Curva Sud, film dei 90′: dalla protesta (Tessera del Tifoso) al rifiuto della maglia di Totti

La Roma impiega 45 minuti per segnare tre gol alla Fiorentina e mettere in bagaglio la seconda vittoria consecutiva in campionato della gestione Ranieri (intervallata dal black out in Europa League), ma il cuore più caldo della tifoseria giallorossa è rimasto fuori dallo stadio per 32 minuti: protesta contro la Tessera del TIfoso (in particolare, contestazione rispetto all’articolo 9 della suddetta che ha valore retroattivo e secondo cui, coloro con precedenti sono impossibilitati ad accedere alle partite).

Che l’utile fosse unito al dilettevole, e che ci scappasse l’enesima contestazione verso la famiglia Sensi, va da sè. Il settore della sud si è cominciato a riempire soltanto al 32’ del primo tempo con la Roma già in vantaggio per 2-0. All’ingresso in curva, ha fatto seguito lo scoppio di alcuni petardi, mentre in Tribuna Tevere, in avvio di partita, era apparso uno striscione emblematico:

Noi cor core grosso, voi co’ la panza piena, vergogna“,

I numeri di Totti: a 3 gol da Batistuta

Vecchio? Stanco? Demotivato? Macchè. E’ sempre il solito Francesco Totti. L’imprescindibile. Ranieri lo ha stimolato, i tifosi lo hanno punzecchiato con la vicenda del rinnovo del contratto fino al 2014, ma Francesco Totti continua il suo magico momento, interrotto soltanto dall’opaca prestazione di Basilea in Europa League (nel quale, peraltro, è stato il migliore tra i giallorossi e l’unico a sfiorare il gol con una traversa clamorosa colpita direttamente da calcio di punizione).

Il capitano ha messo a segno contro la Fiorentina una bella doppietta, e il suo score personale aumenta di giorno in giorno. Sono diventati 13 le marcature realizzate in questo inizio di stagione (dieci delle quali collezionate nelle gare di andata e ritorno tra Gent e Kosice, preliminari di Europa League). Un bottino mica da ridere: per molti attaccanti, infatti, tredici reti stagionali rappresentano il biglietto da visita con cui chiudere una stagione.

Roma-Fiorentina 3-1: rassegna stampa

Brutta in Coppa e bella in campionato: il doppio volto della Roma che a Basilea sembrava una squadra senza alcuno stimolo e improvvisamente, contro la Fiorentina, ritrova motivazioni, grinta e carattere, non ha lasciato indifferenti i maggiori organi di stampa.

Il tema ricorrente sulle prime pagine dei quotidiani – sportivi e non – è ovviamente questo, oltre al fatto che lo sfogo e la ferma posizione di Claudio Ranieri in conferenza stampa (“Voglio vedere l’ABC del calcio”) ha dato frutti insperati e altamente positivi.

Fiorentina k.o. dopo una frazione, la Roma ha fatto quello che sa fare mandando al tappeto i viola dopo solo un tempo con l’apporto decisivo dei due elementi di maggior spicco: Francesco Totti e  Daniele De Rossi.

Roma-Fiorentina ai raggi X

 Alberto Gilardino si mette le mani nei capelli. Dopo 45′ la Roma sta vincendo per 3-0 e non sembra esserci possibilità di rimonta. E il Gila che fa? Quello che avrebbero fatto in molti: mani nei capelli, mezza rassegnazione (per l’altra metà, invece, è riuscito a sfruttare nel migliore dei modi l’unico errore della retroguardia di casa).

Non poteva esserci reazione migliore: una Roma spumeggiante, quasi impeccabile e che a tratti ha richiamato alla memoria quella dei tempi belli. Nelle cifre della partita contro una Fiorentina inesistente – se non per sporadiche iniziative – si percepisce il motivo della vittoria giallorossa. Roma in grado di evidenziare una caratteristica su tutte: la concretezza. Di questi tempi, una novità assoluta.

Roma-Fiorentina 3-1: Totti e De Rossi fanno mille con una notte

 La Roma dei romani fa “mille con una notte”. I giallorossi centrano il successo con i tre zeri in Serie A, battendo in casa la Fiorentina. Segnano Totti (doppietta) e De Rossi. La mano di Ranieri si vede nei reparti corti, nel palleggio semplice (l’ABC che il tecnico reclamava alla vigilia) e nella concentrazione con cui Juan e compagni tengono a bada Mutu e Gilardino. Almeno fino a cinque minuti dal termine (l’attaccante di Biella fissa il risultato sul 3-1). Per il tecnico di Testaccio si tratta del secondo successo su altrettante panchine romaniste in campionato, mentre i suoi uomini accarezzano il miraggio della prima gara stagionale senza subire reti. Per questa notte va bene così.

Ranieri: “Totti un campione, Vucinic fondamentale. Abbiamo venduto cara la pelle”

 Voglio vedere sempre gente che venda cara la pelle“. Come stasera. Claudio Ranieri è raggiante, nel post partita di Roma-Fiorentina. Il tecnico ha visto la sua squadra cambiare volto, dopo la deludente prestazione di Basilea: “La reazione? E’ quello che abbiamo davanti agli occhi. Motivazioni e approccio sono importanti nel calcio. Ci sono gare in cui riesci a rendere di più. Siamo come una macchina da Formula 1: appena non gira un piccolo particolare, non riusciamo a rendere al 100%“. Ranieri elogia il gruppo. Ma non lesina complimenti anche ai singoli: “Totti è un campione. Lui è un simbolo della Roma. Veramente una gran partita stasera. Gli si può dare qualche consiglio, ma è sufficiente che faccia il Totti…  Qualcuno ha voluto creare un caso. Juan? Sa leggere l’azione in maniera sublime. Non è ancora al top della forma, devo parlare con lui per capire se sarà disponibile mercoledì. Non posso certo tirargli il collo…“.

Le pagelle di Roma-Fiorentina: De Rossi e Totti accendono la luce

 JULIO SERGIO6,5 : Reattivo e attento per tutti i 90 minuti. Incolpevole sulla rete di Gilardino.

CASSETTI – 6: Un po’ giù di tono. Ancora deve carburare. Si vede poco in fase offensiva, ma quando si propone è comunque pericoloso. Ha il compito di guardare le spalle a Taddei e di difendere la zona destra del campo: molto meglio in copertura.

BURDISSO 7: Parte titolare nella difesa giallorossa al posto di Mexes. Quello di centrale è il suo ruolo. E si vede.

Gabriel Omar Batistuta: cuore violagiallorosso

Tra tutti i calciatori che nel corso degli anni hanno indossato entrambe le maglie, di Roma e Fiorentina, ce n’è uno sul quale non ci si può non soffermare. Gabriel Omar Batistuta, per tutti Batigol. Oppure, Re Leone. Argentino, classe 1969, miglior realizzatore della nazionale argentina con 56 gol all’attivo.

Non solo: ottavo marcatore di sempre in serie A con 184 reti, vanta la fortuna di aver lasciato il segno tanto a Firenze quanto a Roma. Attualmente cronista sportivo in patria, Batistuta venne portato in Italia da Vittorio Cecchi Gori, allora patron della squadra gigliata, nel 1991. Prima stagione: 27 partite e 13 reti all’attivo. Rimase in gigliato fino al 2000: con Manuel Rui Costa formò una delle coppie più prolifiche e tatticamente armoniche che il calcio italiano ricordi. A Firenze rimase per nove stagioni collezionando 332 presenze e la bellezza di 207 reti, 13 delle quali realizzate nel campionato di cadetteria (stagione 1993-94).

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