Motta – Roma: titoli di coda

 Da Il Messaggero:

Archiviati i rinnovi contrattuali (Julio Sergio, Cassetti e Taddei) e gli arrivi a parametro zero di Adriano e Fabio Simpicio, a Trigoria scatta l’operazione-Burdisso. Insieme al capitolo-cessioni, il ds Daniele Pradè si concentra su quello che viene ritenuto da Claudio Ranieri il perno della difesa giallorossa. Per riscattarlo dall’Inter, nei giorni scorsi Rosella Sensi haconfidato nella signorilità di Moratti: «E’un signore, sono convinta che non ci saranno problemi. Magari ci vorrà tempo ma sono ottimista». Parole non banali quelle del presidente. Il passaggio – «ci vorrà del tempo» – indica come la Roma, al di là delle vicende che riguardano la controllante Italpetroli, ha bisogno di qualche settimana per far cassa con alcune cessioni per poi esaudire le richieste nerazzurre. In attesa di offerte convincenti per il duo brasiliano Doni-Baptista (probabilmente se ne parlerà dopo il Mondiale), e aspettando le avance per Brighi da una delle due squadre genovesi, il primo indiziato a lasciare la capitale è Motta.
In un primo momento la Roma aveva pensato di intavolare un discorso con l’Udinese che riguardasse uno scambio di comproprietà con Isla. Ma l’eccessiva valutazione data dalla società friulana al cartellino del cileno (10 milioni), ha fatto in modo che i piani cambiassero in corsa.

Mazzone: “Toni al Genoa? Grande acquisto”

 Carlo Mazzone affronta l’argomento Luca Toni e – dopo l’addio del bavarese alla Capitale – lo fa per ribadire che solo per colpa degli infortuni, l’ariete non ha avuto modo di dimostrare ancora di più il proprio valore. Non solo: per il Genoa, afferma l’ex tecnico giallorosso, si tratterebbe – qualora Toni finisse lì – di un gran bell’acquisto. Da Il Romanista:

Ancora poche ore e Luca Toni sarà ufficialmente un giocatore del Genoa. L’ormai ex attaccante giallorosso è a tutti gli effetti il nuovo centravanti della formazione di Gasperini. Il presidente genoano Preziosi domani dovrebbe ufficializzare l’acquisto del centravanti campione del mondo in carica. Si chiude così il rapporto del Numero 1 con la Roma, un rapporto fatto di alti e bassi, di gol importanti ma anche di un infortunio che gli ha impedito di esprimersi al meglio nei suoi sei mesi romani e romanisti.
In questi giorni Toni ha parlato molto della sua avventura, manifestando il rammarico per le scelte della società, che gli ha preferito la scommessa-Adriano. Se fosse dipeso da lui, insomma, Toni sarebbe rimasto a Roma. «Alla Roma sarei rimasto volentieri, però la società ha deciso di fare altre scelte e io, a quel punto, ho deciso di farne altre a mia volta».

Mondiali 2010, Italia: De Rossi spettatore nell’1-1 contro la Svizzera

 Meglio che contro il Messico, certo, ma quanto ci voleva? Nella sfida pre Mondiale tra Italia-Svizzera, gli Azzurri racimolano un pari che somiglia a un amuleto (si fece 1-1 anche nell’amichevole contro gli elvetici alla vigilia del Mondiale 2006). Una manciata di minuti per Daniele De Rossi, entrato allo scadere della ripresa per dare il cambio a Palombo. Da Il Romanista:

Doveva essere 1-1, e 1-1 è stato. Probabilmente Lippi non chiedeva di meglio all’ultima amichevole della Nazionale prima del Mondiale. A Ginevra contro la Svizzera gli azzurri dovevano cancellare, almeno in parte, il ricordo dell’orribile prestazione col Messico di qualche giorno fa e non mettersi contro la scaramanzia. Quella che vuole l’Italia diventare campione del Mondo dopo aver pareggiato con un gol per parte contro gli elvetici. Era successo nel 1982 (per noi segnò Cabrini) e la storia si era ripetuta anche quattro anni fa (stesso risultato e rete di Gilardino). Qualche progresso rispetto al match di giovedì in effetti si è visto. Certo, fare peggio era difficile, ma le riserve (il ct ha lasciato a riposo quasi tutti i titolari) hanno mostrato un tono atletico superiore. Un segnale che fa diminuire le perplessità sulla preparazione effettuata al Sestriere. Lippi schiera dunque l’Italia 2, fuori anche De Rossi (che entra a 2’ dal termine). In campo ci sono Chiellini, al rientro dopo l’infortunio, e Montolivo che, degli undici di partenza è il più titolare di tutti a causa dello stop di Pirlo. Dieci minuti e sembra profilarsi un’altra serata nera.

Burdisso a Moratti: “Voglio la Roma. Lasciami qui”

 Nicolas Burdisso prende posizione chiara rispetto al suo futuro e, dal raduno pre Mondiale dell’Argentina, interviene rivolgendosi direttamente a Massimo Moratti. La richiesta? Restare a Roma, lasciarlo rimanere nella Capitale. Da La Gazzetta dello Sport:

Vorrebbe mettere radici. A Roma. Nicolas Burdisso parla dal ritiro dell’Argentina sempre con un filo di voce. Quasi avesse il timore di disturbare. Per uno con il suo carattere, deve essere strano ritrovarsi attaccata addosso l’etichetta di «uomo mercato». Ma è la semplice verità. Il «Padroncito» piace a tanti. In particolare a Roberto Mancini, che lo vorrebbe portare in Inghilterra, al Manchester City. Il club anglosassone ha presentato un’offerta ufficiale all’Inter. Quindici milioni di euro. Tanti soldi. Una proposta difficile da rifiutare. Il problema, però, è convincere Burdisso. Che in questo momento ha tutti altri progetti. Il difensore argentino esce per la prima volta allo scoperto con un appello che ha per destinatario il presidente dell’Inter Massimo Moratti. Un uomo che gli è sempre stato vicino nei momenti difficili. « Capisco — spiega Nicolas — che ogni club ha il dovere di pensare ai propri interessi, però chiedo al presidente Moratti di lasciarmi alla Roma. Questa è la soluzione che più mi farebbe felice». Messaggio più che chiaro. Contropartita Certo, la famiglia Sensi non può mettere sul piatto i soldi degli sceicchi del City. Gli scenari economici sono molto diversi. Servirebbe una contropartita tecnica. L’Inter ha già fatto sapere che le interesserebbe il difensore della nazionale brasiliana Juan. Un’operazione che garantirebbe alla società giallorossa Burdisso e soldi.

Rinnovo del contratto di Taddei, ecco i numeri

 La Roma non ha di certo trovato l’accordo con Cristiano Ronaldo, ma tutto sommato Rodrigo Taddei un suo “perchè” in questa squadra ce l’ha e, a livello tattico, è fondamentale per le strategie sia offensive che difensive di Claudio Ranieri. Lunedì mattina verrà ufficializzata dalla società l’intesa con il giocatore. I termini del contratto sono molto semplici, il brasiliano dovrebbe firmare un quadriennale da 1.600.000 euro per i primi tre anni più un bonus di 200.000 euro legato alle presenze. L’ultimo anno, invece, a Taddei verrebbero riconosciuti 1.100.000 euro con bonus facilmente raggiungibile di circa 500.000 euro.

Amichevole Pre-Mondiale, L’Italia affronta l'”Amuleto” Svizzera

 Qualcuno sicuramente ricorderà il “Pugile Suonato”, l’Italia vista giovedì pomeriggio contro il Messico sembrava la trasposizione calcistica di quel grottesco personaggio “gassmaniano”. Stasera Lippi ci riprova, con le seconde linee, fuori per infortunio Pirlo e Camoranesi, e allora ecco che a Ginevra (ore 20.45 Rai1) con la Svizzera sarà subito “Mondiale” per evitare una figuraccia “Mondiale”. La compagine elvetica, a sua insaputa, è il “portafortuna” degli azzurri, infatti sia nell’82 sia nel 2006 dopo un pareggio per 1-1 tra le due formazioni, l’Italia andò a vincere la Coppa del Mondo. In giornata sul valore delle amichevoli si è espresso anche Gianni Petrucci, presidente del Coni: “Siamo in partenza. Io non credo alle amichevoli. Le sfide vere sono quelle dei Mondiali e in quelli l’Italia si batterà come è abituata a fare. Quando l’Italia si muove lo fa per vincere“.

Il Chelsea “Mondiale” perde i pezzi. Sud Africa negato già per 7 big

 Non molto tempo fa, si parlava del fatto che le società di club potessero richiedere cospicui risarcimenti alle federazioni nazionali per gli infortuni più o meno gravi riportati dai propri giocatori in nazionale. Se la proposta in Inghilterra fosse passata, in questi giorni, il Chelsea avrebbe avuto diritto ad incassare una “bella” cifra; infatti nel giro di poche settimane hanno dato forfait all’avventura sudafricana ben 4 giocatori dei blues infortunatisi durante il ritiro pre-mondiale delle loro rispettive nazionali. A dare inizio alla macabra processione è stato Michael Ballack, poi è stata la volta di Essien, recentissimi sono invece i problemi della punta di diamante ivoriana Drogba, infine oggi l’esclusione del factotum Obi Mikel dalla rosa della Nigeria. Sfortuna “Mondiale” per “king” Ancelotti.

Adriano, minacciato di morte il suo amico d’infanzia

 Adriano, novità sulla sua presunta vicinanza con il narcotraffico:

La Polizia di Rio de Janeiro che controlla il traffico di droga nel Complexo da Penha ha portato alla luce alcune novità che riguardano ancora Adriano. Ad Yves, esterno prima del Vasco e oggi del Paranà, amico d’infanzia del neo acquisto giallorosso, è stato impedito l’accesso alla favela Vila Cruzeiro in occasione di una festa di fine d’anno e minacciato di morte da Fabiano Atanásio da Silva, detto FB, il narcotrafficante al quale Adriano ha passato una ingente somma di danaro (60 mila Reais). Spaventato Yves decise di non raggiungere la casa dove vive la famiglia. L’amicizia tra Adriano e Yves è antica. Vicini di comunità, sono cresciuti insieme aumentando la loro amicizia. Nel 2001 Adriano portò l’amico Yves in Italia; lui è quello ripreso accanto all’ex idolo del Flamengo nella fotografia incriminata, quello con in mano l’abajur dorato a forma di mitra, ed in un’altra tutti e due mostrano con le mani le iniziali del Commando Vermelho.

Mondiali 2010: L’Inghilterra di “don” Fabio Capello

 Notoriamente si dice che il calcio sia nato in Inghilterra, in Gran Bretagna per la precisione. La prima partita della Nazionale inglese è datata 30 novembre 1872 in quel di Glasgow contro la Scozia per il match d’apertura del torneo Interbritannico. Da lì una lunga serie di amichevoli e i tre ori olimpici delle edizioni del 1900, 1908 e 1912.

La Federcalcio inglese entrò a far parte della Fifa nel 1906 per riuscirne nella seconda metà degli anni ’20 a causa di alcune divergenze di vedute con i vertici dell’associazione.

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