Perrotta: “Ranieri, la Nazionale, la mia Roma e Jeremy Menez: dico io”

Simone Perrotta ne è convinto: Roma-Siena è una partita da vincere per mostrare di essere una grande squadra. Chiamati all’appello i compagni per sostenere nel migliore dei modi la prova di maturità prevista domani all’Olimpico, Perrotta sa che le assenze pesano ancor prima di giocare e ricorda che il Siena stava per beffare l’Inter a San Siro non meno di due settimane fa (i toscani persero per 4-3). Nonostante ciò – o proprio per questo – il centrocampista giallorosso ritiene fondamentale la gara di domani: il modo migliore per far capire quanto la Roma sià modellata a immagine e somiglianza di Claudio Ranieri. Per il quale lo stesso Perrotta ha parole di profonda ammirazione. Ad approfondire nei contenuti, l’articolo de Il Romanista:

Roma-Siena: ballottaggio Burdisso-Motta

Roma-Siena offre, a un giorno dalla gara, più di uno spunto di riflessione. Le assenze, Toni e Totti su tutti, si fanno rimpiangere di sicuro ma pare evidente che Claudio Ranieri non abbia alcuna intenzione di pensare a chi manca. Di sicuro, contro i toscani accadrà qualcosa di inedito: non solo l’attacco, infatti, a destare la curiosità dei tifosi che dovrebbero vedere schierata – salvo ripensamenti all’ultimo momento – la coppia Mirko Vucinic-Julio Baptista. Anche la difesa tiene testa al reparto offensivo per la possibilità di incastrare i pezzi in modi differenti: la differenza sta nel fatto che, se da un lato Vucinic e Baptista rappresentano l’unica alternativa possibile con cui disegnare il reparto offensivo, dall’altro pare invece esserci abbondanza e possibilità di scelta in retroguardia. In ballo per un posto da titolare, Nicolas Burdisso e Marco Motta. In lizza anche Marco Cassetti. A suggerirlo, Il Romanista:

Julio Baptista e Jeremy Menez: i volti tristi della Roma

Julio Baptista e Jeremy Menez, in un colpo solo, sono diventati il volto dell’insoddisfazione. Non importa se il primo, domani titolare contro il Siena nella terza di ritorno in programma all’Olimpico, venga schierato titolare. Non importa nemmeno che il secondo, nonostante una serie di leggerezze che hanno compromesso il rapporto con Claudio Ranieri, abbia da sempre trovato un valido riferimenti nei compagni di squadra, che hanno fatto di tutto e di più per stargli vicino quando occorreva. Ora, accade che il calciomercato fosse per entrambi un momento da cogliere in pieno: Baptista, galvanizzato dall’offerta della Fiorentina che metteva sul piatto stesso contratto della Roma e Champions League; Menez, con la voglia matta di tornare in Francia. Ne parla Il Tempo in edicola stamane:

Mf-Dow Jones: Italpetroli, Revisori e Sindacati chiedono chiarimenti

 Ecco l’articolo di Mf-Dow Jones:

Mentre Unicredit attende le risposte sia dalla Pricewaterhousecoopers che dal collegio dei sindaci alla contestazione mossa per l’approvazione data al bilancio 2008 di Italpetroli, i revisori e i sindaci hanno inviato alla holding della famiglia Sensi una richiesta di chiarimenti.
E’ quanto sostengono alcune fonti accreditate che spiegano a Mf-Dow Jones come la richiesta, inoltrata nelle passate settimane, servira’ per fare luce sull’intera vicenda ed e’ necessaria prima di poter inviare le argomentazioni alla banca di Piazza Cordusio, azionista e creditrice di Italpetroli.

Ezio Sella: “Con Ranieri, Roma da scudetto”

 Da Il Romanista:

Domenica all’Olimpico ci sarà pure lui. Ezio Sella infatti è il secondo di Malesani al Siena e c’è da giurarsi che per lui non sarà una domenica come le altre. Quando la Roma aveva bisogno, lui c’è sempre stato. C’era quando nel ‘97 con Liedholm sostituì Carlos Bianchi dopo un Cagliari-Roma che aveva fatto sprofondare la squadra nelle zone basse della classifica.
C’era nel 2005, quando in quella disgraziata annata arrivò con Bruno Conti per salvare il salvabile e cercare di risollevare un gruppo ormai allo sbando. C’era lui il 15 marzo di quell’anno al Bernabeu, da solo.

Vucinic: “Ranieri mi ha dato subito fiducia”

 Da Il Corriere dello Sport:

Per tanto tempo, da quando è arrivato alla Roma, il suo nome ha diviso la tifoseria. Mirko Vucinic un campione o un attaccante di seconda fascia? Negli ultimi tempi sembra aver messo tutti d’accordo. Non segnerà quanto un bomber di razza, non sarà in corsa per il titolo di capocannoniere, ma in questa Roma si è ritagliato uno spazio importante. Al punto che anche con l’arrivo di Toni ( che comunque ora è infortunato e ne avrà per un mese) il montenegrino non rischia il posto. Anzi, pur di non rinunciare a lui, Ranieri potrebbe anche prendere in considerazione più avanti l’idea di schierare il tridente.
Mirko Vucinic, la Roma adesso vo­la. Ha raggiunto il terzo posto in campionato, è in piena corsa in Eu­ropa League, ha conquistato la se­mifinale in Coppa Italia. Dove può arrivare?
«Il più avanti possibile, senza pre­cluderci nessun traguardo. Speria­mo di continuare così».
Ma se dovesse scegliere?
«Non saprei. Sono tre obiettivi im­portanti e quando si vince un trofeo è bellissimo, qualsiasi esso sia. In campionato il nostro traguardo è tornare in Champions League. Ci so­no tante squadre che ci puntano. Per questo dobbiamo continuare a gio­care con una certa grinta e con la vo­glia di lottare e sacrificarsi».

Ranieri ha cambiato la Roma

 Da Il Tempo:

Da Siena al Siena. Un girone dopo è tutta un’altra Roma. Diversa, rinata e col vento in poppa sorridente. Una metamorfosi completa, insomma. E la prima tappa della trasformazione risale proprio alla gara d’andata, la prima con Claudio Ranieri in panchina. Da quel momento, era il 13 settembre, la Roma ha cambiato pelle. Nel frattempo, dal primo vagito dell’era ranieriana alla ormai sana e robusta costituzione attuale, ci sono stati 27 test che hanno confermato la «mutazione». Lo dicono i grandi numeri: 17 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte.

Perrotta: “La Roma può giocarsela in ogni competizione”

 Da Il Corriere dello Sport:

Tre mesi fa eravamo un gruppo da buttare. Ora andiamoci piano, ma, se la fortuna ci assiste, possiamo giocarcela in tutte le competizioni“. Simone Perrotta è lo specchio della Roma bella, vincente e sorridente degli ultimi mesi. Un giocatore trasformato rispetto a inizio stagione. Ora con il suo dinamismo è tornato a fare la differenza. Intervenendo a Teleradiostereo, Supersimo ha spiegato il segreto  del suo ritorno ad altissimi livelli: «Avevo problemi che non sapevo di avere. Mi ero fatto male durante il ritiro a Riscone, poi sono andato a curarmi da una persona a me cara in Calabria ed ho risolto fortunatamente tutti i miei problemi. Molto dipendeva dalla concomitanza di un bitedentale e da un certo tipo di plantare che indossavo. Questo comportava uno schiacciamento toracico che mi mozzava il fiato. Ora però è tutto risolto».

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