Una Roma tutta nuova

 Da Repubblica:

La fine del 2010 aveva lanciato un segnale. L’inizio del 2011 lo ha confermato: la Roma ha cambiato faccia. O meglio, ha restaurato la propria. Ai tratti classici, quella di oggi ha aggiunto i lineamenti mediterranei di Borriello, lo sguardo guascone di Menez, la spavalderia balcanica di Vucinic. Non una caduta degli dei, piuttosto una successione logica, voluta da Ranieri e attuata con la benedizione di Totti e De Rossi. Una rivoluzione copernicana dell’universo giallorosso: dopo anni, non è più la Roma a girare intorno a Totti e De Rossi, parafulmini nella buona e nella cattiva sorte, celebrati quando le cose vanno bene ma gravati da critiche e responsabilità in caso di crisi.

Borriello: gol e mal di spalla

 Dal Messaggero:

Dopo un contrasto aereo con Alvarez, e dopo che aveva già messo in archivio la sua prima doppietta con la maglia della Roma, Marco Borriello è stato costretto a uscire dal campo e, toccandosi la spalla sinistra, a ricorrere alle cure di medico e massaggiatore. Era accaduto che, ricadendo male a terra dopo quell’incontro ravvicinato con il difensore argentino del Catania, all’ex milanista fosse uscita un altro po’ la spalla. Un altro po’ perchè già durante la partita di Champions contro il Bayern Monaco all’Olimpico, l’articolazione era andata fuori asse.

Vucinic devastante

 Dal Corriere dello Sport:

Alzati, entra, segna, vinciamo. Più o meno è andata così con Mirko Vucinic. Ottanta minuti in panchina con la faccia di chi fa fatica a capire le logiche del turnover che poi, se uno si va a rivedere i tabellini, tutto è meno che turnover totale. Poi,alzati, entra, segna, vinciamo. Dieci minuti più recupero, un destro, un sinistro, tanti saluti al Catania, non dimenticando, comunque, che quel destro è arrivato partendo da una posizione di fuorigioco, roba di centimetri, comunque fuorigioco per il terzo gol che ha regalato un sogno al popolo romanista, festeggiato una nuova esultanza, la stessa di un wrestler, John Cena, decisa per onorare la scommessa con un’amica. Quarta e quinta rete per il montenegrino in campionato.

Rimonta Roma

 Dal Corriere dello Sport:

C’è tutta la Roma, in questa vittoria. C’è tutta, con i suoi pregi, che non sono pochi, e con i difetti, che non sono così marginali. Dopo due minuti si è trovata in vantaggio, come dire che il presunto bunker di Giampaolo è saltato subito, senza avere nemmeno il tempo di sistemarsi. Ci ha pensato il solito Borriello, con un tap- in sporco, ma micidiale. Tutto facile, allora? E invece fatto il gol, la Roma si è spenta, afflosciata. Con un centrocampo asfittico, Totti fermo e triste, quasi ai margini della partita, e una difesa da brividi, sopratutto in Juan. Insomma, è salito in cattedra il Catania, che ha ribaltato tutto, giocando un gran primo tempo. Un primo tempo perfetto, quanto scellerato e confuso quello della Roma. Una partita facile per la Roma, è diventata quasi impossibile, con il Catania padrone.

Roma – Genoa, ipotesi di scambio: Doni per Sculli

 Il Corriere dello Sport:

Vendere, vendere, vende­re, possiamo fare solo questo. Ieri Claudio Ranieri è stato molto chia­ro e deciso a proposito delle even­tuali operazioni di mercato che la Roma potrà fare, pare solo in un senso, in questa finestra di mercato invernale. C’è l’esigenza di ridi­mensionare il monte ingaggi e, pu­re, di sfoltire una rosa che il tecni­co considera tuttora troppo nume­rosa. Così a forza di dire che bisogna vendere, dalle parti di Trigoria stanno arrivando segnali a proposito di alcuni giocatori che tutto sono meno che di se­conda fascia.

Roma-Catania: dilemma De Rossi. Vucinic out?

 Dal Messaggero:

De Rossi in dubbio fino all’ultimo per i postumi dell’influenza (l’alernativa è Greco), Perrotta che nonostante il possibile forfait di Daniele partirà dalla panchina, Mexes e Juan preferiti a Burdisso, Julio Sergio che si riprenderà il posto da titolare a discapito di Doni, e Vucinic, richiesto dal Wolfsburg, pronto a subentrare in corsa al trio Menez-Totti-Borriello.

Roma-Catania: 30 mila spettatori previsti

 Il Romanista:

Si riparte da 30 mila spettatori. Più o meno. E’ questa la stima delle presenze per la prima partita ufficiale del 2011 della Roma. Oggi all’Olimpico, dunque, non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni. Ma, onestamente, era difficile immaginare il contrario visto il periodo delle feste con molti romani che ancora non sono tornati in città, visto il nome dell’avversaria che non scatena la corsa al biglietto e visto anche il freddo di questi giorni. La carica per la vittoria dovranno dunque darla i 30 mila che non mancheranno all’appuntamento. Magari anche qualcuno in più. Perché stamattina qualcuno mettendo il naso fuori dalla finiestra potrebbe ancora avere l’impulso di andare a vedere la Roma dal vivo, che è sempre un’altra cosa.

Behrami ad un passo dalla Fiorentina

 Il Romanista:

Per un altro che va via, altri due che quasi sicuramente non arriveranno. L’ha detto senza giri di parole Claudio Ranieri in conferenza stampa: «Comprare? No, né Behrami né Sculli. Dobbiamo prima vendere. Eravamo 29, ora siamo 27, a mio avviso troppi». La Roma quindi, salvo qualche colpo eventuale negli ultimi giorni di mercato, in questa finestra invernale non porterà a casa nessun nuovo calciatore. Né il genoano Sculli, con cui si paventava un’ipotesi di scambio con Greco, né – soprattutto – Valon Behrami. L’esterno del West Ham è ormai ad un passo dalla Fiorentina, dopo aver aspettato per mesi una chiamata da Trigoria.

As Roma: le azioni salgono, gli americani avanzano

 Dal Corriere dello Sport:

C’è un numero a in­dicare che qualcosa, intorno alla proprietà della Roma, sta per accadere. Il numero è il più 4,59 con cui ieri il ti­tolo giallorosso ha chiuso in Borsa, supportato da un mo­vimento cash superiore al milione e mezzo di euro. Al progetto acquisto della Ro­ma, oltreoceano hanno lavo­rato anche in questi primis­simi giorni del nuovo anno. Se non ci saranno intoppi, interni ed esterni, l’offerta vincolante sarà formulata entro una quindicina di gior­ni.

Ranieri: “Il mare di Roma è sempre mosso”

 Da Repubblica.it:

Il campionato torna a bussare alla porta di una Roma distratta dal proprio futuro e dai maremoti interni. Con l’inizio di gennaio, quello che dovrà nelle intenzioni della banca Unicredit essere il mese decisivo per il cambio al vertice della società, si infittiscono le voci (non tutte autorevolissime) di americani sempre più in prima fila per l’acquisto della Roma, facendo volare il titolo in Borsa ben oltre il 3 per cento. Ma le eco a stelle e strisce, rischiano di far dimenticare un presente che, da domani, si chiama Catania. Anche se i problemi per Ranieri non sono finiti con le festività invernali.
PIZARRO DEVE RESTARE –
“Il mare di Roma è sempre mosso”, ammette Ranieri, parlando delle dichiarazioni di De Rossi dopo Milan-Roma (“Ci sono papponi a Trigoria”), mentre le onde della fuga di Pizarro continuano ad agitare la navigazione. “Ma queste a Roma sono happy hour – prova a sorridere il tecnico – David ha avuto problemi fisici, è normale che tornando a casa abbia voluto sincerarsi delle sue condizioni.

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