Roma, Taddei e Mexes: uno resta, l’altro forse

 Da Il Romanista:

Dopo quello di Julio Sergio, il prossimo rinnovo sarà quello di Rodrigo Taddei. Il lavoro di Alessandro Lucci, agente di entrambi, e del direttore sportivo giallorosso Daniele Pradè  ha portato i frutti sperati. Ci sono da limare ancora alcuni dettagli, ma l’accordo tra la Roma e Taddei è vicinissimo. Superato l’ultimo scoglio, quello relativo alla durata del contratto, non saranno certo poche centinaia di migliaia di euro a far saltare una trattativa che è stata lunga e laboriosa. Taddei, alla Roma dal 2005 quando arrivò a parametro zero dal Siena, finirà così la sua carriera in giallorosso: nel 2014, data della scadenza del nuovo contratto, avrà infatti 34 anni. Dal punto di vista economico andrà a guadagnare di più rispetto al milione netto che percepisce ora: il suo stipendio il prossimo anno sarà di circa 1.7 netti e poi andrà a scalare fino ad arrivare nell’ultimo anno di contratto intorno al milione e mezzo.

Roma – Cassetti: rinnovo, pura formalità

 Marco Cassetti e la Roma si legheranno per un altro anno: il contratto in scadenza del laterale difensivo giallorosso è tra i primi a essere rinnovato. Stesse condizioni economiche, durata di una stagione. Potrebbe avvenire a giorni ma non è da escludere nemmeno l’ipotesi che la firma sul contratto nuovo di pacca, Cassetti l’abbia già impressa. E’ il premio a un’annata positiva – che ha avuto nel gol del derby dell’andata l’apice incancellabile – ma anche la conseguenza di una esplicita richiesta di Claudio Ranieri, che ha voluto assicurarsi le prestazioni del duttile terzino di fascia. Marco Cassetti in condizione di forma stratosferica serve eccome, alla Roma costruita a immagine e somiglianza del testaccino. E, a questo punto, l’ex leccese chiuderà la carriera in giallorosso. Peccato solo, con tali premesse, che Marcello Lippi se ne sia dimenticato per i Mondiali in programma tra un mese in Sud Africa. Ma a conti fatti, il Ct della Nazionale pare essersi scordato in blocco della Roma. Di cui ha convocato – unico proveniente dalla squadra rivelazione della stagione – il solo Daniele De Rossi. Compagno di carte di Francesco Totti, l’esterno classe 1977 non pensava che, quel giorno dell’esordio con il Lumezzane, potesse essere l’anticamera a una carriera ricca di soddisfazioni e culminata nell’approdo in Capitale.

Roma-Cagliari: si riparte da Francesco Totti

 Roma-Cagliari: Francesco Totti riparte da qui. Claudio Ranieri dovrebbe schierarlo dal primo minuto di gioco, dopo la panchina iniziale in Coppa Italia. Il capitano sarà il punto di riferimento offensivo della Roma – secondo Il Corriere dello Sport – che domani pomeriggio scenderà in campo nell’ultima gara casalinga della stagione:

Ranieri negli ultimi due giorni ha parlato a lungo con il suo capitano, gli ha chiesto di stare tranquillo e di rispondere come ha sempre fatto nella sua carriera, in campo. Da decidere, invece, chi sarà il partner of­fensivo del capitano romanista in una Roma che, oggi come oggi, dovrebbe scendere in campo con due punte. Il dubbio da sciogliere è relativo alle condizioni fisiche di Mirko Vucinic che ieri non si è allenato a causa di una botta alla caviglia rimediata da Materazzi nel corso della finale di coppa Italia. Se Vucinic non dovesse farcela, toccherebbe allora a Luca Toni fare coppia d’attacco con il capitano romanista, una coppia che era quella sognata dalla tifoseria giallorossa subito dopo l’annuncio dell’arrivo dell’ex viola a Trigoria nel passato mercato di gennaio, coppia poi che in realtà per una serie di motivi di fatto non si è mai vista in campo.

Burdisso, fagli vedere dove vuoi restare

 Roma-Inter, finale di Coppa Italia ma anche dell’altro. Per Nicolas Burdisso, in particolar modo. Perchè – volenti o no – è l’ultima sfida tra nerazzurri e giallorossi con l’argentino parcheggiato da una parte e di proprietà di un altro. A fine stagione, si decide il futuro del difensore centrale. Lui vuole la Roma, l’Inter pare disposta a lasciarlo partire ma le condizioni economiche, inevitabile, le detterà il club di via Durini. Che ha pure la convinzione del fatto che il cartellino di Burdisso – dopo un’annata splendida – ha quantomeno accresciuto il suo valore. Lo potrebbero vendere a diversi altri club di prestigio: lo sa Massimo Moratti, lo sa Rosella Sensi. Che – nonostante tutto – vivono entrambe nella convinzione di aver costruito – tra le due società – un rapporto buono. Potrebbe risolvers in un accordo neppure troppo arzigogolato. Ma anche no. La dirigenza interista non ha accantonato l’idea di riportarlo in casa e tenerlo con sè ma, all’eventualità di vestire il nerazzurro, di tornare alle dipendenze di chi (Josè Mourinho) lo utilizzava col contagocce e solo in occasioni meno importanti pare che Burdisso non si voglia piegare. Non solo per orgoglio, certo. Pure perchè, a Roma, l’eclettico uomo di retroguardia ha saputo trovcare un contesto congeniale nel quale esprimersi al meglio, mettere in risalto le potenzialità. Ha ricevuto un affetto impressionante, l’ha ricambiato con tutto se stesso: nel campo, fuori dal rettangolo di gioco. Burdisso non ha voglia di lasciare Roma.

La Roma ha in pugno Adriano. Rispunta Gallas, idea Sculli

 La Roma comincia a programmare il futuro. Per quanto riguarda il reparto avanzato, la società giallorossa dovrà decidere se acquisire Toni dal Bayern Monaco in modo definitivo o puntare su un altro elemento. Come l’ex interista Adriano, per esempio, che potrebbe trasferirsi nella capitale in prestito gratuito. Secondo quanto scrive il Corriere dello Sport-Stadio, la Roma avrebbe in pugno il brasiliano, avendo raggiunto un’intesa con il suo procuratore Gilmar Rinaldi.

Bari-Roma, Tovalieri: “Tifo per i giallorossi, per lo scudetto ci credo”

 Da La Gazzetta dello Sport:

Dodici squadre in carriera, due sole nel cuore: giocava nella Roma Primavera Sandro Tovalieri nell’anno del secondo scudetto, andò anche in panchina con la prima squadra (penultima di andata, Roma-Genoa 2-0, autorete di Corti e Di Bartolomei), per l’esordio in giallorosso dovette aspettare l’85-86, per la stagione migliore il triennio a Bari, concluso coi 17 gol del campionato ’94-95.
«Mi giocavo la classifica dei cannonieri con Batistuta, poi nel finale saltai tre gare per infortunio e lui scappò definitivamente. Ero il primo degli italiani in classifica marcatori, si parlava anche di Nazionale: Sacchi in un’intervista disse che mi stava seguendo, poi non se ne fece più nulla».
Quindi, con tutti questi ricordi
… «Farò il tifo per la Roma, nessun dubbio. Il cuore è qui, nonostante quello di Bari sia stato il periodo più bello della mia carriera. E poi la squadra di Ventura ha fatto un bellissimo campionato, ma non ha più bisogno di punti.

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