.
Eppure, a interpretare nel migliore dei modi numeri e analisi tecniche viene da pensare che a decidere la stracittadina potrebbero essere altri calciatori. Uomini a cui tocca il compito di fatica ma che sanno essere decisivi per dettagli fondamentali (vedi Riise, capace di punizioni dalla potenza indicibile: riuscisse a metterci anche la precisione, ahi Lazio), giocatori chiamati al salto di qualità attraverso un gesto che rimanga nella memoria (vero Menez? Un gol, e da grezzo diventeresti idolo di una curva), bandiere da cui ci si aspetta un guizzo in ogni occasione anche solo per festeggiarle con un pieno di gioia (che esplosione di giubilo trascinerebbe una rete di De Rossi?).
Ecco l’analisi de Il Corriere dello Sport che identifica proprio in Jeremy Menez, Daniele De Rossi e John Arne Riise tre probabili “man of the match”:

Julio Sergio e Burdisso, gioia derby per entrambi?

Tratto da Il Romanista: lo straordinario epilogo della carrietra di Julio Sergio Bertagnoli che – abituato a vivere il derby dalla panchina (se tutto andava bene) – si ritrova ad affrontare la Lazio con una maglia da titolare sulle spalle e l’ennesima stracittadina di Nicolas Burdisso, uno che di derby – tra Italia e Argentina – ne ha disputati parecchi. Certa la presenza dell’estremo difensore, in dubbio quella dell’ex interista che è in ballo per una maglia ma non ha ancora la conferma di rientrare nell’undici titolare.L’articolo:

Fuoco e brividi: ecco il derby di Claudio Ranieri

 Il battesimo nel derby, un romano, non lo dimenticherà mai. Un battesimo per il quale Claudio Ranieri ha dovuto attendere tanto. Anche per questo la veste di tecnico “razionale e distaccato” lascerà il posto, per una notte, all’anima testaccina del ragazzo di San Saba. Perché “per un romano e romanista il derby è il derby“. E’ un battito in più degli altri. Un fuoco da gestire: perché riscaldi, senza bruciare. Lo sa Ranieri, lo sanno più di lui Totti e De Rossi: “Francesco sente la partita in modo particolare – ha commentato l’allenatore nella conferenza stampa della vigilia -, ma ne ha vissute talmente tante che saprà come affrontarla. Il fatto che la Lazio non abbia alcun romano in rosa si traduce nel fatto che la gara la sentiamo un po’ di più. Non credo sia un vantaggio per noi. Sarà importante essere determinati, occorre grande concentrazione. In generale, i giocatori stanno bene, sono fiduciosi. Sanno della posta in palio, vogliono fare una grossissima partita“. La posta in palio non sono solamente i tre punti. Roma-Lazio non è una partita come le altre. Forse Zeman è rimasto l’unico a credere il contrario. Viceversa, Ranieri è consapevole di dover fare i conti con una squadra che punterà sulla stracittadina per dare una sterzata alla stagione: “Loro lotteranno dal primo all’ultimo minuto – avverte il tecnico -. Le differenze con noi sono minime. Abbiamo solo fatto qualche vittoria in più. Hanno una difesa ermetica, la quarta in Italia. So che la Lazio non vince da tanto: spero solo che non inizi a girare da domani sera, anche se prima o poi, per la legge dei grandi numeri, dovrà farlo“. E a chi gli dice “magari dalla prossima settimana“, Ranieri sorride e replica “ecco“. Che non è scaramanzia. Perché il tono è deciso. Lo stesso con il quale ha chiesto ai suoi ragazzi un solo risultato.

Maurizio Battista ad AsRomaLive.com: “Il derby? Vinciamo noi. Sempre più convinto!”

 Io so’ della Roma cari miei…“: preambolo di uno sketch di Maurizio Battista, comico romano, che in uno dei suoi spettacoli decise, anni fa, di “bersagliare” la sua squadra del cuore. Vittima l’allora compagine di Del Neri, Battista non si risparmiò battute a raffica: da Pelizzoli, “lo sai che si può prendere con le mani la palla?!”“, a Delvecchio, “è alto un metro e novantacinque non la prende di testa“, passando per la difesa, “a zona o a uomo? No, la nostra è autunno-inverno, è composta da modelli!“. Non voleva fare semplice ironia, Maurizio Battista, piuttosto il suo “era lo sfogo di un tifoso deluso“, racconta ad AsRomaLive.com alla vigilia del derby. Il comico sarà in scena da questa sera al Teatro Olimpico di Roma, fino al prossimo 3 gennaio, con il suo nuovo spettacolo “Sempre più convinto“. Ad accompagnarlo, una band guidata dalla voce di Lallo Circosta e il suo fedele cane “Nerone“: “Più che uno spettacolo, lo considero un happening tra amici. Spettacolo è una parola grossa! Si parlerà dell’Italia, delle donne, della lingua, dell’economia, tra momenti divertenti e altri commoventi. Nello specifico non so come inizierà, ancora non c’ho pensato!“, racconta con aria scanzonata e con un pizzico di fretta, a poche ore dalle ultime prove e, soprattutto, mentre sta cuocendo il riso!
Far ridere è il suo mestiere. Quella volta che massacrò la Roma di Del Neri, non ebbe timore che qualcuno ci potesse rimanere male?
Partendo dal presupposto che il calcio dovrebbe imparare a sfottersi un po’, devo ammettere che quella volta ero proprio incazzato! La Roma si ama, è vero, ma nulla mi impedisce di dire quello che penso: sono un tifoso, pago Sky, posso dire quello che mi pare? Dobbiamo comprare la maglietta, fare l’abbonamento, ma non ci possiamo arrabbiare: mi sembra che ci stiano spremendo un po’ troppo“.

Cesari: “Rizzoli per Roma-Lazio, scelta azzardata”

 Dalla rubrica “Ave Cesari” de Laroma24.it, l’ex arbitro Graziano Cesari commenta la designa di Nicola Rizzoli per il derby Roma-Lazio: “Quella di domenica sera tra Roma e Lazio è una partita difficilissima e delicatissima, soprattutto per Rizzoli, che ritorna al derby capitolino dopo un po’ di tempo. Rizzoli si è affermato in campo internazionale diventando un arbitro di grandissimo livello, tra i primi trenta in Europa. Il problema potrebbe essere di natura psicologica, ossia vedere se è riuscito ad assorbire o dimenticare quello che è successo in passato con la Roma. In dichiarazioni che non sono di certo recenti, ma che rimangono scritte e ben fissate nella memoria di tutti, aveva annunciato qualche difficoltà quando si trovava ad arbitrare la squadra giallorossa.

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