Da Leggo:
Dai «venticinquemila gol» al rigore della discordia contro lo Shakhtar, dalle liti con i compagni (in campo e fuori) alle dichiarazioni fuori posto: Marco Borriello e la Roma non trovano pace. Tra l’ex-rossonero e lo spogliatoio giallorosso a dire il vero non è mai stato idillio. «Però segna un sacco di gol», si diceva fino a due mesi fa. Una giustificazione che serviva a nascondere le numerose antipatie che Borriello si stava attirando un po’ ovunque con l’andare dei giorni, ma che oggi (visto il recente score dell’attaccante napoletano) non regge più. Ranieri all’inizio della stagione, nella conferenza stampa prima di Cagliari-Roma, aveva lasciato intendere che l’acquisto di Borriello avrebbe portato più di una grana. E così è stato. Tra un gol e l’altro, l’ex-rossonero cominciava infatti a lamentarsi platealmente con i compagni per un passaggio sbagliato o un cross troppo lungo. Un atteggiamento non tollerato da uno spogliatoio consolidato da anni. De Rossi, suo amico da tempo, aveva provato a farglielo capire nelle segrete stanze di Trigoria. Borriello aveva chiesto scusa promettendo di limitare certi suoi atteggiamenti. La promessa è durata poco.
Le pagelle di Shakhtar Donetsk-Roma:
Shakhtar Donetsk – Roma, risultato finale 3 – 0
Montella a Sky: “Prima della partita avevo chiesto ai ragazzi di dare segnali di crescita, al di là della posta in palio. Ho visto una squadra propositiva, contro un grande avversario. Siamo arrivati diverse volte alla conclusione, dobbiamo ripartire dalle note positive. L’espulsione di Mexes ci ha condannato, non si può concedere un uomo in Europa per così tanti minuti. In ogni caso non voglio parlare delle decisione dell’arbitro. Sotto l’aspetto dell’organizzazione difensiva, nel secondo tempo, la squadra mi è piaciuta. Perchè ha calciato il rigore Borriello e non Pizarro? Io avevo designato il cileno, chi fa calcio sa che ci può stare la voglio di un calciatore di prendersi una responsabilità, Marco se la sentiva, mi dispiace che abbia sbagliato. La prossima volta tira chi dico io? Magari lo calcio proprio io! Il gesto di De Rossi? In campo non l’ho visto, ora mi rendo conto guardando il monitor. Certi gesti se diventano ripetitivi diventano antipatici. Un calcione in più ci può stare ma è importante rimanere nei limiti. Cosa ho detto alla squadra in vista del derby? Che sono contento per l’approccio alla gara e per la qualità del gioco, poi sono incavolato per altri episodi che vanno migliorati e che mi danno fastidio. Mi riferisco alle ammonizioni che pesano, che ti fanno rimanere in dieci e ad altri atteggiamenti. Dal punto di vista tecnico usciamo a testa alta. Se mettiamo da parte gli episodi stiamo crescendo. Come stiamo fisicamente? A Roma se ne è parlato tanto, ma spesso è stato un problema mentale, nei prossimi giorni ci lavorerò. La squadra è più corta e compatta da quando sono arrivato, stiamo sulla strada giusta”.