Borriello, da 25000 gol a zero

di Redazione Commenta


 Da Leggo:

Dai «venticinquemila gol» al rigore della discordia contro lo Shakhtar, dalle liti con i compagni (in campo e fuori) alle dichiarazioni fuori posto: Marco Borriello e la Roma non trovano pace. Tra l’ex-rossonero e lo spogliatoio giallorosso a dire il vero non è mai stato idillio. «Però segna un sacco di gol», si diceva fino a due mesi fa. Una giustificazione che serviva a nascondere le numerose antipatie che Borriello si stava attirando un po’ ovunque con l’andare dei giorni, ma che oggi (visto il recente score dell’attaccante napoletano) non regge più. Ranieri all’inizio della stagione, nella conferenza stampa prima di Cagliari-Roma, aveva lasciato intendere che l’acquisto di Borriello avrebbe portato più di una grana. E così è stato. Tra un gol e l’altro, l’ex-rossonero cominciava infatti a lamentarsi platealmente con i compagni per un passaggio sbagliato o un cross troppo lungo. Un atteggiamento non tollerato da uno spogliatoio consolidato da anni. De Rossi, suo amico da tempo, aveva provato a farglielo capire nelle segrete stanze di Trigoria. Borriello aveva chiesto scusa promettendo di limitare certi suoi atteggiamenti. La promessa è durata poco. Nella gara d’andata contro lo Shakhtar l’ex-rossonero era stato sorpreso (volutamente?) dalle telecamere mentre si lamentava per la scelta di Ranieri: «Tiene in panchina me che ho segnato venticinquemila gol». Uno sfogo che sembra essergli rivoltato contro. Da quel giorno infatti, Marco Borriello è rimasto a secco. Schierato dal primo minuto contro Bologna e Lecce senza grosso successo, Borriello ha avuto un’altra occasione con lo Shakhtar, ma l’ha sprecata malamente. Non contento del rigore fallito, infatti, si è lasciato andare all’ennesima esternazione fuori luogo. «Per Montella il rigorista era Pizarro? Prima che arrivasse lui i rigori li tiravo io», ha sbuffato come un bambino, lamentandosi di non essere stato avvertito della retrocessione a terzo uomo dei penalty. Il modo peggiore per rapportarsi con un nuovo allenatore. Quattro giorni prima, a Lecce, stessa scenetta con Pizarro che faceva finta di non ascoltare le lamentele plateali del compagno e regalava con un rigore perfetto i 3 punti alla Roma. A fine gara poi la lite con Menez con tanto di spintoni e insulti. Il francese ha chiesto scusa il giorno dopo, Borriello invece ha continuato con il suo atteggiamento. Che ieri gli è costato una dura reprimenda da parte della società e che a giugno potrebbe costargli un biglietto di ritorno per Milano.


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