Roma, mercato congelato: mezzo Brasile in vendita, ma chi compra?

 Anche sulle pagine sportive de Il Tempo, la situazione di mercato della Roma viene presentata in maniera poco felice. Stando alle analisi del quotidiano, infatti, tutto è fermo almeno fino alla cessione di Alexander Doni, Julio Baptista e Cicinho. I tre brasiliani che i giallorossi stanno provando a piazzare da parecchi mesi. Ma nessuno pare ingolosito a tal punto da spenderci qualche milione di euro. Testuale:

I nodi tornano al pettine. Vendere Baptista, Doni e Cicinho era una priorità della Roma a gennaio e lo è anche adesso. Facile a dirsi, complicato a farsi. La situazione è rimasta immutata e rischia di congelare il mercato dopo gli arrivi a parametro zero di Adriano (ripartito ieri per il Brasile, sarà a Trigoria dal 1˚luglio) e Simplicio. Venticinque milioni e duecentomila euro è la sommadegli ingaggi lordi per le prossime due stagioni dei tre brasiliani scartati da Ranieri: un macigno sul bilancio giallorosso, senza considerare che Doni ha un’opzione per un altro anno di contratto.
Nello scorso mercato di riparazione la società è riuscita a piazzare soltanto Cicinho in prestito al San Paolo (pagando pure una parte dello stipendio). Stava per vendere Baptista all’Inter per Burdisso ma non ha accettato lo scambio alla pari: col senno di poi forse era meglio dire di sì. Perché mentre la trattativa per il difensore argentino è diventa più complicata, la «Bestia» continua a non avere mercato.

Aleandro Rosi si (ri)presenta: “Roma, è tre anni che non vedo l’ora”

 Il rientro alla base di Aleandro Rosi è imminente: l’ex senese, infatti, dopo il triennio di esperienze accumulate tra Verona, Livorno e Siena torna a Roma. E, nelle parole rilasciate a Il Corriere dello Sport, è evidente la voglia sfrenata di Rosi di riprendere da dove aveva lasciato: dalla sua Roma, dalla maglia giallorossa. Testuale:

Il cerchio si è chiuso. Il cerchio è quello di Aleandro Rosi. Tre anni fa andò via dalla sua Roma, una tappa a Vero­na sponda Chievo, un’altra a Livorno, quindi Siena, sempre sognando di tornare da dove era partito. Accontentato. La Roma lo ha rivoluto per affidargli il presente e il futuro della corsia destra. Ora tocca a lui.
Rosi ormai si può dire, tornerà alla Roma.
«Pare».
Come pare?
«Nel senso che non è ancora ufficiale. Però penso proprio che ci siamo».
Era quello che voleva, no?
«Dire che sono felicissimo è banale, ma è così. Era quello che volevo dal primo giorno che sono andato via».
Un brutto giorno.
«Piansi di brutto salutando tutti».
Ora, però, a distanza di tre anni, quel distacco si può dire sia stato importante.

Burdisso – Roma: si complicano le cose

 Nicolas Burdisso alla Roma. se fosse solo questione di volontà, l’affare si sarebbe chiuso da parecchio tempo. Purtroppo, all’Inter se ne fanno ben poco dei desideri del centrale di difesa e – se i giallorossi non mettono sul piatto almeno 7, 8 milioni di euro – l’affare potrebbe anche saltare (nella peggiore delle ipotesi). Domanda: dove li trova, la Roma incapace di fare cassa, i soldi per riscattare Burdisso? Da Il Corriere della Sera:

«Due colpi importanti li abbiamo centrati in anticipo, per completare l’organico non c’è fretta». A Trigoria si ostenta tranquillità considerando che, lo dice Daniele Pradè, «gli affari migliori si fanno in agosto». Dopo le acquisizioni di Adriano e Simplicio, però, la paralisi della Roma sul mercato è un rischio nemmeno troppo remoto. Per tutte le operazioni di contorno (un terzino, un esterno di centrocampo e il quarto centrale difensivo) si può attendere anche l’ultima settimana, mentre la priorità di Ranieri resta una e una sola: l’acquisto di Nicolas Burdisso. Uscire dall’impasse, dunque, significa anzitutto trovare quei 7-8 milioni di euro indispensabili per convincere l’Inter a privarsi definitivamente dell’argentino.

Adriano da oggi in Brasile. A Roma il 1 luglio

 Prosegue come da previsione la vacanza estiva di Adriano che – dopo la tappa in Sardegna – è volato alla volta di Rio de Janeiro nella giornata di ieri. L’Imperatore tornerà a Roma il 1 luglio per cominciare – 12 giorni prima degli altri – la preparazione in vista della stagione 2010/11. Da Il Corriere dello Sport:

Adriano è tornato in Brasile. Ieri è volato, come previsto, nella sua Rio per trascorrere gli ultimi dieci giorni delle sue vacanze. «Non vedo l’ora di cominciare con la Roma » ha ribadito prima della partenza. L’ora sarà il prossimo primo luglio quando lui e Fabio Simplicio si presenteranno a Trigoria per iniziare la preparazione precampionato dodici giorni prima dei compagni per i quali il raduno (nazionali esclusi) è stato fissato il dodici luglio, partenza tre giorni dopo per le due settimane di ritiro a Riscone di Brunico. Adriano sfrutterà questi giorni in più di preparazione per ritrovare un minimo di condizione atletica, ma soprattutto per buttare giù un po’ dei chili in più che ha messo dopo essersi fermato oltre un mese e mezzo fa.

La Roma a Pizarro: “Isla?”. Il cileno: “Se si può, prendetelo”

 David Pizarro: a domenda, risponde. E, allorchè la dirigenza capitolina gli ha chiesto un parere sul connazionale Mauricio Isla, il Pek ha replicato prontamente. Se potete – le parole del metronomo giallorosso – prendetelo. Da Il Corriere dello Sport:

Pizarro ha detto sì. «Se si può, prendetelo» così ha sintetizzato il regista giallorosso alla dirigenza romanista il suo pensiero. A proposito del connazionale Mauricio Isla, giocatore che nell’ultima stagione gli osservatori della Roma hanno seguito con crescente interesse. Probabilmente non serviva il semaforo verde di Pizarro, ma certo non dispiace che anche uno dei giocatori più stimati nello spogliatoio romanista sia sulla stessa lunghezza d’onda della società. Per quello che ci risulta, Isla è la terza priorità indicata da Claudio Ranieri prima di far rotta con la sua barca verso il mar Egeo. Prima viene l’acquisto di Burdisso, poi l’arrivo di un esterno sinistro basso (oggi come oggi l’atalantino Bellini sembra il favorito), quindi, se si potrà, sarà Isla. Che chiuderebbe il cerchio del mercato romanista.

Aldair: “Roma, Adriano vale lo scudetto”

 Aldair su Adriano: un grande, a tal punto che la Roma lotterà per lo scudetto. Non solo: stando all’ex indimenticato difensore capitolino, l’Imperatore sarebbe stato parecchio utile al Brasile visto nella gara di esordio dei Mondiali del Sud Africa. Da Il Romanista:

«Scommetto che mi vuoi chiedere di Adriano». «Veramente volevo chiederti degli Allievi Nazionali» – la risposta – «ma se proprio vuoi parlare dell’Imperatore…». «No no, cominciamo dai ragazzi».
Sei venuto a fare il tifo per la Roma o per vedere qualche giocatore?
Volevo vedere due giocatori della Roma che sto seguendo, ma purtroppo sono arrivato tardi a causa del traffico e ho visto ben poco.
Ci sono giocatori nella Roma che in prospettiva possono arrivare in Serie A?
Sono ragazzi, sono molto giovani ancora. Per me è difficile esprimere un giudizio perché li conosco poco, anche se sono molto contento che la formazione giallorossa abbia vinto lo scudetto.
Anche Montella ha fatto bene al suo primo anno da allenatore.
Ha fatto un grande lavoro, per lui e per i ragazzi è importante iniziare a sentire se possono fare questo nella vita.
Credo che lui ci abbia pensato un po’ prima di intraprendere una carriera da allenatore…

L’Italia come Roma: tutti pazzi di De Rossi

 Nessuna novità per la Capitale, che in Daniele De Rossi incarna da sempre il proprio modo di essere. Nessuna nuova per i giallorossi, per i quali Capitan Futuro è un riferimento imprescindibile. Quel che stupisce e meraviglia, semmai, è il fatto di scoprire un’Italia impazzita per il numero 6 Azzurro, che pare essere diventato il simbolo nostrano di questi Mondiali sud africani. Da Il Corriere dello Sport:

Daniele De Rossi, il futuro è adesso. Oggi contro la Nuova Zelanda il centrocampista può scavalcare Totti ed entrare nella storia, come il giocatore della Roma con il maggior numero di gol in maglia azzurra. De Rossi con il gol contro il Paraguay ha raggiunto il suo capitano a quota nove, contro la Nuova Zelanda ha la possibilità di scavalcarlo. De Rossi è il centrocampista della Nazionale che ha più confidenza con il gol e questa è stata la sua stagione più prolifica. Quello di Cape Town è stato il suo dodicesimo gol stagionale, dopo i sette in campionato, tre in Europa League e uno in Coppa Italia. Oggi a Nelspruit raggiunge le 56 presenze in Nazionale.

Doni, Baptista, Cicinho: quel Brasile che alla Roma non va giù

 Alexander Doni, Julio Baptista e Cicinho: esiste una parte di Brasile che alla Roma – diventata col tempo colonia carioca – non è riuscita a mettersi in luce. Anzi. I tre veredeoro in questione sono oramai in rotta con il club capitolino e, se da un lato necessitano di un nuovo club, dall’altro la loro cessione si sta facendo sempre più problematica per via del costo dei cartellini e dei relativi ingaggi. Da Il Messaggero:

Dopo un mese nel quale – tra rinnovi contrattuali e gli arrivi a parametro zero di Adriano (tornato ieri in Brasile) e Simplicio – era filato tutto liscio, ecco le prime difficoltà. La brusca frenata dell’Udinese su Motta, dovuta al dietrofront (quanto strategico?) della Juventus sul difensore, potrebbe privare la Roma di tre milioni che a Trigoria già davano per certi. Mercoledì Pradè proverà un nuovo assalto ma le possibilità di un ripensamento da parte del club friulano appaiono remote: all’orizzonte c’è il rinnovo della comproprietà, con il terzino che rimarrebbe nella capitale per poi esser girato in prestito. Cash ricavato? Zero. Stesso dicasi per la brillante operazione che ha portato Curci alla Sampdoria. La Roma ha dato il via libera perché possa giocare un anno a Genova, consapevole che il cartellino del portiere a fine stagione non potrà che rivalutarsi ulteriormente (i doriani hanno pagano 2,250 milioni per il 50% del Siena).

“De Rossi: classe, forza, carattere. Sarebbe un vero All Black”. Parola di The Snake

 Italia-Nuova Zelanda è anche pre-partita, come testimoniano le parole di uno sportivo doc. Conrad Smith è uno che – di talento – ne ha da vendere. Giocatore di rugby nelle fila dei grandi All Blacks, il 29enne soprannominato The Snake ha avuto modo di elogiare in maniera palese Daniele De Rossi. Uno che, riferisce il campione della palla ovale, potrebbe essere parte degli All Blacks. Da Il Romanista:

«Sì, Daniele De Rossi sarebbe un vero All Black». I tifosi della Roma lo sanno da anni, perché Daniele incarna tutte le caratteristiche dei rugbysti neozelandesi: classe, forza, spirito combattivo, incapacacità di arrendersi. Adesso lo certifica uno che All Black lo è davvero: Conrad Smith, 29 anni, tre quarti di livello mondiale, una sorta di eroe in patria, attesissimo al Mondiale che si disputerà proprio in Nuova Zelanda il prossimo anno. Fisico possente ed esplosivo, grande rapidità, è soprannominato “The snake”, il serpente, per sua capacità di infilarsi nella linea difensiva avversaria con movimenti rapidi e con passaggi intelligenti e precisi. Laureato in legge, ha esordito con gli All Blacks nel 2004 nel test match contro l’Italia al Flaminio, mettendo a segno la sua prima meta dopo appena pochi minuti. In quell’occasione rivelò di conoscere tre cose di Roma: «La carbonara, il Colosseo e Francesco Totti». Oggi ne ha aggiunta una quarta: Daniele De Rossi: «Lo conoscevo meno rispetto a Totti, poi ne ho sentito parlare: è un grande giocatore, potrebbe essere tranquillamente un All Black».
Oggi vedrai la partita con la Nuova Zelanda?

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