Verso il Bayern: la Roma di Ranieri cambia volto

 L’esordio in Champions League è imminente, la necessità di riscattare la prestazione davvero pessima di Cagliari è evidente. Claudio Ranieri pare intenzionato ad apportare alcune modifiche all’undici titolare. Da Il Tempo:

Ranieri, i giocatori e nessun altro. Il confronto a Trigoria dopo i cinque schiaffi di Cagliari è avvenuto senza dirigenti. L’allenatore ha voluto parlare alla squadra da solo, poi si è confrontato con Montali e Pradè.

Cessione Roma, impazza il toto nome

 Con il passare dei giorni, diventa sempre più fitta la lista dei probabili acquirenti della Roma. Ecco il punto, fatto da Mf-Dj:

As Roma rappresenta un bene diverso dagli altri e i vertici di Unicredit saranno molto attenti a consegnare il club ad un acquirente, oltre che finanziariamente strutturato, anche serio, capace e affidabile e con un progetto di lungo periodo.

Roma, Sensi: nè ritiro nè rinnovi. Per ora

 Nessuna accusa a Claudio Ranieri, semmai l’intenzione di capire perchè siano venuti meno gli stimoli da parte dei calciatori: Rosella Sensi, in tale clima da “crisi immediata”, non ha alcuna intenzione di mettersi a discutere dei rinnovi contrattuali. Da Il Corriere dello Sport:

Rosella Sensi ci è rimasta molto male. Una sconfitta come quel la contro il Cagliari non se l’aspettava. L’umore è quello dei giorni peggiori, da sabato sera ha sentito spesso i suoi collaboratori, ha chiesto ai dirigenti di stare vicini a Ranieri.

Totti: “Non è la vera Roma”

 Francesco Totti lo dice chiaramente: “Quella vista a Cagliari non è la vera Roma”. Da Il Corriere dello Sport:

Il campanello d’allarme si è trasformato in un campanone. Tanto per rendere l’idea: cinque pap pine al passivo, amichevoli a parte, la Roma non le incassava da oltre dieci anni, tre maggio 1999, un 4-5 casalingo contro l’Inter di Ronaldo, Zeman in panchina, comunque gli applausi della gente a fine partita; i giallorossi non subivano una sconfit ta in campionato con quattro reti di scarto dal 19 ottobre del 2008, qua­terna interista all’Olimpico; per ritro vare un altro uno a cinque in trasfer ta bisogna tornare in dietro di oltre sessan t’anni, impresa, si fa per dire, vissuta con tro la Lucchese. Ra nieri aveva avvertito alla vigilia, «il rischio che corriamo è quello di una stagione di sof ferenze » , è andata peggio, in una serata che doveva es sere del rilancio e, invece, si è tra sformata in una Caporetto, sperando che si trovi presto un fiume Piave.

“Ranieri – Mexes, nessun caso”

 A far rientrare il “caso Mexes“, ci pensa Gian Paolo Montali che dichiara: “Le parole di Ranieri sono state fraintese. Da Il Romanista:

Claudio Ranieri, sabato in conferenza stampa, era stato chiaro: «Tutti devono sentirsi parte del gruppo, anche chi gioca meno. Se a dicembre questo per qualcuno non sarà successo, cercheremo di venderlo. I giocatori che parlano quando sono fuori Roma non devono fare i figli dei fiori, ma devono ricordarsi che sono figli della Roma, che poi è la società che li paga. Parlare con Mexes? – aveva aggiunto – Non sta a me farlo, ci deve pensare la società». Detto, fatto. La società, attraverso le parole del coordinatore Gian Paolo Montali (prima della partita col Cagliari) è intervenuta per mettere a tacere tutte le voci sul futuro del francese, secondo alcuni in rotta con l’ambiente Roma. «Non c’è nessun problema con il giocatore – ha spiegato al francese L’Equipe- C’è stato un equivoco, il mister non voleva essere polemico in alcun modo. Nella Roma non c’è preoccupazione per ciò che ha detto Mexes quando era con la nazionale («Rischio di giocare poco e non trovare spazio, sto seriamente valutando se rinnovare o meno il contratto»). Ha sempre dimostrato – ha concluso Montali – il suo attaccamento alla Roma». Parole forti, quelle del direttore giallorosso, che svelano come non ci sia nessun caso a Trigoria.

Roma, cosa non ha funzionato

 Post Cagliari-Roma. L’analisi di quel che non ha funzionato in casa giallorossa prova a rendicontarla Il Corriere della Sera:

Farà più fracasso la caduta del Milan a Cesena o il capitombolo della Roma a Cagliari, sommersa da 5 gol come, in campionato, non succedeva dal 3 maggio 1999, Roma-Inter 4-5, ai tempi di Zeman. Verrebbe da dire «buona la seconda» per una serie di particolari che, conoscendo la piazza romana e romanista, fanno presagire che sarà molto difficile resettare la batosta e ripartire. Primo punto: il cambio di Francesco Totti, al 25′ del primo tempo, quando la Roma era ridotta in 10 per l’espulsione di Nicolas Burdisso, autore di un fallo di rara violenza su Daniele Conti, costato 30 punti di sutura al capitano del Cagliari e un rigore chiarissimo alla Roma. Un cambio, con il fratellino minore proprio di Burdisso, che ci ha riportato alla mente quello che Arrigo Sacchi, sulla panchina della nazionale ai Mondiali di Usa ’94, fece in Italia-Norvegia dopo 23′, quando fu espulso Pagliuca e il c.t. sostituì Roberto Baggio, che uscì sibilando «Questo è matto». Non risulta che Totti l’abbia detto, pensato chissà. A Sacchi andò benissimo, perché l’Italia battè la Norvegia 1-0. A

Totti: “Mi ha detto di pensare al Bayern. Che dovevo fare?”

 Francesco Totti non ha certo gradito la sostituzione voluta da Claudio Ranieri appena dopo il rosso a Nicolas Burdisso. La gara contro il Cagliari voleva giocarla, invece ha assistito dalla panchina per 65′ per volontà del testaccino. Come l’ha presa il Capitano? Ce ne parla Il Messaggero edizione odierna:

Sta insieme con un bambino, che gli chiede una foto. Un autografo. Non c’è molta voglia di sorridere per Francesco Totti, che però si presta lo stesso, anche alla battuta. E’ dalle parti della sala interviste, nella pancia del Sant’Elia. Un cappellino rosa, la faccia un po’ nera, quantomeno delusa, per la sconfitta e non solo. «Come va? Meritavamo il pareggio…», sdrammatizza il capitano, esorcizzando così la brutta figura in Sardegna. Da Cagliari esce sconfitto con la sua Roma, anche se lui questa partita l’ha giocata fino all’espulsione di N.Burdisso. E il perché proprio non l’ha capito, anche se Ranieri gli ha spiegato la sostituzione. Francesco è l’immolato di turno. «C‘è una partita mercoledì in Champions…».Come l’ ha presa? Non bene, ma ci sta. «Sono cose che succedono, del resto che dovevo fare? Mi ha detto che ha pensato alla partita con il Bayern, e sono uscito», dice.

Roma, batosta record. Ranieri: “Ribadisco, non siamo ancora da scudetto”

 Per andare a cercare un altro 5-1 subito dai giallorossi, occorre arrivare nel lontano 1949, quando ad imporsi con lo stesso punteggio messo in cantiere dal Cagliari fu la Lucchese. A cogliere la palla al balzo dopo la disfatta contro gli isolani è Claudio Ranieri che interviene per confermare quanto detto alla vigilia: “Non siamo ancora da scudetto, manca qualcosa e non siamo neppure quelli dell’anno scorso“. Da Il Messaggero:

Un punto in più di un anno fa, dopo le prime due gare di campionato. Ma il paragone è tristissimo. Anche se Claudio Ranieri cerca di dare un senso a questa cinquina umiliante: «Meglio perdere così che uno a zero. Almeno mi ascolteranno, d’ora in poi. Se un è un mese he dico certe cose, un motivo ci sarà. Anche perchè manca la convinzione che avevamo l’anno scorso».
Toccherà, però, proprio a lui aiutare i giocatori a ritrovarla. «Non è che posso andare al mercato a trovare la coesione e la concentrazione che c’erano l’anno scorso. Penso che ci vuole un po’ di tempo per tornare essere quelli di prima». «Non sono preoccupato» chiarisce. Ma l’allenatore si mostra teso. E comunque cade spesso in contraddizione. «Ho tolto Totti, pensando alla Champions: non lo volevo avere spompato». E’ una delle dichiarazioni di Ranieri che convincono meno.

Cagliari super, Roma non all’altezza

 Commentare cinque reti non è – per certi versi – complicato: la forbice di gol che separa la Roma dal Cagliari evidenzia quale delle due formazioni non ha ancora trovato nè equilibrio di gioco e neppure il giusto spirito. Da La Gazzetta dello Sport:

È successo di tutto. L’ennesima puntata della saga dei Conti, la grande serata di Bisoli, un Cossu di nuovo ad altezza Nazionale. Più di ogni altra cosa, però, fa notizia che la Roma abbia preso una sberla tipo Manchester. Cinque gol subiti, un fallo criminale di Nicolas Burdisso, Totti sostituito, Borriello non pervenuto. Lo 0-0 col Cesena alla prima, la bastonata del Sant’Elia: sono bastati 180 minuti per declassare la Roma. Nella notte di Cagliari lo scudetto pare un’utopia. A pensarci bene, Pier Paolo Bisoli ha vinto due volte: al Sant’Elia e al Manuzzi, perché il Cesena che ha battuto il Milan in Serie A ce l’ha portato questo ex mediano del Cagliari di Mazzone, detto «Bisolone» per la stazza.

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